Fugge a Vestone, lo beccano una settimana dopo a Roè

Non gli mancavano i precedenti che dopo una fuga da una Comunità d’accoglienza lo volevano agli arresti domiciliari.
Nonostante questo, nel giro di una settimana, ha accumulato altre “prodezze”, come la falsa dichiarazione delle generalità, l’andare a spasso senza motivo e la resistenza a pubblico ufficiale.

Nei guai, inchiodato alle sue responsabilità dagli agenti della Locale della Valle Sabbia, ma c’è voluta una settimana, un ragazzino di 17 anni residente a Vobarno.

I problemi, come se già non ce ne fossero in abbondanza, sono cominciati per lui circa una settimana fa quando è stato sorpreso in compagnia di un coetaneo (però maggiorenne) fra le vie di Vestone.

L’amico, residente lì vicino, ha potuto far figurare che stava andando a fare la spesa, ma lui no: ha dovuto ammettere che era arrivato a Vestone il giorno prima in visita all’amico e che stava aspettando di prendere il pullman per tornarsene a casa, a Vobarno.

Al momento di fornire le sue generalità, però, prima ne ha date di fasulle, poi ha approfittato di un attimo di distrazione degli agenti per darsi alla fuga, impegnando anche una pattuglia di carabinieri che si trovava in zona.

Alcune ore dopo, gli agenti l’hanno individuato accucciato dietro ad un muretto a Nozza, ma quando si è visto scoperto è fuggito nuovamente, prima oltrepassando le transenne che chiudevano l’accesso al parco oltre il fiume, poi, vistosi braccato, attraversando il fiume stesso a piedi, questa volta riuscendo a dileguarsi.

Gli è andata male in queste ultime ore quando, su segnalazione del sindaco di Roè Volciano, gli agenti in moto hanno sorpreso un gruppo di ragazzi lungo la ciclabile.
Fra questi c’era lui, il 17enne, subito riconosciuto, bloccato e questa volta tenuto d’occhio fino alla completa identificazione.

Ovviamente nei guai, anche se meno seri, sono finiti anche gli altri tre ragazzi che erano con lui.

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