L'uomo: ieri e oggi

La Roba, il brano di Verga, è una delle conferme.
Ci mostra un contadino all’apparenza semplice, Mazzarò, come possa essere alla ricerca dell’affermazione personale, diventando così avaro ed egoista, vivendo una vita all’inseguimento dei beni materiali.

Ma come Mazzarò ora ben sa i terreni, la casa, lo yatch, l’orologio non te li puoi portare nella tomba… Scordandosi, così, di dare il continuo alla sua esistenza.
 
L’uomo è sempre stato condizionato dal denaro, nel bene e nel male.
Ma i soldi fanno la felicità? Mi piacerebbe chiederlo a chi ce li ha. Io sono convinto che risolvono e causano il 90% dei problemi.

L’uomo, come la donna, ha sempre anteposto La Lupa alla Donna Angelo.
Per quel brivido di adrenalina, che provi quando sai di fare la cosa sbagliata. Rubando così, la “caramella” alla coscienza.

Se dal troppo ridere si finisce in piangere, la storia ci insegna che l’uomo quando sta troppo bene, si sente invincibile, dando vita così a degli sfoghi di superbia.
Come la Bella Époque, è l’introduzione del capitolo più umiliante per l’uomo moderno.

Solo l’uomo che si trova nello stato di “sopravvivenza” è indotto a fare scelte eticamente giuste. Lavorando e sognando una vita più agiata, per figli e nipoti.

In conclusione, penso che l’uomo odierno sia molto più simile all’uomo passato di come molti pensano. L’uomo è ancora stupido e curioso, l’uomo ancora ama e tradisce, l’uomo ancora spende e guadagna, l’uomo è ancora solo pur stando assieme agli altri.

Marco Ziliani

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche