24 Luglio 2011, 07.00
Pertica Bassa Pertica Alta
Parrocchie

«Alle Pertiche serve un curato»

Un appello al vescovo di Brescia perch mandi presto alle Pertiche un altro sacerdote in aiuto al parroco che deve seguire sette parrocchie e prendersi cura di quindici chiese.

C'è un problema pastorale che riguarda le due Pertiche (Bassa e Alta); e dopo il tour del presidente della Provincia (avvenuto la scorsa settimana), da queste parti ci vorrebbe una visita del vescovo. I motivi?
Dall'agosto 2010, a guidare le 7 parrocchie di Belprato, Livemmo, Lavino (con Noffo, Odeno e Navono), Ono Degno, Levrange, Avenone e Forno d'Ono (10 nuclei abitati per circa 1.350 abitanti con 15 chiese da curare) è don Lorenzo Emilguerri, 68 anni. E il problema è sintetizzato da Manuel Bacchetti, sindaco di Pertica Bassa, e da Brunella Brognoli, vicesindaco di Pertica Alta, in veste di portavoce dei fedeli.
«Va premesso che nessuna critica è mossa a don Lorenzo, il quale vive in canonica a Livemmo e si è bene integrato nella comunità. Ma tra i 10 paesi delle Pertiche ci sono strade per oltre 20 chilometri, in buona parte difficili vie di montagna. E passare da un borgo all'altro per la messa o per ogni altra incombenza non è un impegno da poco per un parroco che da solo cura 7 parrocchie. E spostarsi in fretta da un borgo all'altro perchè c'è la messa da celebrare non è facile a quasi 70 anni; soprattutto se si guarda in prospettiva; dato che il tempo passa per tutti».
Inoltre, da poco il curato Ezio Almici è stato spostato da Ono Degno a Chiari, e don Lorenzo si ritrova solo. E l'unico aiuto arriva dal parroco in pensione don Ottorino Gabusi, il quale vive e aiuta il collega a Belprato. Nel santuario di Barbaine c'è poi don Luciano Donatini, che lì vive e celebra in autonomia.
Insomma: «Se per qualche messa c'è un po' di supporto, per le altre incombenze parrocchiali don Lorenzo è solo, pur con l'aiuto dei consigli pastorale e degli affari economici, e con l'assistenza, quando possibile, dei parroci di Vestone e dintorni. Per l'estate - proseguono gli amministratori - visto il notevole aumento della popolazione con l'arrivo dei turisti, il problema si tampona col curato estivo. Ma poi?».
Qual è il messaggio delle Pertiche per il vescovo Monari? «Sarebbe importante l'assegnazione definitiva di un curato che aiuti il parroco. O, in seconda istanza, di un parroco che, vista la situazione logistica, sia più giovane. Crediamo che per don Lorenzo, solo e non più giovanissimo, le incombenze da affrontare siano troppe».
M.PAS. da Bresciaoggi



Commenti:
ID11579 - 24/07/2011 10:00:00 - (delirio) - Semplice

Che i fedeli, a turno, si organizzino per spostarsi da un paese all'altro (non saranno ancora legati alla messa del loro paesello?).Ci si sposta per tutto....: per far la spesa, per il medico, per la scuola...........ma per la chiesa NO!! Cristo è uno solo, non c'è quello di Avenone, di Livemmo ECT

ID11581 - 24/07/2011 11:31:12 - (Giacomino) - Accipicchia

quanta fede nelle parole dell'amico delirio.

ID11583 - 24/07/2011 11:46:32 - (macebs) - Evidentemente

questi signori con relativi fedeli conoscono poco la consistenza numerica dei sacerdoti.Che sono, da molto tempo, in forte calo.Altri sacerdoti conducono più parrocchie di montagna, ad esempio in Val Camonica: si veda la Voce del popolo di questa settimana. Certo, a tutti in primis il Vescovo, farebbe piacere assegnare più parroci ai vari paesi e non dividerli in più parrocchie, ma se non ci sono non li può moltiplicare nemmeno il Vesvovo Monari. Poveri Cristi !Il sinodo che verrà indetto tra poco riguarda anche questo problema.

ID11616 - 25/07/2011 09:01:45 - (Fabio) - e quelli in curia ?

vero che di preti ce ne sono pochi, ma altrettanto vero che negli uffici della curia e in alcune parrocchie cittadine ci sono preti in abbondanza, con incarichi che potrebbero essere affidati a volontari laici (cerimoniere del vescovo, economo, segretari vari etc.)

ID11622 - 25/07/2011 13:00:38 - (macebs) - Montagna, pianura, città

Ho fatto l'esempio della Valle Camonica perchè è una zona simile a quella dell'articolo, e cioè disagiata.Ma i parroci alla guida di più parrocchie ( anche 4, 5 se piccole) si trovano anche in pianura e in città.Molti di quelli che siedono in curia,di sabato e domenica ,vengono spediti dove c'è più bisogno.Probabile che un tempo - quando i sacerdoti erano moltissimi - qualcuno se la prendesse comoda.Ma certamente non adesso.Al di là dei numeri, è una questione che interroga tutti e non solo i preti.

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