Non si sa se a “spifferare” sia stato uno dei consumatori o invece l’elenco dei contatti ritrovato nel suo cellulare. Fatto sta che mercoledì scorso è cominciata a Vobarno e si è conclusa a Lonato del Garda, con l’arresto di una coppia di spacciatori, un’indagine dei carabinieri vobarnesi al comando del maresciallo Riccioni.

Indagando nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti, infatti, i militari hanno raccolto elementi sufficienti per decidere di fare una perquisizione in un’abitazione di Lonato alla ricerca di una centrale di smistamento della droga.

Erano le 22 quando col supporto dei colleghi del posto i carabinieri si sono presentati all’uscio. In casa c’erano un uomo e una donna, conviventi, entrambi trentenni, già conosciuti per reati analoghi.

Ad inguaiarli tutto l’armamentario necessario allo spaccio: bilancini di precisione, materiali per il confezionamento delle dosi, 870 euro ritenuti provento di attività illecita, ma anche circa 1,2 kilogrammi di hashish in panetti, circa 1 etto di cocaina, 130 grammi di marijuana.

L’arresto è stato convalidato il giorno dopo e i due, esaurita la “condizionale”, sono finiti in prigione.