Dopo 48 anni di servizio in congedo il luogotenente Negro

Dopo 48 anni di lavoro sul territorio, per l’Arma dei carabinieri e i bresciani, causa limiti d’età, il militare classe 1958 originario di Manduria (nel Tarantino), ma gardesano e salodiano d’adozione, è ora andato in pensione.

Entrato in servizio nel 1975, il luogotenente ha sempre ricoperto incarichi operativi. Dopo l’esperienza investigativa maturata al Norm di Salò, nel 1982 ha assunto il comando della Squadra di Pg pretorile per poi prestare servizio alla sezione Anticrimine di Brescia.

«Ricordo i sequestri di persona - le parole di Negro -. Il primo risolto con la liberazione di Elisabetta Gnutti. Ma anche le infiltrazioni nel tessuto bresciano della criminalità organizzata del sud».

Nei suoi ricordi, riemergono i casi scottanti: dalla violenza su ragazzine in ambito scolastico alle rapine e al traffico di droga. Tra i fenomeni emergenti quello delle baby-gang. «Più che "ragazzate" - continua -. Bullismo e stalking preoccupano. Ma posso garantire che l’Arma è presente sul territorio».

Ora è lo sport ad occupare tempo al luogotenente: è ispettore della Federazione calcio. «Seguo le partite di serie A, B e Lega pro da bordo campo per poi relazionare sul comportamento dei tifosi, dei giocatori, ma anche di chi dirige - conclude Negro -. Stasera sarò a Torino per la partita della Juve».