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domenica, 29 novembre 2020 Aggiornato alle 10:00Blog - Figurine di Provincia

L'eterno difensore

di Luca Rota
Dalla trequarti alla difesa, ci ritroviamo in mezzo ai pali, nel tempio dei “numeri uno, dodici e ventidue”, gli estremi difensori, ultimi baluardi eretti a difesa del risultato, spesso e volentieri decisivi come i grandi bomber

La nostra prima figurina sulle spalle portava il numero venticinque, ma era numero uno per dedizione e forza, e ha difeso i pali delle rondinelle per tre stagioni, anche se solo in una fu titolare inamovibile.

Arrivato dalla Premier League, non soffrì l’approccio col calcio italiano, presentandosi come portiere di sicuro affidamento, figlio della tradizione danubiana, forgiato a dovere dal decennio trascorso Oltremanica.

Pavel Srniceck ha avuto l’onore di difendere i pali del miglior Brescia di sempre, quello allenato da Carletto Mazzone, che vedeva in campo gente come Di Biagio, Guardiola, Pirlo, Roberto Baggio, Bachini, Petruzzi, Toni e Hubner.

Uno scherzo del destino lo ha portato via cinque anni fa, a soli 47 anni, perché la vita a volte presenta rimbalzi infami, respinte corte, tiri non trattenuti o uscite a vuoto non calcolate.

Brescia e i suoi tifosi però non lo dimenticheranno mai, permettendogli di restare per sempre immortale a difesa di quella porta, col venticinque sulle spalle, ma da numero uno.

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