31 Marzo 2016, 07.11
Idro
Eridio

Un leone alato a guardia del lago

di val.

Concetti ecologici vecchi e nuovi, ma anche riferibili all’immediato futuro, quelli espressi da una strana scultura che da una settimana campeggia in piazza davanti alla chiesa di Crone, frazione di Idro


Minaccioso, ben più alto di un uomo e con lo sguardo rivolto a coloro che gli passano dinnanzi sul lungolago Vittoria, con gli artigli in bella mostra, c’è infatti la rappresentazione del leone alato, simbolo inequivocabile della Serenissima Repubblica di Venezia, che da queste parti ha dominato per secoli fino alla sua caduta, avvenuta alla fine del 1.700 per intervento bellico di Napoleone Bonaparte.

Opera di Franco Rovatti
, veterinario in pensione non nuovo a questo tipo di realizzazioni e da sempre impegnato nella salvaguardia delle acque del lago, il gigantesco leone veneto riprende i concetti ecologici moderni per il fatto che è stato realizzato quasi interamente col “rovescio” delle lattine da bibita, fedele dunque ai dettami del recupero e del riutilizzo di rifiuti.

Concetti ecologici antichi, ma in realtà di sempre e validi anche per il futuro, in quanto il felino di lucente alluminio è accompagnato da un editto che risale appunto al periodo della Serenissima e che una volta tradotto dal latino suona più o meno così:
“Nella città di Idro, chiunque in qualsiasi modo danno alle pubbliche acque oserà apportare, nemico della Patria sarà giudicato. La legge di questo editto valida e perpetua sia”.

Per nulla velato il riferimento alla lunghissima querelle che vede contrapposti da una parte i movimenti ecologisti dell’Eridio, le cui ragioni a fasi alterne vengono sostenute anche dagli amministratori dei paesi che si affacciano sul lago, dall’altra gli intendimenti della Regione Lombardia, che adducendo il problema della sicurezza (una scusa per utilizzare il lago ad esclusivo vantaggio della produzione agricola della Bassa e a scopi idroelettrici, secondo i comitati), nelle prossime settimane comincerà a realizzare nuove opere di regolazione del lago: una nuova galleria di bypass e una nuova traversa.

Riuscirà il leone ad evocare la voglia di autonomia di cui godeva la Valle Sabbia proprio sotto Venezia?




Commenti:
ID65254 - 31/03/2016 10:09:57 - (idro) - MA come ??

.... nelle prossime settimane comincer a realizzare nuove opere di regolazione del lago: una nuova galleria di bypass e una nuova traversa....Ma non era tutto fermo per la questione dei ricorsi??? come possono iniziare i lavori? allora dobbiamo prepararci.Bellissimo il Leone complimenti per l artista e bravo il comune un opera che rappresenta in pieno la questione lago.

ID65260 - 31/03/2016 11:25:40 - (Baldo degli ubaldi) -

siamo arrivati alla frutta.La tutela del lago è stata affidata ad un leone di latta .

ID65261 - 31/03/2016 11:49:35 - (Baldo degli ubaldi) - x idro

complimenti al sindaci di Idro che dopo aver ceduto la questione del lago d'Idro ( in comunità montana ) al presidente Flocchini ha pensato di fare lo stesso a Idro con il leone. Almeno in questo è coerente

ID65269 - 31/03/2016 13:26:48 - (dumbo) - Bello bello !

Bello, l'ho notato subito, sarebbe stato fantastico con l'interno delle lattine color oro, ci sono quelle della birra !

ID65274 - 31/03/2016 19:20:47 - (MariaGiacomini) - giardino

Bello... ma chi glielo ha chiesto? Uno si sveglia la mattina e mette una "scultura" in piazza? Se la metta nel suo giardino, sarebbe stata comunque visibile....

ID65275 - 31/03/2016 19:31:20 - (dumbo) - Concordo !

hai perfettamente ragione, la prossima sarà la mia !

ID65276 - 31/03/2016 19:34:53 - (Beppe60) -

Bello? Come può essere bella una frase del genere? Mi ricorda tanto alcune frasi che comparivano qualche decennio fa. Allora erano contro una stirpe intera della quale tutti erano obbligati a diventare nemici. Ma possibile che non si colga la sua intolleranza? E che un comune permetta sia esposta? Si parla di giudicare. E chi può decidere chi deve essere giudicato ed in che modo? Non certo un singolo cittadino, spero! L' idea che la mia sorte sia nelle sue mani mi fa rabbrividire

ID65277 - 31/03/2016 19:41:28 - (Beppe60) -

Nemico della patria? E perché non bruciato sul rogo? Così, senza neppure pensarci troppo. Senza sensi di colpa. Voleva profanare il lago! E' motivo sufficiente. Un processo? Ma no, non è neppure necessario. La colpa è così grave che nessuno avrà nulla da ridire...

ID65278 - 31/03/2016 20:03:55 - (Beppe60) -

Idro, il suo linguaggio da battaglia urbana mi fa pensare, come la prepotenza della frase sulla quale il leone poggia i suoi artigli affilati, che proprio lì ci siano piccoli mediocri interessi privati da tutelare. Tanta arroganza non me la spiego altrimenti

ID65281 - 31/03/2016 21:22:31 - (brogio) -

Una vera e propria opera d'arte. Bravo Franco. Ho capito la ragione per cui a Idro la percentuale di raccolta differenziata è piuttosto lontana da quella ottimale. Scherzo naturalmente.

ID65282 - 31/03/2016 21:29:30 - (Beppe60) -

Forse l' autore del leone alato non teme di poter essere anche lui additato come nemico delle acque del lago? Ogni volta che va in bagno, non essendo stato ultimato il collettore fognario...

ID65299 - 01/04/2016 13:15:40 - (Magnifico) - Le acque pubbliche e le acque private

Ma se le acque sono pubbliche, perché qualcuno pensa che siano private? Qualcuno dice: guai a toccare le acque intendendo dire guai a toccare le "mie" acque. Contraddizione manifesta ma ignorata. Allora 'ste acque sono pubbliche o private. Perché se sono pubbliche allora non si capisce cosa il leone dovrebbe difendere, se sono private allora il leone difende interessi privati. Ma a nome di chi parla il leone di latta? Insomma una confusione delle acque. Ah, forse ho capito: si vglione mescolare le acque per poi pescare nel torbido. Va be' non sarà la prima volta, né l'ultima credo.

ID65300 - 01/04/2016 13:41:17 - (Dru) - prescindo dal modello leonino, spettacoloso... bravo Franco, mah! sull'onda del Magnifico tento un'analisi proposizionale...

"Nella città di Idro, chiunque in qualsiasi modo danno alle pubbliche acque oserà apportare, nemico della Patria sarà giudicato. La legge di questo editto valida e perpetua sia"

ID65302 - 01/04/2016 13:43:46 - (Dru) - nella città di Idro

dove? qui lo scrivente intende identificare il mondo con Idro, a questo punto le pubbliche acque le si confondono con le acque del pubblico di Idro, annullando di fatto l'esistenza di altro pubblico.

ID65303 - 01/04/2016 13:48:06 - (Dru) - chiunque in qualsiasi modo

ora, qui comincia l'ambiguità dello scrivente: per chiunque si intende chiunque in Idro o chiunque offenda Idro? attenzione a quel "in qualsiasi modo" che universalizza la violenza che non ha se e non ha ma, senza alcuna condizione quindi per ciò che presume di esserlo... il modale è forma concreta di rappresentare il tutto.

ID65304 - 01/04/2016 13:56:11 - (Dru) - danno alle pubbliche acque oserà apportare

riducendo questa proposizione a quanto indicato del pubblico sopra da me, si produce qui un dilemma che va analizzato nella sua biforcazione: da un lato, se il pubblico è quello del mondo, cioè di Idro, allora chi fa del male è anche chi lo riceve, ma allora non c'è detto migliore di quello della nonna: "danno che se vuel l'é danno che non duel"e qui la contraddizione del pubblico è "essenziale" al mondo; per l'altro verso del dilemma, invece, si produce una contraddizione sul termine pubblico, in quanto il pubblico diventa un certo pubblico da difendere dagli attacchi di un cert'altro pubblico, e qui la contraddizione del pubblico è "per accidens" nei confronti del mondo...

ID65305 - 01/04/2016 14:00:34 - (Dru) - nemico della patria sarà giudicato

naturalmente qui vi è compromesso il divino: non è possibile, tranne che per un Dio, giudicare il futuro. Il futuro non esiste. Ma qui entriamo nel complicato, o complesso, e non voglio tediarvi oltre... invece vediamo quel "patria". Ancora si identifica Idro con qualcosa che idro non è se la patria non è Idro e è se la patria del suol guerriero è Idro.

ID65306 - 01/04/2016 14:04:16 - (dumbo) - Bello il leone, per via della frase credo sia semplicemente scandalosa !!!!

Bella intendevo la scultura, la frase e' a dir poco imbarazzante, ma non l'avevo ancora letta. Non credo ai miei occhi !!!

ID65307 - 01/04/2016 14:09:02 - (Dru) - La legge di questo editto valida e perpetua sia

Ora: cercare di trasformare un editto in legge significa cercare di profanare il sacro. Cercare di render valido ciò che essenzialmente lo è, una legge non ha bisogno di esser detta per esser valida, e questo presuppone questa frase, e valido essenzialmente è un editto, tranne per chi lo pronuncia e sa già di aver gettato il sasso avendo ritratto dietro alla schiena la mano, significa cercare di render qualcosa ciò che essenzialmente non si crede affatto che lo sia... e questa ultima mia analisi è molto profonda, quindi pretendo che la leggiate almeno 20 volte, o voi che siete all'ascolto, se non volete che vi fugga via...

ID65314 - 01/04/2016 16:09:42 - (Nicky) -

nuove opere? ghe pensa el LIU

ID65315 - 01/04/2016 16:26:58 - (bobdylan) -

Di nuovo a Idro la questione Lago è strumentalizzata e con l'appoggio dell'amministrazione si veicolano frasi ed idee violente che andavano bene nel Medioevo quando si mettevano al rogo gli eretici! A me il leone fa veramente pena e poi messo davanti a una Chiesa, ma il Parroco cosa dice?.Avrei preferito azioni concrete per il Lago.

ID65318 - 01/04/2016 17:02:46 - (Dolcestilnovo) -

Il leone bello complimenti allo scultore. Peccato quel latino da basso impero reboante e privo di senso come una grida manzoniana.

ID65320 - 01/04/2016 17:43:36 - (Magnifico) - Ma l'acqua del lago d'Idro di chi è?

Ma l'acqua del lago di chi è insomma? Peccato sia così "liquida", perché sfugge da quella patria che per qualcuno è solo Idro. Patria da "pater", l'acqua di Idro per alcuni è questione solo della propria famiglia (e innanzi tutto del suo pater-familias), identificata con la città di Idro. Cioè questi signori in un colpo solo avrebbero: occupato la pubblica piazza senza permesso di tutte le autorità connesse, identificato Idro con la prorietà della loro famiglia, mandato messaggi tribali in veste di patriottici, minacciato punizioni quasi divine stile voodoo. Ma chi sono questi padreterni? Molto pieni di loro certamente. Ora vorrei vedere coloro che vestono le vesti dell'autorità come si muoveranno di fronte a tutto questo? Connivenza? Soddisfazione? Simbolico apprezzamento? Ma l'acqua del lago di chi è?

ID65321 - 01/04/2016 18:22:14 - (Beppe60) -

Ma e' di Mazzaro'! Sua la fattoria, suo il paese, suoi i magazzini e le galline, sua la vigna, gli ulivi, sue le lunghe file degli aratri, sue le mandrie, suo il sole. Tutta roba di Mazzaro'!

ID65322 - 01/04/2016 18:35:00 - (Beppe60) -

"Quando uno è fatto così, vuol dire che è fatto per la roba. E anche la roba era fatta per lui, che pareva ci avesse la calamità, perché la roba vuol stare con chi sa tenerla."

ID65323 - 01/04/2016 18:40:02 - (Beppe60) -

"Questa è una bella cosa, d'avere la fortuna che ha Mazzaro'!" Diceva la gente; e non sapeva quel che ci era voluto ad acchiappare quella fortuna: quanti pensieri, quante fatiche, quante menzogne, quanti pericoli di andare in galera, e come quella testa che era un brillante avesse lavorato giorno e notte, meglio di una macina da mulino, per fare la roba

ID65324 - 01/04/2016 18:47:32 - (Beppe60) -

E se gli domandavo un soldo rispondeva che non l'aveva. E non l'aveva davvero. Che' in tasca non teneva mai dodici tari'... Del resto a lui non gliene importava del denaro; diceva che non era roba, e appena metteva insieme una certa somma, comprava subito un pezzo di terra; perché voleva arrivare ad avere della terra quanta ne ha il re, ed esser meglio del re, che il re non può ne'venderla,ne' dire che è sua

ID65328 - 01/04/2016 20:35:44 - (dumbo) - È le autorizzazioni ?

Ma la sovrintendenza alle belle arti cosa dice ? Ha dato l'autorizzazione a mettere il leone ?

ID65329 - 01/04/2016 21:00:18 - (Baldo degli ubaldi) - X dumbo

Le autorizzazioni sono per la gente comune mentre qualcuno a Idro si sente padrone di tutto e superiore alla legge

ID65333 - 01/04/2016 21:43:46 - (dumbo) - La mia scultura

Ho pronta la mia !!!! Domani la vado a metterla a fianco del leone o ci sara' bisogno di sentire l'amministrazione ?

ID65334 - 01/04/2016 21:47:04 - (Baldo degli ubaldi) -

Procedi pure , il leone si sente solo

ID65336 - 01/04/2016 22:16:45 - (Denis66) - ,,,

Ridicolo ...per un LEONE tanto clamore.:: sembra che siano più infastiditi per il simbolo che rappresenta che altro.... BRAO ROVATTI

ID65346 - 02/04/2016 06:20:14 - (Dru) - A Denis66

L'interno pensare (pensare alla bella opera del Leone) conduce il pensiero delle cose (e) al loro isolamento, si che è possibile pensare, contraddittoriamente, le cose come separate, isolate. È possibile l'impossibile, l'impensabile, solo come persuasione che il pensiero possa là dove la realtà non può, se la realtà è il pensiero di quella cosa. Se la realtà è il pensiero di quella cosa, quella cosa è l'astratto di "se la realtà è il pensiero di quella cosa" si che pensare-quella-cosa non è (solo) quella cosa.

ID65347 - 02/04/2016 06:28:14 - (Dru) - Sempre al nostro Denis66

Qui nessuno contesta la bella cosa (opera), forse qualcuno, ma questo è gusto, qui si decide sul contesto e in ballo c'è molto più del bell'estetico. Ma se vogliamo ridurre i costi sostenuti dal comune per cause perse, battaglie sbagliate e speranze sparute al valore del bell'estetico, posso essere d'accordo con te, bravo Rovatti e di più direi. Direi che il Rovatti ad oggi ha soffocato, per certi versi e certe sue scelte di vita, un potenziale espressivo davvero interessante e importante in quel contesto: avrebbe dovuto far di più in opere e meno in parole (forse).

ID65348 - 02/04/2016 06:30:57 - (Dru) - Ora e concludo

Il tuo intervento, isolando la parte (il bel leone) dal contesto, produce ingiustizia nei confronti del contesto. Produrre ingiustizia significa "creare l'essere del non essere", dire di una mucca che è un asino.

ID65349 - 02/04/2016 06:35:09 - (Dru) - Attenzione però al lato positivo del tuo discorso che è progresso

Questo significa progresso: il progresso, e in questo specifico caso sarebbe l'argomento del bel leone, si nutre di questa facolta intellettiva, dell'intelletto astratto. La scienza in generale, e la nuova scienza in particolare, è questo. È isolare la parte dal tutto credendo che la parte sia il tutto, sì che isolando la parte del tutto si fa diventare la parte il tutto.

ID65350 - 02/04/2016 06:36:11 - (Dru) - ;-(

;-)

ID65351 - 02/04/2016 06:45:12 - (Dru) - Per i più interessati alle profondità del pensiero: perché la parte isolata fa diventare la parte il tutto

Pensate ad un'isola. Non c'è isola senza mare intorno e quindi mondo. Ma l'isolamento puro, o simpliciter, è l'azione che strappa, squarcia la parte e vuole che la parte così squartata, strappata, stralciata, sia indipendentemente dal resto di ciò che era e che, sempre l'intelletto astratto, crede poter essere, cioè, sempre l'intelletto astratto, crede di far diventare altro ciò che "in realtà", cioè nel contesto, è. E lo tratta proprio, cioè nel suo vero esser improprio, come altro.

ID65352 - 02/04/2016 06:49:13 - (Dru) - Esiste un'isola senza mare intorno o altro? No

Eppure noi pensiamo le cose come isolate, come davvero isolate e quindi come qualcosa che è massimamente di più, infinitamente di più di un'isola. Questa è la potenza del pensiero isolante, e su questo si fonda il progresso e la scienza, come la frase detta da Denis66....

ID65353 - 02/04/2016 06:52:33 - (Dru) - Se quindi l'isola non ha più nulla intorno a sé

L'isola diventa tutto ciò che può essere il contenuto del mondo.

ID65354 - 02/04/2016 06:58:21 - (Dru) - Qui però signori c'è lo Hegel

Capisco che vi possa sembrare difficile, ma anche voi, che non avete studiato Hegel, siete dotati di intuito, usatelo....

ID65355 - 02/04/2016 07:07:41 - (Dru) - Allora

Adoperare un'opera per veicolare i propri interessi è vero progresso.

ID65356 - 02/04/2016 07:15:05 - (Dru) - Fare qualcosa per qualcosa d'altro

È progresso, cioè è prima di tutto credere di fare qualcosa. Secondo credere addirittuta che quel fare qualcosa produca qualcosa d'altro. E così Deni66 sei fuori luogo quando decidi di parlare del leone indipendentemente dalla frase e da quanto il leone vorrebbe rappresentare.

ID65357 - 02/04/2016 07:17:46 - (Dru) - Cioè l'opera è un mezzo o è un fine?

Essere o non essere, questo è il problema..

ID65358 - 02/04/2016 07:29:37 - (Dru) -

Se è un fine è una pregevolissima opera, ma se è un mezzo... Che attraverso opere di questa fatta il potere politico non viene più minimamente influenzato, e quindi che le masse non vengono più minimamente influenzate, è ancora dal rinascimento... Sono passati 500 anni di progresso appunto... Sembra appunto che si voglia minimizzare quanto l'opera di potere compie in terra, proiettando il conflitto al di là, nel cielo e nelle sue opere. Non vorrei che passasse il messaggio e si riducesse tutto ciò che qui sul suolo non si è fatto per il lago in un "bel leone di latta"... PROGRESSO

ID65359 - 02/04/2016 07:37:12 - (Dru) - A bbbeeee

Se è tutto qui il potere che abbiamo espresso sull'argomento lago, signori... Siamo in una barca di latta...

ID65360 - 02/04/2016 07:38:44 - (Dru) -

Anzi, di più, in un leone di latta.

ID65361 - 02/04/2016 07:50:24 - (Beppe60) -

Sì Denis 66, mi infastidisce molto che in una piazza possa stare una frase che invita alla non tolleranza e ad altre divisioni. Mi infastidisce che il leone sia il simbolo di pochi che tentano di mascherare come ambientalismo il loro piccolo e mediocre interesse personale. E trovo strano che anche lei non sia infastidita... Del resto la massa ha sempre avuto bisogno di potenti da venerare

ID65362 - 02/04/2016 08:31:13 - (Magnifico) - Il simbolo

Ma il leone è simbolo di cosa? Di un privato che crede di essere superiore ai suoi simili? Di essere superiore alla legge? Ma da quando Idro è una repubblica a sé in cui le norme sono dettate da un fantomatico assemblatore di lattine? Se tutti facessero come quel tale assemblatore cosa accadrebbe al vivere sociale? Il leone è simbolo del sopruso del suo proprietario nei confronti della comunità. È il simbolo del l'arroganza di chi crede di avere la verità in tasca e la vuole dispensare ai poveri ignoranti che lo circondano. È un'offesa alla libertà degli altri, è il simbolo dell'ignoranza della legge e delle norme di convivenza. È l'ennesima prova di cosa pensano alcuni che credono di potersi permettere tutto senza alcuna conseguenza.

ID65364 - 02/04/2016 10:10:49 - (Beppe60) -

Che baggianata dichiararsi il sindaco di tutti! Nabaffa, Lei ha tra i suoi elettori chi non vuole una sindaco di tutti! E finché lei sceglie di farsi loro portavoce, lei non sarà mai sindaco di tutti!

ID65365 - 02/04/2016 10:55:04 - (Dru) - Caro buon Magnifico

le tue parole sono come e tali e quali il leone di latta.... (ci rifletterei), come d'altronde, su ogni scaglia di quel buon manufatto, la luce fa...

ID65369 - 02/04/2016 15:13:19 - (Dolcestilnovo) -

Qualcuno di voi ricordera' il leone di Cleopatra nel fumetto di Asterix: il leone di Cleopatra ha una voce da tenor/canta meglio di Sinatra/se non ha il raffreddor. Ecco, la bestiola di Cleopatra, tranquilla e ben pasciuta, tiene compagnia alla regina (proprio quella col famoso naso, quello che se avesse avuto una forma diversa avrebbe cambiato i destini del mondo secondo Pascal) nel suo quotidiano bagno in piscina. Solo che si tratta di un leone alquanto maldestro e ben lungi dall'idea che ognun di noi ha del re della foresta. Scivola sul sapone e piomba in piscina. Ci auguriamo che il capolavoro rovattiano (a parte il latino di Google translator) non faccia la stessa fine, anche se sappiamo tutti che appoggiare le fortune di Idro e delle sue genti ad un simulacro e' alquanto triste. PS qualcuno ha controllato che nelle sue fauci non vi sia un ricorso? Se cosi' fosse in un giorno non lontano potremo vedere il nostro Sindaco cavalcare la belva e, brandendo una spada,

ID65370 - 02/04/2016 15:14:41 - (Dolcestilnovo) -

affrontare impavido le ruspe al grido di "Marcus Evangelista hoc vult".

ID65372 - 02/04/2016 15:24:37 - (Dolcestilnovo) -

Certo il capolavoro sarebbe stato completo se il latino avesse avuto la melanconica melodia dell'esametro dattilico virgiliano "Tityre tu patulae recubans sub tegmine fagi", la potenza oratoria ciceroniana del "Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?", la religiosa celebrazione lucreziana dell'Inno a Venere "Aeneadum genetrix, hominum divomque voluptas,alma Venus...". Tagliare e assemblare lattine con tale maestria e stuprare il latino e', direbbe Dru, una contraddizione.

ID65383 - 02/04/2016 18:58:56 - (brogio) -

Accidenti. Ma qui si critica tutto e si magnifica l'indifendibile. Io faccio ancora i complimenti al Dott. Rovatti, un vero e proprio artista. Certo la frase riportata nella pergamena è ironica e di parte. Si potrebbe sostituirla con "Duis nulla est illuminatus documentum".O meglio ancora "vastum charta mea ad absterget asinum".

ID65390 - 02/04/2016 21:41:09 - (Baldo degli ubaldi) - X brogio

Vede sig brogio dopo anni passati a subire le battute e le angherie dei cosiddetti salvatori del lago è normale che alla prima occasione tutta la m..... accumulata viene restituita

ID65391 - 02/04/2016 22:12:33 - (Dru) - Ma qui si critica tutto

Questo non è vero, difeso il senso estetico dell'opera, come d'altronde fa lei, è infatti incomprensibile il lato della magnificazione dell'indifendibile, a cui si aggrappano le sue parole. Potremmo dire anche così: ho capito dove volete parare voi con le critiche al leone, volete difendere la regione e le sue opere. Ecco che questa deduzione nasce dallo stesso motivo che tiene unita la bell'opera al suo vero significato, e senso, nel contesto in cui si trova ora. Anche l'opera è stata fatta contro qualcosa e contro qualcuno, come, cioè tale e quale, il "Magnifica l'indifendibile" presuppone. Presuppone che le opere della regione sono indifendibili. E perché? Chi lo dice? Il leone di latta per caso? Andrò Allora al suo ventre per vedere cosa mi dicono le sue viscere...

ID65392 - 02/04/2016 22:17:26 - (Dru) - Adesso

Che un comune si rifugi dietro il bell'estetico per offendere il Comune, cioè, che la comunità, nei suoi rappresentanti, trovi un modo di esprimere la propria violenza contro l'autorità costituita, cioè le opere della regione rese indispensabili per legge, adoperando come scudo un bel leone fatto di latta, la dice lunga sulle armi spuntate che oggi il paese si trova a dover armeggiare contro il presunto quanto "Comune" nemico...

ID65393 - 02/04/2016 22:30:06 - (Dru) - Io penso

che il leone di latta sia il modo, nemmeno troppo nascosto, di nascondere la propria impotenza di fronte agli eventi che si avrebbe voluti in altro modo. È una sconfitta cocente riflessa in ogni latta argentea, che con il loro riluciare tenta l'impossibile rovesciamento. Forse la luce troppo forte per occhi che non sanno vedere, potrà tener unita una incosciente comunità, forse, ma questo fatto non cambia il fatto, ben più forte, che la regione entra sul nostro suolo vincente a cause e per conto di chi ha illuso e si è illuso di fermarla con leoni e magiche interpretazioni del Diritto.

ID65394 - 02/04/2016 22:51:00 - (Dru) - Sono stato abbastanza chiaro

O chiarissimo?

ID65401 - 03/04/2016 15:30:04 - (Beppe60) -

Sig. Brogio , gli uni criticano, gli altri calunniano , minacciano, aggrediscono per tutelare il controllo che pretendono sul paese, spacciandolo per bene di tutti. E intanto difendono con i denti e gli artigli i loro piccoli interessi bloccando il paese che non può beneficiare dei loro privilegi. Loro non vogliono l'ingresso? Nessuno allora può averlo. Il paese va bene così, bloccato e fermo perché loro hanno deciso così per tutti. Va bene coi pochi tristi turisti che osano vincere l'odore dell'acqua di un lago ridotto ad uno stagno fermo come il paese che desiderano. Quanto terrore di perdere quel che hanno accumulato. Si rilegga La Roba di Verga. Le darà l'idea di come vedo questa povera gente

ID65402 - 03/04/2016 17:49:48 - (gevvscom) - ruggito

ma come lo depura il lago : con un potente ruggito?

ID65404 - 03/04/2016 21:57:41 - (Magnifico) - L'incompreso leoncino di latta

Voi abitanti di cotanto lacus, non capite ulla! Ma nun vedete il valor eccelso di codesta opera d'ingegno che erta fu per combatter con viril presenza ciò che l'umana partigianeria non poté altrimenti. Volete voi forse metter il bavaglio al pover figliol che a malagiustizia grida? Noi non ci arrenderemo mai, dice il felino felix, a chi ci ruba l'acqua! L'acqua è nostra da quando l'Eridium fu posto in questa valle dell'Altissimo. Tutto il resto so' panzane. E guai a chi volesse bagnar le chiappe irriverenti nelle sacre ambrosie che bagnano le rive odorose dei nostri desiati loci. Rito voodoo è già pronto verso il cotal che azzardi il sottrarre i liquidi. Venezia, patria piena di virtù, proteggici tu. Nun fa ulla se sei scomparsa, proditoriamente, son dugent'anni, a noi importa solo che tu sia la nostra protezione. Non sapete dunque che vò significando con tal fatta: sono l'incompreso leoncino di latta.

ID65445 - 05/04/2016 09:40:27 - (blb) - bella la statua

mi chiedo pero' chi sia il leone per la portata ti tali giudizi universali... e se sono passibili di tale giudizio anche i suoi consanguinei con cariche istituzionali e decisorie.... o quelli fanno sempre bene? o godono forse dell'immunita' di giudizio ? Comunque all'anatema del leone rispondo alla Troisi : " mo' me lo segno ".....

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22/08/2012 07:00

Protesta in piazza Nel corso dell'assemblea che ha avuto luogo luned sera a Idro, stata decisa una manifestazione di protesta che avr luogo a Idro domenica prossima.

16/09/2020 07:27

Un leone dagli occhi umani E' quello che si trova raggiungendo Alone, piccola frazione di Casto, che testimonia lo stretto legame con la Serenissima

06/10/2014 06:34

Quali controlli sull'Eridio? Sul Garda e sul Sebino abbonda la rete dei controlli. Il lago d’Idro è il più piccolo dei tre laghi bresciani e forse per questo è il meno fornito dal punto di vista della sicurezza




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Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatà valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design

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16/04/2024

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Per la giornata del 25 aprile torna l'iniziativa proposta da Cogess presso la Fattoria La Mirtilla di Idro

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