12 Maggio 2023, 09.15
Gavardo
Blog - Maestro John

Ciao, principessa Chiara

di John Comini

Si sono svolti giovedì pomeriggio a Gavardo i funerali di Chiara Danieli, prematuramente scomparsa a 21 anni


Dedicato a Chiara Danieli, 21 anni.

Ciao Chiara. Guardo le tue fotografie: sei davvero una bellissima ragazza, si capisce subito che sei un tipo allegro, solare. Ho letto che hai preso il diploma al Lunardi, che ti sei iscritta all’università di Verona. Ho letto che sei stata campionessa di karate, che per la società sportiva Aishin Dojo hai ottenuto medaglie su medaglie, fino alla medaglia d’oro ai campionati europei juniores di kata a squadre e un bronzo mondiale insieme alle compagne di squadra e tue amiche Giorgia Longhena e Valentina Podavini.

Laura Nicolini, tua amica e mia ex alunna, ti manda questo messaggio: “Cara Chiara, in questi mesi tutti ti abbiamo avuto nei nostri pensieri, con una scintilla di speranza di poter rivedere il tuo splendido sorriso, ridendo ancora alle tue mille battute e poterti riabbracciare come sempre abbiamo fatto nei cinque anni passati insieme. Te ne sei andata troppo presto, nonostante i grandi sogni e i mille traguardi che ancora dovevi raggiungere. Sappi che nessuna di noi mai ti dimenticherà, anzi rimarrai sempre nei nostri cuori. Ricordati che questo non è un addio, ma solo un arrivederci. Veglia sempre su di noi. Le tue Elisa, Laura e Martina.”

Cara Chiara, ogni parola mi sembra lontana, perduta nella pioggia. Tutti sappiamo che siamo qui a questo mondo come su barche fatte di gusci di noce, e ci sono onde altissime nel mare dell’esistenza. Ma c’è una cosa che ci fa continuare a vivere: l’amore. Solo l’amore va oltre la morte.  Perché oltre le nuvole, oltre la notte, anche nella disperazione più cupa, c’è Qualcuno che non ci abbandona. Mai. Perché il cielo non finisce, mai.
Cara Chiara, hai visto quanta gente ti ha salutato in chiesa? Tutti volevano stringersi accanto a tua mamma Nadia, a tuo papà Mauro, a tuo fratello Simone, ai tuoi nonni ed ai tuoi familiari. Perché tutti, anche chi non ti ha mai conosciuta, in questi giorni ti ha amata come una figlia, una sorella, una nipote.
La tua bara bianca coperta di bellissime rose.
Le suore del Santuario di Paitone, vestite d’azzurro.

La chiesa strapiena, che ho dovuto starmene schiacciato in un angolo (e forse è meglio perché così potevo piangere senza timore).
I molti sacerdoti che hanno celebrato la Messa. Don Giacomo nell’omelia ti ha ricordata quand’eri bambina e ragazza, e rivolgendosi ai tuoi genitori ha citato Manzoni nei “Promessi Sposi”: Dio “non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e maggiore”.
La preghiera dei fedeli, con alcuni brani scritti dagli zii e dai cugini: “Nella grande sofferenza per la nostra amata Chiara, chiediamo al Signore di aiutarci ad accogliere i Suoi progetti, anche quando sono umanamente incomprensibili, con la certezza che ogni cosa in Lui ha un significato, preghiamo…

Per la famiglia di Chiara, alla quale ogni parola potrebbe sembrare superficiale ed incolmabile, affinché il ricordo della sua straordinaria forza nel lottare fino all’ultima goccia per riprendersi la vita, possa essere di aiuto e di conforto per affrontare il domani, preghiamo…
Per la nostra sorella, cugina, nipote, amica Chiara, perché il suo sorriso, la sua solarità, la sua allegria asciughi le nostre lacrime con la speranza che un giorno la ritroveremo e ci aiuti a cantare la sua resurrezione, non con le parole ma con la nostra vita, preghiamo…
Nel ricordo di Chiara, che non è vero che non ce l’ha fatta, lei c’è e ci sarà sempre perché vivrà nel cuore di tutti noi e il pensiero che si cambia solo il posto nel mondo, ma che il cuore riconosce sempre dove abitare ci aiuti e ci sostenga nell’accompagnarla nel suo ultimo viaggio, preghiamo…
Per Chiara che oggi affidiamo al Signore perché accolga la sua anima buona, perché ora sei sole, aria, vento, vestita di parole, danzi tra le nostre lacrime e volerai sempre più in alto dove finisce il cielo e dove Dio ti ha preparato un posto speciale tra le Sue braccia, preghiamo…”
Cara Chiara, hai ascoltato quel meraviglioso “Magnificat”, cantato da Ambra Bellini di Salò con la musica del grande organista Valentino Bontempi? E le struggenti melodie del violinista maestro Cesare Maffei?

Hai sentito i messaggi, letti a fatica per la commozione, che ti hanno rivolto amiche e amici del Karatè?

“Cara Chiara, la tua capacità di prendere alla sprovvista le tue avversarie era nota a tutti; aspettavi quella frazione di secondo in cui abbassavano la guardia per metterle al tappeto: oggi è un po’ come se avessi fatto la stessa cosa, ma con centinaia di persone tutte insieme. Ci consola l’idea che tu d’ora in avanti possa essere felice quanto noi lo siamo stati al tuo primo risveglio, che tu ora possa non soffrire e goderti il meritato riposo dopo sei mesi di battaglie e di agonie.

Anche nel letto di un ospedale ti sei dimostrata la guerriera che tutti conosciamo. Sei stata per noi fedele compagna, amica e sorella. Per 10 anni abbiamo condiviso i momenti più belli della nostra vita, abbiamo toccato con mano valori forti, come il rispetto, la fratellanza, la determinazione e il sostegno reciproco.

Il tuo sudore è stato il nostro sudore e il nostro è stato un po’ anche il tuo, perché, ammettiamolo, a volte guardare qualcuno gareggiare fa sudare più che competere nella propria categoria.
È stato un bellissimo privilegio averti conosciuto e aver camminato un po’ con te. Grazie di averci scelto. Grazie per il prestigio indelebile che hai portato alla nostra scuola. Grazie per la tua amicizia e per il bene che ci hai voluto.

Oggi ci lasci con un’infinità di ricordi bellissimi, di momenti di vita indimenticabili, che fortunatamente nessuno ci potrà mai portare via.
Ti amiamo per come sin da piccina entrasti in palestra con un’energia travolgente e contagiosa.
Ti amiamo per i sorrisi e gli abbracci dopo ogni gara.
Ti amiamo non per le tue vittorie, tante, alcune pregiatissime, altre sorprendenti, ma per come queste vittorie le hai guadagnate, allenandoti duramente con costanza e dando sempre il massimo.”

Quanti applausi, quante lacrime… E ancora:
“Ti amiamo per le risate sul pullman verso mete dove tu portavi in alto i colori dell’Italia. Ti amiamo perché oggi, a dimostrazione della tua bellezza, perfino le tue avversarie, divenute a loro volta amiche, sono venute a renderti omaggio. Ti amiamo e ci sentiamo amati da te e dalla tua famiglia. Certo che Mauro e Nadia con te e tuo fratello hanno fatto un gran bel lavoro. Ti promettiamo che a papà Mauro e mamma Nadia ci penseremo noi. Loro che nei palazzetti tifavano per tutti i ragazzi come se sul tatami ci fossi stata tu. Non li lasceremo soli, li sosterremo cercando di essere la forza di cui avranno bisogno nei momenti di sconforto; non si libereranno di noi tanto facilmente! Anche se sono tante le cose che non possiamo più dirti, che ci manchi, che le avversarie puoi colpirle anche senza metterle sempre al tappeto, e che ti amiamo, lo faremo domani e ogni giorno dopo domani, portandoti nel cuore per sempre. Sul tetto del mondo ci siamo arrivati, ora si tratta solo di volare un po’ più in alto…vola campionessa vola.”

E le parole straordinarie di tua mamma …come si faceva a non piangere?
“Chiara, amore caro…amore caro, amore caro… Ti ho sempre salutata così da quando il 31 ottobre 2022 sei stata ricoverata all’ospedale Civile di Brescia… mentre a casa ti avevo sempre chiamata tesoro. In 187 giorni tanta speranza, tante incertezze, trepidazioni, paure, insicurezze. Poi l’11 aprile improvvisamente e ormai inaspettatamente hai aperto gli occhi. Finalmente un po’ più sveglia, ci hai riconosciuti, lucida, in contatto. Si è riaccesa la speranza, più forte che mai! Durata solo pochi giorni… poi tutto è crollato e… ora sei nei ricordi, nel cuore, nel vento, quel vento di primavera che sapevi portare ogni giorno: gioiosa, sorridente, disponibile, carica di entusiasmo e di nuove idee e progetti.
Mi mancheranno i nostri scambi di idee anche quando spalleggiavi papà, gli scherzi, le tue risate, il tuo meraviglioso sorriso. Tutto ci mancherà di te, amore caro!!!
Purtroppo i tuoi progetti di vita: l’Università a Verona, Leo il tuo cucciolo, riprendere karatè, il lavoro (forse all’estero) sono sfumati! Ma a 20 anni chi non progetta!?
Il tuo brio: 10 cose da fare, 5 in programma.
Ora sei libera! Libera da questa breve, ma intensa malattia.
Da questa esperienza traggo il coraggio, la forza di resistere, la pazienza di aspettare, di non arrendersi e ricominciare!
Esprimo un pensiero di gratitudine a tutte le persone che ci sono state vicine con il pensiero e con la preghiera: alle suore del Santuario di Paitone, ai sacerdoti e ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari che amorevolmente ti hanno curata e coccolata, sostituendosi a me, a noi, quando non eravamo presenti.
Medici che navigando al buio nella tempesta, hanno sempre provato e riprovato tutte le strade possibili per ridarti una vita, continuando ad incoraggiarci (soprattutto me come mamma, con i miei timori e le mie paure!)
Noi aggrappati alla fede e alla speranza, insieme a tuo fratello, sempre presente con Jessica ad incoraggiarti, chiedevamo solo che tu non dovessi essere costretta a soffrire!
Durante questo periodo ti sei aggrappata alla vita, lottando come una leonessa con tutte le tue forze! La tua grande tenacia è emersa anche nella battaglia più grande ed impegnativa che sei stata costretta ad affrontare.
Tesoro caro, amore caro! ora veglia su di noi!
La tua mamma”

E poi, al cimitero, dopo la preghiera, quella struggente canzone di Ultimo “Ti dedico il silenzio”…
“…io che basta pensarti e già mi manca il respiro
è da tempo che lo cerco questo tempo che mi manca
è da tempo che sai penso che anche il tempo non mi basta”

Cara Chiara, hai visto quei palloncini bianchi che volavano? Immagino avrai sorriso…Alla fine nessuno si muoveva, c’era un silenzio irreale. Sembrava che nessuno volesse lasciarti. E poi ad un tratto, nel cielo grigio, è apparso un bellissimo azzurro, e io ho pensato che fosse il tuo modo meraviglioso di salutarci.

Ciao, principessa
maestro John

Grazie di cuore a Roberta che mi ha fatto da tramite per foto e messaggi, un abbraccio grande grande ai familiari




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