18 Luglio 2022, 08.00
Gavardo Valsabbia Muscoline Garda
No depuratore

Condotte sublacuali: non più bombe ecologiche, ma da monitorare

di Cesare Fumana

Ispezioni di Acque Bresciane, Comaglio: «Uno spauracchio lanciato nel 2018 per spingere alla nomina del Commissario e per saltare le procedure di Vas»


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Venerdì scorso si è svolta in Broletto la presentazione dei risultati della video ispezione alle condotte sublacuali eseguita su incarico di Acque Bresciane. All’incontro, su invito del Consigliere Provinciale Marco Apostoli, sono stati invitati, oltre ad alcuni consigliere provinciali, anche i sindaci di Gavardo Davide Comaglio e di Muscoline Giovanni Benedetti, delegato dal sindaco di Montichari, Marco Togni, impegnato sul territorio

L’opera di monitoraggio messa in atto da Acque Bresciane ha permesso ai tecnici di acquisire dati che verranno poi analizzati e studiati dai dipartimenti dell’Università di Brescia per valutare lo stato delle acque del lago di Garda e la situazione ambientale e climatica dello stesso. Del resto, solo a partire dal 2013 è stata rilevata la proliferazione di batteri, probabilmente causata dall'aumento delle temperature, che hanno attaccato le condotte.

Il costante monitoraggio ha quindi permesso, anno dopo anno, di avere risultati e dati che descrivono in modo preciso lo stato di salute delle condotte sublacuali. Al termine dell’esposizione è stato possibile porre alcuni quesiti ai quali hanno risposto i tecnici e gli Amministratori presenti tra cui il presidente Del Barba.

«Anche alla luce delle risposte date – riferisce il sindaco Comaglio –, quelle che ormai dal 2018 erano definite non più condotte sublacuali, ma bombe ecologiche pronte ad esplodere e a creare un gravissimo problema all’ecosistema del lago di Garda sono state finalmente definite da Acque Bresciane un problema da monitorare, ma che non può rappresentare una bomba ecologica. La bomba ecologica, dunque, non è mai esistita per espressa e pubblica dichiarazione di Acque Bresciane».

«Ciò significa – rimarca Comaglio – che non è mai esistito il presupposto per la nomina del Commissario e per saltare le procedure di Vas.
Senza entrare in aspetti tecnici e nemmeno procedurali, per i quali sono ora adite le vie legali, ci sembra che sotto l’aspetto comunicativo e politico deliberativo, lo spauracchio della bomba ecologica sia stato artatamente utilizzato per:
- Esautorare un Consiglio Provinciale;
- Nominare un Commissario Prefettizio
- Dare il via al progetto.
Questi tre aspetti si basano esclusivamente sulla problematica legata allo stato di conservazione delle condotte sublacuali, che hanno portato il governo ad emanare un’apposita norma che in base all’urgenza e alla rapida esecuzione dovevano risolvere un problema inesistente».

«Finalmente inizia ad affiorare la verità – proseguono nella nota i sindaci –, ma tutto ciò ci preoccupa essenzialmente perché nessuno, in questo lungo periodo di tempo (4 anni), si è mai preoccupato della salute del fiume Chiese e del lago di Garda.
Troppe volte si è spostato il termine della discussione sulla pericolosità di queste condotte senza mai invece studiare ed affrontare il sistema ambientale del fiume Chiese che qualcuno ha ritenuto fosse il corpo recettore idoneo a ricevere l’acqua depurata».

«L’attuale siccità e le problematiche connesse alla mancanza di acqua sia del lago d’Idro che del fiume Chiese (da oggi il Naviglio Grande Bresciano e la roggia Lonata Promiscua entrambi derivati dal Chiese saranno senz’acqua) hanno fatto emergere chiaramente come questo non possa essere l’idoneo corpo recettore mentre il fiume Mincio si è sempre dimostrato, in questi primi quarant’anni, un regolatore idoneo alla diluizione delle acque depurate del depuratore di Peschiera».

«Ora che è emerso il vero stato delle condotte sublacuali – concludono i primi cittadini – speriamo che il Commissario, ATO e Acque Bresciane inizino a fare attente valutazioni che tengano in considerazione l’aspetto ambientale dal corpo recettore e che considerino l’utilizzo che se ne vuol fare dell’acqua depurata. Solo quando sarà data risposta a questi interrogativi potrà essere anche localizzato il nuovo depuratore».




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