Il presidio: «E' indispensabile ascoltare i territori interessati»

Erano presenti la Dottoressa Elena Bravetti Direttore settore monitoraggi ambientali e il Dottor Pietro Genoni Responsabile U.O. Centro Regionale Laghi e Monitoraggio Biologico Acque Superficial.

«Abbiamo avuto modo di confrontarci sullo stato del fiume Chiese, sui monitoraggi già in atto e sullo studio finanziato attraverso i due emendamenti recentemente approvati all'unanimità dal Consiglio regionale. Durante l'incontro abbiamo appreso che Regione Lombardia ha già avuto un primo confronto con Arpa, durante il quale è stata fatta una valutazione complessiva rispetto ai parametri oggetto dello studio, al fine di verificare quali di questi siano già rilevati dalle strutture tecniche competenti e stabilire quale parte del lavoro vada invece appaltata ad un ente esterno.

Abbiamo inoltre appreso che il Chiese è stato indicato dalla Regione come uno dei fiumi su cui eseguire ulteriori approfondimenti al fine di definire i parametri di modulazione del deflusso minimo vitale per arrivare al deflusso ecologico.

La crisi idrica vissuta la scorsa estate ha evidenziato inoltre la necessità di fare ulteriori valutazioni sugli eventuali impatti, anche perché il Chiese risulta fra i fiumi a rischio di non raggiungere gli standard qualitativi previsti dalla legge.

Per questo anche Arpa ha deciso di intensificare alcune analisi, eseguendo per il 2023 il monitoraggio biologico già svolto nel 2022, solitamente previsto un anno ogni tre. Abbiamo accolto favorevolmente queste informazioni che dimostrano una grande attenzione verso il fiume Chiese.

Non appena si sarà conclusa la fase di assestamento post elettorale, torneremo sicuramente in Regione per verificare le decisioni in merito all'assegnazione dello studio. Nell’attuale quadro politico, sia dalle opposizioni che da esponenti della maggioranza, aumentano le voci che chiedono di rimuovere il commissariamento e l’anacronistico progetto dei depuratori di Gavardo e Montichiari.

A questo punto sarebbe del tutto irresponsabile procedere con il bando per l'aggiudicazione della progettazione definitiva senza attendere l'esito dello studio ecologico del fiume Chiese finanziato da Regione Lombardia e degli altri approfondimenti in corso.

Per quanto riguarda la delegazione capitanata dall'ex Ministra Gelmini, nonché Presidente della Comunità del Garda, ricevuta dal Ministro dell'ambiente Pichetto Fratin, riteniamo che questa non sia rappresentativa della reale questione riguardante la depurazione dei reflui gardesani, dato che mancavano i soggetti direttamente interessati dal progetto, ovvero i sindaci di Gavardo e Montichiari, unitamente a tutti gli altri sindaci dell'asta del Chiese.

È indispensabile che siano ascoltati i territori che rischiano di subire l'impatto dello scarico della depurazione del Garda, compresi gli operatori gardesani che verrebbero pesantemente penalizzati dai giganteschi lavori previsti per la realizzazione del progetto».