Spesso si sente parlare di empatia come di un'abilità che permette alle persone di entrare in relazione. Vediamo nello specifico di cosa si tratta
Provare empatia significa “mettersi nei panni dell’altro”, comprendere le emozioni che sta sperimentando una persona, immedesimarsi nella situazione che sta vivendo e provare a nostra volta delle emozioni simili. Di contro, sentire che qualcuno sta provando empatia verso di noi ci permette di sentirci capiti, accolti e inclusi.
A livello neurologico l’empatia sarebbe connessa all’attivazione dei neuroni specchio, un particolare tipo di neurosi che si attiverebbero sia quando proviamo un’emozione sia quando siamo spettatori di un’emozione provata da un altro.
L’empatia è considerata un’abilità fondamentale per costruire e mantenere relazioni sociali adattive. Molti studi sulla personalità evidenziano però come le persone più emotive e ansiose siano maggiormente empatiche rispetto alle persone con tratti egocentrici.
- Perché è importante provare empatia? Provare empatia verso qualcuno ci permette di capire il bisogno dell’altro e, attraverso le nostre esperienze e la nostra personalità, cercare di offrire il giusto conforto o un aiuto concreto. Le persone empatiche tenderebbero a mettere in atto comportamenti prosociali e altruistici che consentono di accrescere il benessere degli altri a prescindere dai possibili vantaggi.
- Perché una persona è spinta all’altruismo? Due sono le motivazioni che, nel momento in cui sperimento empatia, spingono la persona a mettere in atto delle forme di aiuto. La prima è legata ad un sentimento di disagio personale tale per cui la persona, in ansia per la vista della sofferenza altrui, mette in atto una condotta altruistica per ridurre il suo malessere. La seconda è legata ad una motivazione altruistica pura che porta la persona ad aiutare l’altro solo per aiutarlo a riacquistare uno stato di benessere.
In alcune situazioni però, pur sperimentando empatia, non si mettono in atto delle forme di aiuto. Alla base di ciò ci potrebbero essere molte motivazioni tra cui: non conoscere la forma di aiuto, essere in presenza di altri e deresponsabilizzarci per questo, osservare il comportamento degli altri (se nessuno reagisce allora vuol dire che non sarà grave), essere di fretta, evitare per la paura di poter soffrire maggiormente, ecc.
L’empatia è fondamentale anche nell’educazione dei figli, sia per farli sentire compresi e capiti sia per permettere loro di apprendere un’abilità che gli permetterà di sviluppare sane relazioni e di non mettere in atto comportamenti che possano ferire gli altri.
Dott.ssa Moro Sabina
3934107718 sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia
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