Sulla cresta sud del Monte Pizzocolo
Uscita anomala. Era mia intenzione organizzare a fine stagione una salita “alpinistica” per riconoscere (non per premiare) alcuni ragazzi che durante l’attività avevano dimostrato entusiasmo, costanza e responsabilità.
Uscita alpinistica, pertanto, riservata, per forza, a un numero limitato di partecipanti. In concerto con i miei colleghi accompagnatori, abbiamo scelto 8 nomi. Ho fatto ai ragazzi la proposta e 6 (quattro maschi e due ragazze) mi hanno dato la disponibilità.
La scelta dell’escursione è caduta sulla cresta sud di una montagna che io amo molto e che conosco bene: la cresta sud del Monte Pizzocolo.
Un sentiero classificato EE: escursionisti esperti, una cresta che sale diritta e ripida (1° e 2° grado) per circa 900 fino alla cima senza mai mollare un attimo.
Partenza da Ortello di Maderno, 6 ragazzi e 4 accompagnatori, ottimo rapporto. Traversiamo la base della parete sud fino all’attacco della via. Dapprima saliamo in un bosco di lecci per poi raggiungere la cresta vera e propria. Per fortuna i passaggi sulle roccette, essendo un poco delicati, alleggeriscono la fatica e alimentano il divertimento. La spettacolarità della vista sul lago di Garda rendono l’ambiente luminoso e verticale.
Alcune soste per ricaricare le forze e finalmente raggiungiamo l’anemometro che segna la fine della via.
La cima è gremita di gente che è salita dalla via “normale” e molti di loro osservano e fotografano, forse un poco invidiosi quel gruppo di ragazzi (dagli 8 ai 14 anni) che nelle loro magliette azzurre escono dalla cresta sud.
Sarà stata la mia impressione ma mi è sembrato che qualcuno dei nostri ragazzi abbia gonfiato il petto e allungato il passo per raggiungere la croce della cima. Meritato pranzo e poi discesa attraversando malga Valle fino alle auto. Non ci siamo fatti mancare un gelato a suggello della giornata.