17 Maggio 2023, 10.51
Eco del Perlasca

Tipi di studenti sul bus

di Aicha El Hamli

Sono le 7:15, arriva la corriera che ci porta verso la tanto, ormai, odiata meta: la scuola


In questi tre lunghi e interminabili anni, ho notato che sui bus ci sono diverse tipologie di persone sedute su quei sedili che non vengono puliti dalla prima guerra mondiale.
Persone che ho suddiviso in tipologie differenti.

In primo luogo, abbiamo la tipologia A, la più diffusa ovviamente, il “Perchè sono qui?”.
Sono quelle persone che vedi alle sette del mattino già stanche come se avessero lavorato dieci ore in miniera.
La caratteristica evidente è la presenza di un accessorio in particolare: le cuffie.

Partendo da quelle con il filo finendo con quelle  wireless, di qualsiasi tipologia o marca.
Salgono sulla corriera con una serie di canzoni della nostra generazione nelle orecchie, canzoni che secondo gli adulti sono del tutto incomprensibili, con il volume al massimo, forse per svegliarsi un po’ dato che, come dicevo, sembrano appena usciti da un sonno profondo.

In secondo luogo, è sempre più comune la tipologia B. “Mi sveglio otto ore prima di andare a scuola, perché devo fare una serie di cose”.
Tra esse, quella che richiede più dispendio di energie e soprattutto più tempo in assoluto è la fase del “trucco e parrucco”.
Quindi vedi salire queste persone con quantità esorbitanti di prodotti sul viso, intere boccette di profumo addosso, che ti fanno quasi soffocare, e una voglia incredibile di mostrare quanto tempo abbiano messo a rendere il loro outfit impeccabile.

Infine, la tipologia C, più diffusa tra i maschi: “Ho bisogno di bruciare le mie energie, sono solo le sette e trenta del mattino, quindi faccio il caos in bus e sono contento”.
Queste persone, con tutto il rispetto, le senti urlare, cantare, ridere e litigare. Non sono persone maleducate, sono solo quel tipo di persona a cui piace far ridere gli altri a volte, forse, esagerando.

Li riconosci a chilometri di distanza solo per il linguaggio che usano.
Parole del tipo: “We Bro, vecio ma che dici, no fra” insomma un po’ di tutto.
Ogni tipologia ha la sua caratteristica che la rende unica tra tante.

Ora però prova a domandarti: di quale tipologia tu saresti?

Di Aicha El Hamli, 3B SASS.




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