24 Dicembre 2010, 07.53
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Ora begano i Comuni

di Ubaldo Vallini

Lo scambio di accuse fra i Comuni rivieraschi approda in tribunale. Da una parte Idro, dall'altra Regione, Anfo, Bagolino e Lavenone.

 
Acque agitate sull’Eridio, pur nella morsa del gelo rese calde dalle infocate prese di posizione delle amministrazioni comunali che si sono fronteggiate a lungo in silenzio ed ora escono allo scoperto.
Da una parte Idro, dall’altra Bagolino, Anfo e Lavenone.
Non bastavano insomma gli interessi esibiti ed agiti da parte del vasto mondo agricolo della Padana fino all’Oglio, e quelli dell’industria. Ora si mettono a begare, e di brutto, anche gli amministratori rivieraschi.
 
Beghe che si trascinano nei tribunali.
“Ci pare giusto che i cittadini lo sappiano. Il 23 marzo del prossimo anno ci toccherà di presentarci con i nostri avvocati davanti al Tribunale Superiore delle Acque, accusati non sappiamo bene di che cosa dall’Amministrazione comunale di Idro che intende annullare il verbale del Collegio di Vigilanza dello scorso 27 settembre, quando ci siamo riuniti per dare ulteriore impulso all’attuazione dell’accordo di programma sul lago d’Idro siglato da tutti quanti l’8 agosto del 2008” fanno sapere gli amministratori bagosso, di Anfo e di Lavenone con un comunicato congiunto.
 
Documento nel quale esprimono “il più totale disappunto dal momento che l’iniziativa intrapresa, oltre a provocare sconcerto e disorientamento, rappresenta un ennesimo gesto di rottura”.
Da parte sua il primo cittadino idrense Giuseppe Nabaffa non ne aveva fatto mistero: deciso che in tal occasione gli interessi comunali erano stati offesi, in particolare per il mancato riconoscimento di alcune modifiche tecniche da applicare alle opere di regolazione del lago, aveva deciso di rivolgersi agli avvocati tirando in ballo oltre la Regione anche i lacustri confinanti.
 
E ora volano accuse pesanti: “Il programma integrato di valorizzazione ambientale, il risanamento delle acque, la stabilizzazione del versante in località Ruine, la scelta dell’ente gestore e l’impegno reciproco a sottoscrivere un programma specifico per la manutenzione delle opere, delle rive e delle sponde – mettono nero su bianco Melzani per Bagolino, Bonardelli per Anfo e Zambelli per Lavenone -. Vengono in questo modo irrimediabilmente sacrificati da un’operazione di facciata, meramente propagandistica, che fin troppo chiaramente dissimula l’obiettivo di nrappresentare, davanti all’opione pubblica, l’Amministrazione Nabaffa nel ruolo di unico paladino difensore del lago e tutti gli altri nel ruolo di venduti e corrotti”.
 
Parole come pietre: “Anfo, Bagolino e Lavenone, continueranno a tenere fede agli impegni presi e sotoscritti, con l’avvertimento che ognuno si dovrà prendere tutte le responsabilità delle proprie azioni, fossero anche di natura risarcitoria”.
 


Commenti:
ID5797 - 24/12/2010 08:15:00 - (Aldo Vaglia) - Chi sono i polli?

Ci mancavano solo "i polli di Renzo" e gli "azzeccagarbugli" per chiudere in bellezza le questioni del lago.

ID5800 - 24/12/2010 10:38:00 - (Elena Bini) - Elena Bini

Peccato che nell'articolo non siano state specificate queste "modifiche tecniche da applicare alle opere di regolazione del lago" richieste dalla nuova Amministrazione di Idro. Il quadro informativo per il lettore sarebbe stato più completo. Auspico un intervento compensativo. Grazie.

ID5802 - 24/12/2010 11:23:00 - (GGA) - ah bhe per ricalcare i politi nazionali son bravi pure gli amministratori locali

Ma quale sarebbe l'interesse dei cittadini del lago? Queste azioni a mio parere vengono fatti gli interessi degli avvocati che si prendo onorari da favola in barba a chi paga le tasse. Bhe gli amministratori gonfiano il petto....... sempre nebulosa la cosa diventa. Mha...............

ID5803 - 24/12/2010 12:10:00 - (Giacomino) - Più che attuali

gli insegnamenti del Manzoni, proprio vero che l'uomo se ne è sempre fregato dei moniti della storia. Qui si ha voglia di perdere altro tempo e gli azzeccagarbugli andranno a nozze, e il popolo del lago? Cornuto e mazziato.

ID5806 - 24/12/2010 15:22:13 - (Ricard53) - Siamo alle solite.

Nabaffa non sapendo che pesci pigliare ha preso la strada peggiore, farà un buco nell'acqua, ma intanto i problemi li crea non certo ai nostri avversari che se la ridono. Elena Bini fa finta di non sapere che le richieste del comune di Idro sono state ampiamente riportate e dibattute su questo sito. Non dobbiamo stupirci, spesso i nostri eroi sono talmente presi dalle loro convinzioni, che non sempre riescono a leggere oltre.

ID5808 - 24/12/2010 18:17:02 - (lucaz) - Anfo, Bagolino e Lavenone

comuni non...... Idrolfili.

ID5810 - 24/12/2010 18:58:27 - (Giacomino) - Due domande per Lucaz

1) cosa te lo fa pensare? 2) e se fosse viceversa? Buon Natale.

ID5831 - 27/12/2010 23:02:00 - (ric) - nabaffa o no i lavori la regione li farà. questione di sicurezza

Nabaffa sta mettendo in dubbio un accordo firmato da tutti e si sta attaccando agli specchi solo perchè non è stato capace di preparare progetti per 2 milioni e 750 mila euro o perchè è proprio convinto chew Idro sarebbe penalizzato dai lavori che verranno comunque fatti dalla regione? PERCHE' COMUNQUE VADA I LAVORI VANNO FATTI, LA REGIONE LI FA LO STESSO E SENZA DARE UN EURO A NESSUN COMUNE ..... e poi penso che per Nabaffa potrebbero iniziare i problemi specialmente se i comuni rivieraschi dovessero chiedere risarcimento per le spese effettuate per i porogetti e per i mancati introiti dalla regione

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