Angiolino Lancellotti, un imprenditore per Prevalle e i prevallesi
di Paolo Catterina
Il 77° anniversario della Repubblica è stato anche l'occasione per consegnare all'imprenditore un riconoscimento per l'onorata attività professionale e per l'instancabile opera sociale e politica degli ultimi novant'anni a servizio del paese
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Venerdì 2 giugno, nell’ambito delle iniziative per festeggiare i 77 anni della Repubblica, l’Amministrazione Comunale, alla presenza di Sindaco, assessori, consiglieri comunali, delle autorità e dei rappresentanti delle associazioni d’arma e di volontariato, ha consegnato ad Angiolino Lancellotti un riconoscimento per la onorata attività imprenditoriale e per l’instancabile opera sociale e politica maturata in un grande servizio al paese.
Nella cornice splendida di Palazzo Morani, la presenza anche dei ragazzi e degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Prevalle e del loro dirigente, partecipi con il canto e con l’originale “Costituzione RAP”, vincitrice di uno speciale premio al Museo del Risorgimento di Brescia.
Il sindaco Damiano Giustacchini ha consegnato in una pergamena i segni della riconoscenza della comunità di Prevalle verso Angiolino Lancellotti.
Classe 1933, figlio di Faustino, eroico muratore, e muratore anch’egli a partire dai 13 anni, Angiolino ha costruito con il lavoro, con una forza di volontà e con capacità straordinarie il successo di un’azienda che ha sempre avuto al centro le persone e il paese.
L’Imbal Carton, oggi prestigiosa azienda leader nella produzione di imballaggi in cartone, nacque nel corso di una cena come impresa senza grandi pretese: impianti e macchinari usati, solo uno dei sei promotori aveva avuto qualche esperienza nel settore; mezzi primordiali.
Era il 1967. La linea telefonica non aveva ancora raggiunto la zona del paese dove si era trovato uno spazio disponibile sicché le mogli facevano la spola ricevendo ordini e comunicazioni con i telefoni di casa.
Una azienda che era una famiglia e che nel tempo ha accolto centinaia di persone del paese dando lavoro e sostegno. Tante le famiglie di Prevalle che con gli anticipi o con i premi hanno potuto costruire la loro casa e che nell’azienda hanno sempre trovato un approdo sicuro e solidale.
Da allora, grazie anche alle capacità, alla determinazione e ad una visione lungimirante e attenta di Angiolino, l’azienda si è consolidata, si è ampliata e modernizzata e prosegue oggi con grandi prospettive tra innovazione e sostenibilità senza mai perdere i legami con i lavoratori e con il paese.
Ma Angiolino non ha operato solo come imprenditore, ha sempre risposto con l’impegno personale ad ogni richiamo del paese.
Nel 1971 è stato tra i fondatori della Polisportiva Prevalle dopo che l’anno precedente, su nomina del parroco don Arturo Moladori, era stato designato come membro rappresentante della Parrocchia nel comitato per gli impianti sportivi.
Nel 1975, alle elezioni amministrative è candidato per la Democrazia Cristiana ed ottiene, sulla base del sistema maggioritario in vigore allora, il numero più alto di preferenze (somma dei voti di lista più quelli personali). Con oltre 1000 voti svolge le veci del Consigliere Anziano e, dopo l’elezione del sindaco Attilio Mosconi, quella di Vicesindaco.
Sono anni impegnativi che lo vedono assessore attivo e autorevole. Uno tra i tanti oggetti in cui risulterà determinante fu l’acquisizione di Palazzo Morani Cantoni che si perfezionerà nel 1982 dopo anni di trattative e di incertezze ma con la sua personale e determinante spinta a concludere.
Una tra le “avventure” più impegnative e gravose è stata senza dubbio la parentesi dell’incarico di Giudice Conciliatore. Una carica delicata e scomoda oltre modo ma che lo ha visto affermare una particolare vocazione a servizio del paese e un unanime riconoscimento di competenza e obiettività.
Silvana Rivetta, un gigante del volontariato prevallese, gli succederà nell’Ufficio di Conciliazione. Non ha dubbi nel ricordare che quel compito così scomodo per tutti lo fu per lei in quanto donna ma soprattutto in quanto successore di Angiolino Lancellotti che aveva una insuperabile capacità di imporsi come giudice e come persona di fiducia per tutti e in tutte le circostanze.
Angiolino ancora ricorda quando, in occasione della firma per accettazione dell’incarico giudiziario presso il Tribunale gli fu chiesto il titolo di studio. Licenza elementare, rispose. Fu guardato con stupore e perplessità dal cancelliere. Il quale, se solo avesse visto l’operato di Angiolino Lancellotti, non solo come giudice ma come imprenditore, amministratore e benefattore, chissà come sarebbe rimasto…
Un attaccamento e una determinazione a “sporcarsi le mani” con i problemi del paese che ha visto Angiolino in primo piano molto spesso e anzi quasi immancabilmente.
La spinosa e interminabile questione della strada 45bis lo vide prendere posizione in un comitato.
Lungo e appassionato il suo legame a tutte le iniziative ed ai progetti di realizzazione di una struttura per anziani a Prevalle.
Immancabili le sue parole a richiamare amministratori comunali, di ogni colore, ad occuparsi di questo o quel problema, sempre con piglio determinato e vigoroso.
Insomma, un percorso che, accanto al prestigioso impegno imprenditoriale, ha sempre tenuto il paese al centro delle attenzioni spingendolo a riversare senza riserve energie e impegno.
Nell’ombra e nel riserbo “rifulgono”, non da ultimo, innumerevoli opere di beneficenza e di sostegno a persone e associazioni, in passato e al presente.
La riconoscenza portata in forma pubblica dal Sindaco di Prevalle ad Angiolino Lancellotti è stata davvero apprezzabile e doverosa.
In foto Angiolino Lancellotti con il sindaco di Prevalle Damiano Giustacchini
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