26 Marzo 2023, 08.00
Blog - Maestro John

Mai dire mai

di John Comini

A ognuno di noi capitano gioie o dolori che non aveva neanche immaginato. Come nella mia vitaccia. Poi eventi e 3 compleanni

Un mio amico diceva che nella vita ci vogliono 3 cose: fortuna, fortuna e ancora fortuna (lui veramente diceva c…). Spesso non siamo noi a prevedere le cose, nel bene e nel male. Come l’amore. O la guerra.

Sono nato a Salò il 31 marzo 1952, in vicolo Orti, dietro il Teatro Comunale. Mia mamma era nata in Fossa “al primo piano sotto i tetti”, dove un tempo c’era un teatro (dietro infatti c’è via Teatro vecchio). E io da una vita faccio teatro: quando si dice il destino.

Un anno prima che io nascessi
era morta mia sorellina Mariangela di 5 anni, poi è salito in Paradiso anche mio zio Giovanni di 39 anni. Mia mamma continuava a chiedersi come avrebbe fatto a vivere il resto dei giorni con quell’infinito dolore. Poi sono nato io, e mia mamma ha ricominciato a vivere. Tenendomi in braccio mi diceva: “La mia gioia!”.

Mio papà prima di andare in negozio dava un bacio a mia mamma, sulla porta, in fondo al corridoio. Faceva il bagno per ultimo, usando l’acqua di noi bambini.

La sera saltava nel letto felice coi suoi mutandoni di lana, lui che aveva fatto la guerra, lui che aveva fatto mille sacrifici per la famiglia. Non mi ha mai detto che mi voleva bene. Non ce n’era bisogno. Mi voleva bene e basta. C’è un comandamento che dice: “Onora il padre e la madre”. Per me è una gioia.

I miei genitori hanno accolto in casa i miei nonni paterni, nonna Margherita (che mi chiamava “el mé prufisur”) e nonno Angelo, che era sordastro e stava sempre incollato alla radio, e mia nonna gli diceva: “Smorsa chèla ciciaruna!”. Mia sorella Valentina spesso si ammalava per le tonsille, mio papà la chiamava “la mé candilina” e anche “la mé tròtola”.

Mia zia Giulia lavorava in negozio e tutti pensavano che fosse mia mamma. Non so da quando ho iniziato a tifare Juve, forse per la cassa di legno che mio fratello Dino teneva dietro la Vespa per portare le scarpe a Desenzano: c’era scritto W JUVE tutto maiuscolo.

All’asilo delle suore Orsoline c’era suor Guglielmina, piccola come noi, la madre Rosa, madre Francesca, suo Imelda, suor Benedetta, madre Crocefissa, chiamata dai monellacci ‘suora Barbisùna’.

Alle elementari eravamo solo maschi: ho avuto la maestra Scolari nei primi due anni e poi il maestro Grumi. Usava la bacchetta sulle nostre gambe pre-jeans, cioè nude, però ci voleva bene. Quando il maestro Grumi usciva dalla classe, c’era uno (non faccio nomi, adesso è una persona stimata) che si pitturava il pistolino con l’inchiostro, spero non con il pennino!

Avevo sempre amici da salutare, amici con cui andare a scuola e amici con cui parlare e giocare. Io sono un “gnaro dell’oratorio”, appena potevo correvo là, era la mia Terra Promessa. Il mio vero nome è Giovanni, il curato mi chiamava Gianni, gli amici dell’oratorio mi chiamavano John (forse perché come John Wayne sparavo ai pellerossa), l’amico Mauro Abastanotti mi chiama Johnny, l’attrice Rosa Micheli Jos Cornini, per l’amico Luca Lombardi sono TutanComin (perché sono spesso in tuta).

Tutte le estati frequentavo la colonia di Igea Marina
con la signorina Dori Lazzarini e la fantastica colonia di Livemmo, con la “zia” Orsolina Avanzi, la Gina Tortelli e la nonna Ghita Fondrieschi dalle mitiche polpette. Dopo la colazione c’era sempre la Messa celebrata da don Angelo Calegari. Poi via in pineta a giocare nella massima libertà, senza tante “animazioni”: ci pensavamo noi bambini ad animarci da soli.

Le medie erano all’oratorio
: al mattino a scuola, al pomeriggio a giocare a balunsì. Ero bravo a disegnare e con il professore Paci ho vinto un concorso. Quando c’era ginnastica odiavo salire sulle pertiche, c’era chi era atletico e sembrava Tarzan, io avrei pianto.

Nell’appartamento in Via Fossa,
don Erminio Baruzzi (che noi chiamavamo Don Sterminio), facendo debiti ci offriva la possibilità di recitare, stampare un giornalino e suonare. Noi eravamo un po’ matti, come sono un po’ matti tutti i ragazzi che hanno la vita davanti e magari fanno fatica a capirla, però hanno una gran voglia di viverla.

Ricordo le lunghissime, strane e meravigliose chiacchiere con gli amici, le domande sulla vita, su Dio e sul destino, le risate sgangherate e il mondo che brulicava di infinite possibilità.

Quando si è trattato di scegliere la scuola superiore
, non avevo nessuna idea del mio futuro. Memore di alcuni maestri di un tempo, così autorevoli e tutti d’un pezzo, non avrei mai pensato di fare il maestro. I professori delle medie mi avevano consigliato una scuola ad indirizzo artistico. Mio zio (e padrino) Vittorio di Salò, forse temendo che io entrassi in un ambiente troppo “aperto” (facevano anche ritratti di donne nude, sai che scandalo…), ha consigliato i miei ad optare per le magistrali, allora sono stato iscritto allo ‘Zammarchi’ di Brescia, l’istituto cattolico, vicino al ‘laico’ Gambara. Facevo il viaggio in pullman insieme al mio grande amico Deni Giustacchini. Ero uno studente piuttosto anonimo e malinconico, non capivo quale fosse la mia strada nella vita.

Poi ho trascorso tre mesi
di Teologia nel vecchio Seminario, avrei voluto diventare sacerdote e mia mamma era felice di questo. In seminario ho conosciuto persone eccezionali, come Roberto Lombardi e Francesco Beschi, attuale vescovo di Bergamo. Ma non era la mia strada, e poi…chi si sarebbe sacrificato a sposare la mia futura moglie?!

Ho lavorato un po’ in negozio coi miei fratelli Franco e Dino, non mi dispiaceva in sé ma io sognavo di fare il regista, come Fellini…

Sapevo a memoria
le canzoni del jukebox dell’oratorio. Quando ero triste, e capitava 24 ore su 24, bastava che mi mettessi ad ascoltare le musiche di Battisti e subito le lacrime scendevano. Il sabato sera io ed i miei amici in pizzeria annegavamo il nostro esistenzialismo con pizza, triple cipolle e birra media.

Ho fatto 15 mesi di naja come alpino
. La prima sera al CAR di Cuneo, in camerata, fui assalito da una nera tristezza. Molti piangevano o scrivevano lettere alle morose. Ero ignaro che la mia attuale moglie fosse innamorata di me! Mi ha poi raccontato che piangeva giorno e notte. Ma poi, al ritorno, mi ha sposato…e ha fatto piangere me, eh eh eh! Mangiavo il rancio senza lamentarmi, tra gli amici ero celebre come “büs del sicér”.

Feci il primo monologo
davanti a centinaia di soldati, inventai la comica storia di un alpino di guardia, venni subissato di applausi e mi presi  i complimenti dal capitano.

Fui trasferito a San Giorgio a Cremano di Napoli, alla Scuola Speciale Trasmissioni. La domenica mi veniva a prendere in spider rossa l’amico Salvatore, conosciuto in un campo scuola dei Padri Scalabriniani a Villabassa. Mi offriva il pranzo e mi faceva conoscere le meraviglie dei quartieri e di Pompei. Quando passai da Napoli in viaggio di nozze l’ho cercato, ma non rammentavo il suo cognome. Sapevo solo che abitava in Via Orazio, ma è enorme! E poi, cercare un Salvatore a Napoli non è semplice…

Fui trasferito al 5° Reggimento Alpini di Merano, Caserma Rossi. In libera uscita mi recavo con l’amico Gianni Facchetti in pizzeria, stracolma di soldati in divisa. Gianni mi diceva che dopo il militare il tempo vola, ed ora so che è vero. E quando l’ultima sera sentii la tromba che suonava il silenzio, piansi sotto le coperte della branda. Un tempo importante della mia giovinezza se ne andava.

Dopo un po’ di negozio, ho collaborato alla rivista “Madre” di Brescia, diretta da don Mario Pasini: in redazione c’erano Angelo Onger, Rosario Rotolo e la cara Gabriella.

Mai e poi mai avrei immaginato di diventare maestro. Nel ’74  al concorso magistrale il mio testo è stato apprezzato dalla commissione. All’orale portai i miei autori preferiti, Don Milani e Mario Lodi, e son diventato maestro col massimo del punteggio. Mai dire mai!

A scuola ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose, insegnanti, bidelli, personale di segreteria e Dirigenti. Ho conosciuto tanti bambini che mi hanno aiutato ad essere maestro, questi bambini meravigliosi che avranno sempre un posto nel mio cuore.

Ho vissuto l’amore di Emi:
i momenti di felicità ci prendono di sorpresa, quando meno te l’aspetti. La sposai: è stata la prima e l’ultima volta nella vita che mi ha detto “sì”… Così ho conosciuto la numerosa famiglia Avanzi, ricca di umanità: io voglio bene a loro e loro vogliono bene a me.

La mia attuale moglie mi ha fatto il regalo più grande, Andrea, luce dei miei stanchi occhi. E pensare che non volevo figli. Pensavo: dare la vita ad un essere umano è una cosa troppo grande, è una faccenda di troppa responsabilità. Ma quando mia moglie mi ha detto che aspettava un bambino, l’ho abbracciata commosso. E quando Andrea è nato, io scoppiavo di felicità e ancora adesso mi commuovo per l’emozione.

Il tempo vola.
Istanti: mio papà che dà una carezza a mia mamma e le dice “La mé vita!”. Poi mio papà che va al cimitero a trovarla e tornando dice “Me tóca lasala là”. Mio papà che tiene tra le mani la foto di mia mamma. Mio papà che ascolta mia sorella Rita che gli dice che la mamma è felice in Paradiso. Mio papà che non sta bene, e io che piangendo ascolto la canzone di Bocelli “Con te partirò” e prego il Signore che non lo faccia soffrire, che ha già sofferto abbastanza.

E poi…e poi…

Mai avrei pensato
che l’Italia vincesse i Mondiali nel 1982 e nel 2006. Mai avrei pensato che fosse eliminata per 2 volte consecutive.
Mai avrei pensato al grande esodo a causa di fame, guerre, desertificazione, attività predatoria del mondo “civile”. Mai avrei pensato che arrivassero il Covid, la guerra in Ucraina, la siccità…

Mai avrei pensato di scrivere su Vallesabbianews.
Durante il Cammino di Santiago nell’agosto 2009 con gli amici del gruppo ciclistico dell’AVIS ogni giorno, grazie ad Arturo Tebaldini, mi collegavo col direttore Ubaldo Vallini, che poi chiese che tornassi a scrivere. E dal settembre 2016 ho iniziato ad inviare i miei lunghissimi pezzi, e con sorpresa il mega-direttore mi dice che sono letto da molte persone.

E allora vado avanti coi miei scritti,
le mie musiche, i miei spettacoli, le mie malinconie e quando cammino prego per le persone che soffrono.

Piango per i bambini vittime delle cattiverie degli uomini,
per i social che ‘crocifiggono’ i deboli. Mi commuovono le donne iraniane che danzano rischiando la morte, e nel mio piccolo difendo il fiume Chiese. E adesso che siamo tutti un po’ impauriti per il futuro, penso a tanta gente che si impegna ogni giorno per migliorare questo vecchio mondo. E ho meno paura. E quando andrò nell’al di là, chiederò perdono a Dio per gli errori che ho fatto. E se ci sarà Manitù? Spero mi perdonerà i pellerossa che ho “ucciso” da bambino. Dirò: “Augh!”. Mai dire mai.

Alcuni eventi:
* oggi, domenica, in tutte le chiese colletta per le vittime del terremoto in Siria, a Gavardo raccolta viveri nelle vie del paese per la Caritas con i ragazzi dell’Oratorio (nella Parrocchiale è possibile lasciare le borse con cibi a lunga durata presso l’altare laterale della Deposizione, preferibilmente in prossimità delle celebrazioni)
* oggi si può visitare il nuovo depuratore intercomunale di Gavardo realizzato lo scorso anno, prenotazioni su impiantiapertia2a.it (per vedere che un depuratore a Gavardo c’è già e non ci serve un altro del Garda, a ciascuno il suo)
* oggi al Mulino di Gavardo in via Molino mostra “Personale” di Alvaro Cerri (chef stellato, appassionato di pittura, musica, matematica e fisica) ingresso libero tutti i giorni ore 10-12 e 15.30-19, fino a lunedì 10 aprile
* oggi a Villanuova pomeriggi danzanti al Circolo ACLI
* oggi dalle 14 alle 20 a Palazzo Martinengo di Brescia “Scopri la Valle Sabbia!” (per Bergamo e Brescia Capitale della Cultura) ore 17 incontro con Alessandro Darra “Gli imperdibili della Valle Sabbia: architettura, pittura e intagli lignei e dove trovarli”, ore 18 concerto del violinista Daniele Richiedei, ore 19  degustazione guidata con il Caseificio valsabbino, ingresso gratuito
* ogni lunedì pomeriggio in Biblioteca a Gavardo dalle 16.30 alle 18 per “ViVa Vittoria 50 Miglia” grandi e piccini con ferri e gomitolo per realizzare strisce in maglia di 1 metro e mezzo che “uniranno” Bergamo e Brescia
* martedì a Agnosine in Biblioteca alle 16.30 “Nati per leggere” Storie di Primavera per bambini 3-6 anni, legge la mia amica Antonella Pialorsi (prenotare alla biblioteca tel. 0365 896141 int. 7 oppure 351 2574021 mail biblioteca@comune.agnosine.bs.it)
* ogni martedì e giovedì a Muscoline dalle 9.15 alle 10 “Camminata del principiante” organizzata dal Gruppo di cammino, partendo dal parco “Polini” il percorso di 1,5 km si snoda fra la zona “Regali” e il centro di Muscoline, per info WA 389/1523104
* martedì a Bione presso Casa Dosso via Morcherane 35 Corso di potenziamento della memoria (ogni martedì ore 10 -11.30 fino al 30 maggio) per info 333 5089037
* martedì a Gavardo nella Chiesa di Santa Maria alle 20.30 per le Parrocchie dell’Unità Pastorale “Madre Elisa Baldo” Quaresima 2023: “la misericordia”
* martedì alle 20.45 a Gavardo nella Sala Bruni Conter del Museo per la 3^ edizione di “Medioevo meraviglioso” Fabio Grumi ne “Incredibili invenzioni: il Medioevo che immagina il futuro”, conduce l’amico Enrico Giustacchini, ingresso libero (per info 0365 371474 lunedì-venerdì 9.30-12.30  info@museoarcheologicogavardo.it )
* mercoledì a Bagolino in Biblioteca dalle 20 alle 22.30  Giovanna Tomasi conduce “La via dei fiori”, prendersi cura delle proprie emozioni attraverso luso dei rimedi floreali (per info e iscrizioni tel. 0365 99558 email biblioteca@comune.bagolino.bs.it
* mercoledì in Biblioteca a Salò incontri gratuiti di Mindfulness, pratica articolata sulla meditazione (ogni mercoledì 16. 30 alle 17, età consigliata a partire dai 15 anni)
* mercoledì a Vallio Terme in Oratorio dalle 20 alle 22.30 torneo di Briscola a coppie (organizza la Cooperativa Sociale Area)
* mercoledì a Casto in biblioteca Corso base di fumetto condotto dal fumettista Michele Avigo: dalle 15 alle 16.30 per bambini dai 9 anni (5 lezioni), dalle 17 per ragazzi e adulti (10 lezioni) per info tel. 0365 88299 – biblioteca@comune.casto.bs.it
* mercoledì a Gavardo in Biblioteca dalle 15 alle 17.30 Progettiamo e stampiamo in 3D dei ciondoli (Hub tecnologico per ragazzi 11-17 anni)
* mercoledì sera all’Oratorio di Sopraponte Torneo di Burraco
* giovedì a Pertica Alta in Biblioteca alle 16.30 “Nati per leggere” Storie di Primavera per bambini 3-6 anni, legge la mia amica Antonella Pialorsi (prenotare a Brunella tel. 339 6291112)
* giovedì sera a Bagolino nella sala dell’ecomuseo Valle del Caffaro la società sportiva Bagolino con lo sci club Bagolino per “Sport, alimentazione e approccio mentale” presentano “Miglioramento della performance sportiva” con il preparatore atletico e personal trainer Roberto Malcotti, laureato in scienze motorie presso l’Università degli Studi di Verona
* giovedì ore 20.30 Salone Pio XI per la rassegna Gavardo a teatro “Come ti salvo il pianeta” con Marco Cortesi e Mara Moschini, a cura dell’associazione Violet Moon (ingresso: sottoscrizione per attività associative)
* venerdì sera a Nozza nella Sala Consiliare della Comunità Montana “Facciamo ordine” Cosa sono i disturbi del neurosviluppo? Quali sono i rischi di un nostro sguardo superficiale del tema? a cura delle Dott.sse Carla Simoni (psicologa e pedagogista esperta in ADHD e sostegno alla genitorialità) e Lucia Tagliavento (Neuropsichiatra infantile UO psichiatria Garda Vallesabbia Asst-garda) per il corso “Avvicinarsi alla disabilità” presentato dall’associazione di familiari di persone con disabilità “Sotto Lo Stesso Cielo”, ingresso libero
* venerdì l’AVIS di Gavardo (per Brescia con Bergamo Capitale della Cultura) organizza la visita guidata “Il tesoro delle Sante Croci” (accompagnatore il Prof. Angelo D’Acunto) partenza alle ore 14 e rientro alle 18 (conclusione facoltativa presso gli amici del Morso 46 Limone, apericena 30 €), iscrizioni 5 € per pullman entro mercoledì 29 marzo presso la Segreteria AVIS Gavardo (c/o Ospedale) da lunedì a venerdì 9-12 tel. 0365 34150 cell. 320 7667356 versando l’eventuale quota per l’apericena
* sabato pomeriggio a Villanuova in Biblioteca mostra “GenerAzione Eco - Cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni”: ore 15 inaugurazione e buffet in terrazza, ore 16.30  laboratorio per bambini (fino ai 10 anni, max 10 bimbi), ore 16.30 conferenza per adulti “Conoscere le erbe spontanee”, per prenotazioni lab. e conferenza tel. 0365 371758 o mail biblioteca@comune.villanuova-sul-clisi.bs.it (mostra bibliografica itinerante fino a sabato 22 aprile)
* sabato dalle 15 l’oratorio di Villanuova organizza una gita guidata in mountain bike con accompagnatori qualificati, caschetto e assicurazione obbligatori, costo 5 € (assicurazione, merenda, pastasciutta + bibita)
* sabato nel teatro parrocchiale di San Giacomo a Soprazocco i Gruppi alpini di Gavardo, Sopraponte e Soprazocco, (Aspettando l’Adunata, nel centenario del Gruppo di Gavardo) con l’associazione culturale Violet Moon presentano “Un Santo con la Penna” storia di Don Carlo Gnocchi ed altri eroi della ritirata, un racconto di e con Emanuele Turelli, con la partecipazione di Daniele Gozzetti e Davide Bonetti, coordinamento tecnico di Riccardo Viviani (il 1° aprile è anche la Giornata regionale della riconoscenza per la solidarietà e il sacrificio degli Alpini)
* domenica 2 aprile a Sabbio Chiese “Camminata per l’autismo” organizzata dall’associazione Sotto lo stesso cielo (presieduta dall’amica Manuela Bonacina che saluto) e dalla cooperativa sociale Cogess, partenza ore 14 dal campo sportivo (iscrizione 10 €, 7 per bambini o persone con disabilità, tramite la compilazione di un form online e comprende la maglietta ufficiale della camminata, un braccialetto colorato, il ristoro a fine camminata e assicurazione, il ricavato andrà a favore delle associazioni Autisminsieme e Sotto lo stesso cielo)
* domenica 2 aprile alle 21 a Villanuova Auditorium Garda Sala “Duse” in via Carpen la compagnia teatrale Eleven Arts in “Cose da sorelle”
Il 29 marzo compie 60 anni il mitico don Gabriele Banderini, un grande sacerdote (in tutti i sensi). È stato ordinato l’11 giugno 1988, curato a Castelcovati e a Gavardo e poi parroco a Collio di Vobarno e Degagna, a Inzino, a Magno di Gardone V.T. ed ora a Bedizzole e San Vito di Bedizzole. Caratteristiche: simpatia, apertura, umorismo. Ho il piacere di incontrarlo a Limone nell’incontro con i “vecchi” curati: chissà perché, si ferma sempre dal Maurizio Martini a mangiare lo spiedo…Auguri, grande don!
Favolosi auguri a due persone che compiono gli anni nel mio stesso giorno. Al mio coscritto Carlo Giovannini, che incontro sempre in giro col cane. Carlo ha sposato Marina, che vedo sempre di corsa e mi saluta con un bel sorriso: hanno una bella figlia, Michela. Auguri, coscritto!
Il 31 marzo compie 70 anni Luigi Torri, marito di Ornella Soncina: hanno avuto due gemelli, Luca e Monica. Luigi detto Gigi si è sempre impegnato per la comunità, il papà faceva il barbiere vicino all’Albergo Braga. Auguroni!

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! Forza Chiara!

maestro John

Nelle foto:
1) Don Angelo in pineta a Livemmo (grazie per la foto a Giancarlo Cargnoni)
2) Il sottoscritto sotto la naja (foto “colorata” dall’amico Deni Giustacchini)
3) Mio figlio Andrea con mia nipote Barbara Barovelli (ora mamma di Angelica)
4) Don Gabriele Banderini tra i preti al suo ingresso a Bedizzole (foto dell’amico Antenore)




Commenti:
ID83128 - 26/03/2023 13:22:16 - (Geppo1950) - una sola parola

---- grandeBuona Domenica

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