Solidarietà per il fiume Chiese

Non sappiamo se la vicenda del "Depuratore del Garda AL Km Zero (!)" (che si vorrebbe costruito al Km Zero di ogni comune gardesano interessato, cioè in nessun luogo), possa avere eguali in altre parti del mondo civilizzato. Certo è che non c'è limite alla creatività di amministratori e governanti a vario titolo, quando per risolvere un problema lo si scarica addosso a qualcun altro, incuranti di alcun senso di razionalità, di protezione dell'ambiente, di risparmio di risorse economiche, di rispetto civico e civile.

Nello specifico: le deiezioni dei paesi del Garda sarebbero scaricate sulle spalle della Valle Sabbia e della Bassa Bresciana, Gavardo e Montichiari per intenderci, nel Fiume Chiese che entrambi li lambisce e nei comuni a valle, giù fino ad un altro fiume, prima nell'Oglio e poi nel Po che infine tutto raccatta.

Ebbene, come è stato ribadito dai comuni dell'asta del Chiese, dai comitati ed ora anche da privati cittadini indignati ed esasperati, BISOGNA OPPORSI, IL DEPURATORE NON VA FATTO!

La battaglia amministrativa, e forse anche legale se necessaria, di Gavardo e Montichiari in primis, dovrebbe innanzitutto essere sostenuta non solo dai comuni del Chiese a valle, ma da tutti i comuni del suo corso, anche da quelli a monte, a cominciare dal Comune di Val Daone fino a Villanuova, perché il fiume è un corpo unitario, una presenza naturalistica, antropica, storica, che va difesa nella sua globalità. Il fiume è di tutti, delle genti della Valle del Chiese, del Lago d'Idro, della Valle Sabbia, della Bassa Bresciana e Mantovana, e di tutti coloro che lo vogliono tutelare come bene comune.

Chiediamo a Tutti i Sindaci del corso del Chiese di esprimere la loro solidarietà a Gavardo e Montichiari e di attivarsi per sostenere unitariamente la loro battaglia contro la costruzione del cosiddetto Depuratore del Garda nel territorio del vicino.

Marisa Viviani e Luciano Saia

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche