Buono il primo weekend di gare per Alberto Cerqui

Il pilota valsabbino, portacolori del team BeDriver, ha disputato un buon weekend al volante della sua Porsche 992 GT3 con il numero 3 sulle portiere confermando di poter dire per la lotta alla vittoria e per le posizioni di vertice.

Come lo stesso Cerqui aveva previsto, già dalle prove libere si è palesato il grande livello della serie con metà dello schieramento in grado di girare su tempi da assoluta. Il pilota bresciano ha lavorato con dedizione sull'assetto per riuscire a confermarsi nel gruppo di testa del monomarca della Casa di Stoccarda. Grazie a questo lavoro, condotto insieme agli ingegneri del team, in qualifica Cerqui ha fatto segnare il quarto tempo con un miglior crono di 1'35"330 ad appena due decimi dalla pole position. Complice il nuovo sistema di qualifica, che consente di far valere il miglior tempo come qualifica per la gara uno e il secondo miglior tempo come qualifica per la gara due, Cerqui ha potuto prendere la seconda partenza ancora dalla quarta piazza.

In gara uno è arrivato un quinto posto che ha permesso a Cerqui di conquistare i primi punti stagionali dopo una gara tutta all'attacco. In gara due il pilota BeDriver ha potuto nuovamente scattare dalla quarta posizione e, dopo essere riuscito a rimanere fuori dai problemi nelle primissime fasi, ha ingaggiato una battaglia emozionante con Riccardo Agostini. Cerqui ha tentato a più ripetizioni il sorpasso, ma sia per la conformazione sinuosa del Misano World Circuit sia per evitare di rovinare un risultato positivo con una toccata, il pilota bresciano ha alla fine preferito chiudere la seconda gara del weekend appena fuori dal podio, dimostrando di avere il passo per giocarsi il terzo posto.

Questo il commento a fine gara di Alberto Cerqui: "Nel complesso il bicchiere è mezzo pieno: il team mi ha dato un'auto ottima e nel box ho respirato un clima bellissimo. Mi sono sentito a mio agio sia in qualifica che in gara: in qualifica ero ad appena 80 millesimi dal secondo posto, mentre in gara uno sono rimasto un po' rallentato nelle prime fasi dove forse potevamo azzardare qualche soluzione più aggressiva. In gara due avevo il potenziale per salire sul podio e anche per agguantare la seconda piazza, ma ho lottato a lungo contro Riccardo Agostini senza riuscire ad affondare il colpo. Ho dovuto stare attento, perché ogni volta che lo attaccavo c'erano due o tre piloti pronti ad attaccare me: quest'anno il livello è altissimo. Torno a casa contento: l'auto era davvero meravigliosa, il team meritava il podio, ma ci riproveremo ancora più carichi nel round di Vallelunga".