13 Maggio 2023, 09.00
Gavardo Valsabbia Garda
Lettere

«Sgomenti e stupiti per le pretese gardesane»

di Redazione

In merito agli ultimi avvenimenti inerenti il progetto del mega collettore del Garda dicono la loro le associazioni ambientaliste che da sempre si battono contro questo progetto


Attraverso il presente comunicato riteniamo di fare alcune importanti considerazioni a seguito di quanto emerso nei giorni scorsi sulla stampa.

La vicenda assume quasi quotidianamente contorni e dettagli che lasciano sempre più SGOMENTI e STUPITI in merito a quelle che sono le PRETESE della parte gardesana della sponda bresciana e veronese e l’OPERATO della Commissario /Prefetto.

Leggiamo che mercoledì è stato redatto un documento unitario con tanto di protocollo nr.355/2023 da parte dei Sindaci aderenti alla Comunità del Garda e di ATS Garda Ambiente (anche se poi il Sindaco di Padenghe e quello di Soiano hanno affermato di non aver nemmeno visto il documento in questione “cosa alquanto singolare e scorretta†quindi ci si chiede in quanti dei “firmatari†veramente lo condividano). In questo documento viene ribadita e condivisa la NECESSITA’ URGENTE di procedere con il progetto del mega collettore del Garda, da loro chiamato “riqualificazioneâ€, giusto per sminuirne l’impatto sul territorio e sui cittadini, che prevede la localizzazione dei due depuratori previsti per la sponda bresciana a Gavardo/Montichiari, due comuni non gardesani.  Vengono anche richiamati in lettere cubitali e in latino, tutti gli interessati a  mantenere l’impegno preso ma, al tempo stesso, viene lanciato un accorato appello e un forte richiamo ALLA RESPONSABILITA’ affinché  tutte le forze politiche , i Parlamentari e i Consiglieri regionali delle tre regioni coinvolte (il trentino non fa parte del progetto ma se si tratta di elemosinare risorse, allora va bene) li affianchino per reperire le risorse necessarie per un progetto bresciano e veronese che, come scrivono nella lettera, è necessario “per il futuro di tutte le comunità gardesaneâ€. Probabilmente di quale sia il destino riservato dalle loro scelte alle comunità valsabbine e monteclarensi non sembra importi granché.

I veronesi hanno iniziato i lavori sapendo sin dall’ inizio, ancora in fase di progettazione, di non avere i fondi necessari per terminare l’opera, però hanno iniziato ugualmente, senza per altro sapere come e dove andare a recuperare il 75% dei fondi mancanti, non proprio bruscolini.
Chi ha la responsabilità di questa scelta?
Non si dovrebbe operare secondo il principio del  “buon padre di famiglia†?
Quale buon padre inizierebbe la costruzione della sua casa avendo solo un terzo dei fondi e cosa più grave NON SAPENDO DOVE ANDARE A RECUPERARLI?  


L’opera “non deve essere rallentata, né tantomeno essere messa in discussioneâ€, dicono, ci chiediamo cosa abbia causato la nomina di un Commissario Straordinario voluto esclusivamente dalle comunità gardesane se non proprio ottenere l’effetto non voluto, ovvero rallentare tutto l’iter già fissato con la scelta di Esenta di Lonato e rimettere tutto in discussione, perfino l’accordo siglato con il Ministero.
Insomma, chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.
Ribadiscono che condividono le scelte del Commissario Dott.sa Maria Rosaria Laganà, dimenticando forse, che la scelta fatta su Gavardo Montichiari fu fatta dal “loro†Commissario, il precedente Prefetto Visconti.

Appare assurdo che si continui con le stesse richieste quando quest’ opera IMPOSTA ha generato moltissime divisioni e contrarietà e serve SOLO i comuni gardesani, che PERO’, guarda caso, non vogliono contribuire minimamente alle spese di costruzione del nuovo mega collettore con la loro tassa di soggiorno, come invece previsto nella stessa convenzione che loro continuano a citare solo per dire che era già prevista la dismissione delle condotte sublacuali, se vale PACTA SUNT SERVANDA ovvero “i patti si rispettanoâ€, come scrivono loro, allora li si rispetti tutti e per tutto il contenuto degli stessi non solo per quello che fa comodo.

Facciamo anche presente che la soluzione di Esenta di Lonato garantiva la dismissione della sub lacuale ma non è stata voluta dalla Comunità del Garda e la soluzione Peschiera con condotte circum lacuali, che garantisce anch’essa la dismissione della sub lacuale è stata osteggiata dai veronesi.

Chi è quindi che ha continuato
a mettere tutto in discussione e a rallentare i progetti?
Forse gli stessi che dieci anni fa, non ieri, proposero Visano NON del Garda a 35 km dal lago.
Si insiste nel dire che non ci sono le condizioni per scaricare i reflui depurati a Lago quando sappiamo benissimo che la stessa Acque Bresciane afferma che non è vietato da nessuna legge, nessuna, e ci viene da sorridere notando che la lettera è sottoscritta (sempre se è vero) anche dal Sindaco di Riva del Garda i cui depuratori scaricano i reflui depurati dei loro impianti proprio nel lago, perché ai trentini viene permesso?
In virtù di quale deroga oppure loro “possono†perché sono del lago?

I Sindaci del Garda, tutti,
mettono nero su bianco quanto noi diciamo da sempre e di questo li ringraziamo. Infatti apprendiamo ora che le condotte sub lacuali non sono più una “bomba ecologica†ma sono state declassate a “pericolo potenzialeâ€. Grazie, ci sono voluti 7 anni, ma almeno adesso ci avete dato ragione, quindi adesso ci appoggerete quando chiederemo di togliere il Commissario dato che non c’è più l’urgenza?

Non sapendo più quale “urgenza†inventarsi, ma una gli serve sempre altrimenti cosa possono dire, hanno ripreso un nuovo grave problema inerente le condutture, quello della sismicità del lago!
La scoprono ora?
Si dimenticano che le condotte hanno retto senza alcun problema il terremoto del 2004 e sono certificate in sicurezza per terremoti ben più gravi, se vi fossero terremoti in grado di compromettere la sicurezza delle condutture in fondo al lago possiamo assicurarvi che sulla terra ferma avremmo ben altra distruzione di cui preoccuparci.

Ci suona strano comunque che chi sottolinea questo aspetto non si ponga minimamente il problema sismico dell’impianto di pompaggio previsto presso il Duomo di Salò, dei due nuovi depuratori da costruire in zona sismica e della fragilità della gardesana che ogni tre per due è ferma per qualche frana o smottamento

L’appello alla responsabilità lo rispediamo al mittente perché la responsabilità della situazione venutasi a creare ora è certamente da attribuire a chi da dieci anni cerca di imporre il mega depuratore fuori dal contesto gardesano e a chi ha IMPOSTO il Commissariamento de facto della Provincia di Brescia, oltre a chi continua ostinatamente a portare avanti quest’ opera a stralci e senza risorse, con il rischio di non vederla mai realizzata, sprecando i soldi di tutti!

Ci permettiamo di accennare anche quanto concerne le azioni portate avanti dal Commissario /Prefetto, in quanto rimangono aperte le molte perplessità, già espresse, dal semplice fatto che non ci abbia mai voluto ricevere per rispondere alle nostre domande, ma rimaniamo sconcertati dalla continua pressione su Acque Bresciane senza CDA e soprattutto alla luce delle affermazioni dei Sindaci del Chiese di ieri sugli errori procedurali commessi.

In ultimo, ci permettiamo anche noi una citazione in latino per gli amministratori gardesani che riassume in pieno tutto il nostro impegno, “veritas filia temporis†ovvero “la verità è figlia del tempoâ€.

Ing. Filippo Grumi, Comitato Gaia Gavardo  
Ing. Stefano Guarisco, Comitato Visano Respira
Roberta Caldera, Comitato La Roccia



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