I sentieri ritrovati del Nasego

In escursione per festeggiare i sentieri ritrovati.
Così nei giorni fra Valtrompia e Valsabbia, fra Lodrino e Casto, col monte Nasego e l’omonimo rifugio ad accomunare i due territori.

E Nasego è anche il nome del consorzio forestale che, braccio operativo dei due Comuni e delle rispettive Comunità montane, grazie anche al coinvolgimento di alcune aziende forestali, si sta occupando di gestire questa estrema propaggine del Savallese.

«In questo caso si è trattato di utilizzare i 43 mila euro ottenuti dalla partecipazione ad un bando regionale, espressamente dedicato ai consorzi forestali, per sistemare 5,6 chilometri di sentieri fra il Nasego e la Valle Duppo» precisa il presidente dell’ente, Fausto Pintossi.

Ad essere preso in considerazione, in particolare, è stata l’antica via che dalla Pineta di Lodrino percorre a mezza costa il Nasego fino a quella che ormai è conosciuta come località “Tettoia”, ultimo punto raggiungibile anche in auto saldo dall’abitato di Comero di Casto.

Un tracciato allargato fino al “metro e venti” che lo porta a rivestire anche il ruolo fondamentale di linea tagliafuoco, barriera contro i frequenti incendi.
Dalla Tettoia partono i sentieri che si inerpicano fino a raggiungere il rifugio Nasego, anche questi sistemati e migliorati, per permetterne un migliore utilizzo anche in occasione della competizione internazionale di corsa in montagna che quest’anno è attesa nel primo fine settimana di settembre.

L’escursione ha registrato la presenza fra gli altri dei presidenti delle due Comunità montane Flocchini e Otelli, dei sindaci di Casto e di Lodrino Diego Prandini e Bruno Bettinsoli.

C’erano anche l’ex sindaco di Casto Francesco Franzoni, fra gli ispiratori e fondatori del Consorzio Nasego, numerosi rappresentanti delle associazioni sempre coinvolte nelle varie iniziative ed il presidente Fausto Pintossi.
Quest’ultimo ha poi chiuso una breve cerimonia davanti al rifugio Nasego, valsa quale inaugurazione ufficiale dei percorsi ritrovati.