12 Marzo 2023, 07.00
Blog - Maestro John

Ponti, libri e calcinculo

di John Comini

Ponti che uniscono, libri che creano storie e legami, fiera con bancarelle e libri. Poi eventi, 4 compleanni e 2 addii


Quand’ero bambino ed abitavo nel “grattacielo”, attraversavo il ponte sul Naviglio e sul Chiese (ah, il Chiese!): davanti alle Acli mi dissetavo alla fontana con l’obelisco dedicato a Garibaldi. Mia suocera Virginia mi disse poi che chi beveva l’acqua “di Garibaldi” non si allontanava più da Gavardo. Io da bambino l’ho bevuta a ettolitri…ecco perché non mi separo da mia moglie!

Gli storici sostengono che il vecchio ponte fu opera del Vescovo Berardo Maggi: si racconta fosse un ponte di pietra bellissimo, ma era costruito su due arcate che per la loro angustia, data la mole dei piloni su cui appoggiavano, costituivano un grave ostacolo al defluire dell’acqua, causa di gravi inondazioni.

Come quella del 1689, che “diroccò parte delle muraglie del Cimitero (che allora era sul Sagrato), portò via la terra vicino ai morti e non lasciò immune neanche la Chiesa dove Sacerdoti e persone ricoverate con le lacrime agli occhi imploravano pietà dal Signore esposto sulla portella del Tabernacolo, mentre vedevano l’acqua entrar dentro a gran fiumana…”.

Invano vari progetti furono fatti per costruire un nuovo ponte: si pensò di farlo nel 1838 per l’arrivo in Lombardia dell’Imperatore Ferdinando I Asburgo, che doveva recarsi a Milano per ricevere la corona dei Longobardi. Ma l’Imperatore non passò.  Il Governo Imperiale austriaco aveva deciso di far eseguire l’opera, ma vide rovinato il ponte dai suoi soldati, che nel giugno 1859 lo tagliarono per assicurarsi la ritirata verso la Rocca d’Anfo. Fatica inutile! Il ponte fu ripristinato dai gavardesi e, senza indugio, lo passarono i Cacciatori degli Alpi ai quali la Rocca d’Anfo si dovette arrendere. Fu il Governo Italiano ad assumere l’iniziativa per la costruzione del ponte.

Dopo varie lungaggini burocratiche (strano!) l’impresario gavardese Domenico Dallavia diede inizio ai lavori seguendo il progetto dell’Ing. Tito Brusa: l’opera si concluse il 2 giugno 1862. Il bombardamento di Gavardo nel 1945 aveva come bersaglio il ponte, che risultò illeso, ma molte case furono distrutte e 52 persone perirono. Prima della “superstrada” 45 bis, il traffico pesante era divenuto insostenibile.

Quando fu sindaco Gian Paolo Mora furono effettuati i lavori di rifacimento del ponte storico, su progetto del Tecnico Comunale, geometra Armando Tartari in collaborazione con l’Ing. Maurizio Pasini di Bedizzole. Si fece una nuova struttura portante in cemento armato con le imposte del ponte ancorate con cavi d’acciaio alla roccia sul fondo ai bordi del Chiese e del canale Naviglio, mantenendo le arcate sottostanti del ponte romanico ma non più gravate dal carico stradale. Si consolidò la struttura mediante getti di calcestruzzo e infissi di ferro.

Si costruirono due nuovi marciapiedi pedonali laterali, eliminando le barriere architettoniche. Incredibile la vicenda della costruzione di un ponte Bailey per creare una viabilità alternativa: furono coinvolti amici di Generali e Capitani Alpini, le penne nere di Gavardo (che fornivano il pranzo  alla Compagnia del Genio in Monticello) e di Sopraponte (che preparavano la cena).

I militari erano ospitati al Palazzetto dello Sport, dove fu allestita una grande camerata con brande. Per loro la prima sera fu organizzato dal capogruppo degli Alpini Gregorio Savoldi un grande spiedo con polenta e abbondanti libagioni nella baita in Monte Magno, suscitando la preoccupazione del Capitano Capuozzo per la giornata successiva di lavoro che attendeva la Compagnia. Ma il mitico don Antonio Andreassi esclamò: “Signor Capitano, ghé mia da preocupas, jè pötei zuegn che i fa prest a recuperà!” Venne poi installata una ringhiera di ghisa in stile liberty, fusa gratuitamente con la collaborazione del personale dipendente presso le fonderie Mora, su modello dello scultore Aime, che visionò fotografie d’epoca.

I corrimano vennero predisposti, anche in questo caso gratuitamente, dalla ditta Metalcarp di Cherubini e Veneziani. I percorsi pedonali vennero pavimentati con porfido. I preesistenti otto blocchi di marmo divennero basamenti per i lampioni in stile liberty. I nuovi ponti vennero inaugurati all’apertura della XXXI edizione della Fiera di Gavardo il 30 aprile 1988, con la benedizione del Parroco don Francesco Zilioli e con il taglio del nastro del Ministro Prandini.

Quanti ponti per unire strade, luoghi e persone! Come il ponte di Bolina sul Naviglio. O il ponte Arche, dove le acque del Naviglio, superato lo sfioratore dell’Isolo, seguono il lungo fabbricato che ospitò il setificio Sormani. E poi il vecchio, bellissimo ponte in pietra di Quanello che congiunge la cascina con la Gavardina. Questi ponti si possono ammirare anche grazie all’Avis, durante la “camminata dei ponti”.

Si cammina anche su: ponticella di ferro che conduce a Bostone, ponte dei Marinai, ponte del Rio Rossino, ponte Guido Franchi, ponticello P.zza Donatori di Sangue, il ponte di pietra di Vicolo Beveraggio che porta all’Isolo. A Villanuova ecco il ponte in ferro per Valverde e Prandaglio, realizzato nel 1954: un luttuoso incidente funestò l’opera, il giovane Paolo Gennari rimase vittima del lavoro. Ci sono molti altri ponti, come il bel Ponte Pier, di epoca romana, e quello di Calvagese (accanto alla Ferriera di Prevalle), la cui storia ha raccontato l’amico Paolo Catterina con l’associazione “I Giorni”.

Per anni ci furono terribili piene del Chiese, come quella del 4 novembre 1966 (ricordo la cantina allagata, l’acqua nel negozio di scarpe, i gabinetti pubblici sotto il ponte coperti dal fiume di acqua e fango), del 3 ottobre 1976, del 7 giugno 1990 che distrusse il ponte in pietra sul torrente Vrenda a Sopraponte, del novembre 2010 e
l’apocalisse del 2018. Tra poco, con la siccità, cammineremo sul letto dei fiumi!

Parliamo di libri.
Ho apprezzato molto “Pagine per sognare” che Sara Panella ha scritto su Vallesabbianews per l’Eco del Perlasca. Cito alcune frasi: “La lettura serve per imparare, ti aiuta a sviluppare le capacità di scrittura e dà risposte a molte domande…Io mi immergo talmente tanto nella lettura che provo le stesse emozioni dei personaggi e anche dopo tanto tempo riesco a ricordarmi le loro vicende. Come dice Umberto Eco, anche io sono convinta che “Leggere è per vivere di più”: perché la lettura ci fa vivere mille vite diverse. Io adoro i libri e sono sicura che continuerò a leggerne per tutta la vita…” Grazie Sara, hai toccato le corde del cuore!

Ho avuto la fortuna di leggere i libri di tanti scrittori del nostro territorio: sono così numerosi che per citarli tutti ci vorrebbe un libro intero (e certamente ne dimentico tanti, e chiedo scusa). Comincio con il sempre giovane Antonio Abastanotti, il figlio Maurizio, il fratello Gabriele, la nuora Beatrice Meloni e la bella nipote Chiara.
Poi Aldo Amici, l’Associazione culturale prevallese “I giorni”, Antonella Pialorsi, Umberto Averoldi, Sergio Bertoloni, Eugenio Bertuetti (a lui è intitolata la biblioteca comunale), Giuseppe Biati, Alfredo Bonomi, Giovanni Battista Bruni Conter, la cara Gabriella Cantoni Bravi, Paolo Catterina, l’alpino Isidoro Codenotti (Doro), don Vincenzo Cosi (1755 – 1832), Francesco Dusi padre dell’indimenticato Sandrino, Mario Ebranati di Salò, il grande Flavio Emer, l’amica Giovanna Gamba, Ezio Gamberini, Michele Beltrami, gli indimenticabili Cesare Goffi e Pino Greco, l’amico Luca Lombardi, il dottor Marco Marzollo, Attilio Mazza, Pino  Mongiello, Alessandro Mora, il caro amico Renzo Mosca, Emilia Nicoli, Anselmo Palini, Maria Paola Pasini, Sonia Piccoli, Gianni  Poletti, Delio Pomelli, Mario Remi, Caterina Rossi Tonni, il mio mitico Direttore Omero Sala, il maestro Piero Simoni, Simonetta Tebaldini, Massimo Tedeschi, Ugo Vaglia, il pittore Silvio Venturelli, Franca Vitali Capello, Elisa Zane Franzosi. E l’ormai celeberrimo amico Enrico Giustacchini, che sta riscuotendo un successo nazionale con la saga del giudice Albertano. I suoi libri (come i best seller dell’amico Mauro e di altri autori) sono editi da Marcello Zane, che da circa 25 anni con ‘Liberedizioni’ pubblica libri di saggistica, narrativa e poesia. Lui stesso è autore e storico, quando gli chiedo cosa stia scrivendo mi nomina almeno tre titoli diversi!

Marcello è affiancato dalla vivace moglie Rosalba Albano, che mi ha dato una bella notizia: la prossima Festa di Maggio, oltre alle bancarelle, al tirapicio, allo zucchero filato ed alle giostre (coi brividi del calcinculo), oltre agli spazi dedicati alle nostre belle associazioni, avrà una novità di grande rilievo. Da sabato 29 aprile a lunedì I° maggio ci sarà “Un ponte di libri”, Fiera dell’editoria indipendente organizzata in collaborazione con Liberedizioni.

Nel Palafiera ci sarà uno spazio espositivo e di vendita dedicato a piccoli editori, fino a 20 case editrici indipendenti prevalentemente lombarde, arricchito da incontri con autori anche bresciani e di indiscussa fama internazionale, come il politologo Gianfranco Pasquino (socio dell’Accademia dei Lincei) e lo scrittore e raccontastorie Stefano Massini (primo autore teatrale italiano ad aver vinto il Tony Award, premio Oscar del teatro americano).

Gli amministratori gavardesi hanno voluto inserire questo evento nell’anno di “Brescia e Bergamo capitale italiana della cultura 2023”. Sulla pagina facebook di “Un ponte di libri” trovate molto altro: https://www.facebook.com/GavardoFieraEditoria/
Il logo dell’evento è stato disegnato da Chiara Abastanotti, che martedì, nella Fiera del Libro per ragazzi “Bologna Children’s Book Fair”, l’evento più importante a livello mondiale (!) ha vinto insieme a Ilaria Ferramosca il premio Orbil 2023 per la categoria “Fumetti” con il libro “Lucille Degli Acholi” (Editrice Il Castoro). Complimenti, Chiara! Ma io già lo sapevo che sei brava!

Alcuni eventi:

* oggi, domenica, a Gavardo dalle 17 alle 22 non potete perdere “Mentre sono”, viaggio visionario di Gabriella Goffi nella straordinaria location La casa sull’acqua di Vicolo Selvini 12 (uno dei vicoli di Via Quarena), ingresso libero

* oggi nella palestra comunale di Paitone dalle 14.30 “E state più insieme” tantissimi giochi per bambini e ragazzi: l'arca di Noè, forza quattro umano, lotta sui tronchi, tappeto elastico e per finire, una golosa merenda per i bambini nati tra il 2011 e il 2015 (a numero chiuso, per info 338-3623075)

* oggi alle 14.30 con partenza e ritorno al Centro Sportivo di Nuvolera, “Donne per le donne” organizza la 1^ passeggiata in giallo, camminata ad anello di 12 km aperta a tutti fra i comuni di Nuvolera, Nuvolento e Paitone, al termine alle 18 Aldo della Vecchia parlerà della Signora in Giallo e delle donne dello spettacolo (iscrizione 5 €).

* oggi a Villanuova pomeriggi danzanti al Circolo ACLI

* fino al 19 marzo il Circo Fratelli Grioni a Gavardo in zona Bennet

* martedì a Muscoline dalle 9.30 alle 10.30 «Camminata del principiante» organizzata dal Gruppo di cammino locale, ritrovo presso la Piastra polivalente del Centro Sociale, per partecipare telefonare al 389/1523104 (in caso di maltempo verrà rimandata a giovedì)

* lunedì pomeriggio in Biblioteca a Gavardo e al Centro Sociale dalle 16.30 alle 18 per “ViVa Vittoria 50 Miglia” grandi e piccini con ferri e gomitolo per realizzare sciarpe che il 4 giugno saranno parte della lunga catena umana che unirà Bergamo e Brescia capitali della cultura per aiutare i giovani in difficoltà

* martedì dalle 16 alle 18 in Biblioteca a Villanuova “Creando con Nicole” si realizza con l’uncinetto la striscia simbolo di Brescia e Bergamo Capitali della Cultura 2023, (necessaria la prenotazione tel. 0365 371758)

* martedì a Gavardo nella Chiesa di Santa Maria alle 20.30 per le Parrocchie dell’Unità Pastorale “Madre Elisa Baldo” don Andrea Gazzoli relatore di Quaresima 2023: “il pentimento”

* mercoledì a Gavardo in Biblioteca dalle 15 alle 17.30 “Libera la tua creatività” (Hub tecnologico) per ragazzi 11-17 anni: decoriamo le tazze con adesivi personalizzati, partecipazione gratuita previa iscrizione

* mercoledì il gruppo di lettura si ritrova in Biblioteca a Gavardo per il libro “Le notti di Strasburgo” di A. Djebar (a chi fosse interessato 0365 377463)

* giovedì in Biblioteca a Gavardo dalle 16.30 alle 18 corso di Amigurumi con Arianna per creare all’uncinetto piccoli peluches e portachiavi (prenotazione necessaria)

* venerdì al Centro Sociale di Gavardo dalle 14.30 alle 16.30 gioco burraco condotto da Mariangela (è possibile partecipare al centro, indipendentemente dall’adesione ai laboratori, anche solo per stare insieme)

* sabato e domenica, a Gavardo dalle 17 alle 22 non perdete “Mentre sono”, viaggio visionario di Gabriella Goffi presso La casa sull’acqua di Vicolo Selvini 12

* sabato alle 20.30 al Salone Pio XI per la rassegna “Gavardo a teatro” spettacolo in dialetto “Piazza Grande” interpretato da Sergio Mascherpa e scritto da me (però non potrò esserci perché sono al Teatro Santa Giulia di Brescia con la Signora Maria), ingresso libero, prenotazione consigliata 0365 377462

* sabato a Vobarno i ragazzi dell’Oratorio di Soprazocco presentano “Goodbye Manzoni” (liberamente tratto da “I Promessi Sposi”)
*domenica a Gavardo “Donne di casa nostra”, trekking urbano sulle tracce di cinque donne gavardesi accompagnati dalla Prof.ssa Emilia Nicoli (due turni: ore 14.30 e 16), si parte dalla Biblioteca di Gavardo, obbligo prenotazione 0365 377462

domenica è San Giuseppe, festa dei papà e compleanno del mio amico Beppe Mangiarini, esperto musicale, bravo cantore in chiesa (mi sono prenotato per quando schiatterò), con il Gruppo Teatrale ha recitato con il caro papà Vincenzo e la sorella Marilena. Auguri Beppe, “gaudeamus igitur” (non so se capisci il tedesco…).

Auguri a Franca Filisina, moglie di Elio Bresciani, mamma di Simone e Pietro e nonna di fantastici nipoti. È stata mia collega a Prevalle insieme alla maestra Vanna Ferraboli, con lei ho condiviso giorni, bambini, collegi dei docenti e giovinezza. Augurissimi!

Favolosi auguri a Carla Zucchetti, figlia dei miei cari cognati Mariarosa Avanzi e Mario Zucchetti, moglie di Arturo Tebaldini, mamma di Paola ed Ale e felice nonna di tanti bei nipoti. Buona vita Carla, te voe bé!

Poetici auguri ad Antonella Pialorsi di Vestone, comicissima attrice, sensibile poetessa e fedele amica. Il miglior regalo sarebbe tornare a recitare con l’Illustre Teatro di Vestone o con il Gruppo Teatrale. W la Anto de Vistù!

Ci ha lasciati Giuseppe Giustacchini: nel 1971 aprì con la moglie Rosa Tonni il bar gelateria “Consuelo”, dal nome della figlia che ha poi sposato il bravo Giovanni.
Ricordo che nei primi tempi, quando accompagnavo mia zia Giulia a trovare mia sorella Rita (da poco sposata con Sergio Franceschetti), c’era una strada sterrata e deserta, illuminata da poche lampadine. Sembrava di essere fuori dal mondo e con gli amici dopo l’oratorio si diceva: “Nóm al Consuelo?” e si passava lì allegri momenti. Ora il “Consuelo” è rinomato per creare torte-gelato e altre leccornie che fanno la felicità dei numerosi clienti; molti ragazzi ci festeggiano i compleanni. Condoglianze alla famiglia.  

Lunedì scorso si sono celebrati i funerali di suor Albertina Caterina Baccanelli, delle Umili serve del Signore: a giugno avrebbe compiuto 100 anni (ma li festeggerà in Paradiso). Originaria di Berzo Demo, aveva altre due sorelle suore. Suor Albertina lavorò all’Ospedale in Pediatria; fino agli ultimi giorni terreni era ancora presente, bella, col viso dolce. Ringrazio Madre Letizia, che mi ricorda che sabato 25 marzo alle 20.30 al Salone Pio XI ci sarà la presentazione del libro di don Mario Trebeschi “Madre Elisa Baldo: la vita e le opere nelle sue lettere”. Se posso, vengo!

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! Forza Chiara!
Maestro John

                                                                                           
Nelle foto:
1) I bersaglieri sfilano correndo sul ponte (dal libro “Gavardo che cambia”)
2) Rosalba Albano, Enrico Giustacchini e Marcello Zane alla presentazione di un libro sul giudice Albertano
3) Carla Zucchetti canta con i Km0 all’incontro degli ex curati a Limone (foto dell’amico Antenore)
4) Antonella Pialorsi (la seconda da destra) ad una pizzata con l’Illustre Teatro di Vestone
Grazie a mio nipote Marcello Franceschetti, che mi ha fatto leggere “Gavardo, il ponte e la sua storia” con scritti di Ugo Vaglia, Gian Paolo Mora e del prof. Angelo D’Acunto. Citazione da “Appunti di storia di Gavardo” di Giambattista Bruni Conter.



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