Per la Sp31 forse è la volta buona

Forse questa volta ci siamo per davvero e la Provinciale numero 31, nel tratto che unisce la Pieve di Bione alla Lumezzane Valsabbia, sta per essere riaperta.

Ieri sul posto, in località Santellina, dove l’arteria è bloccata per lavori dal settembre dello scorso anno, sono arrivati i macchinari che oggi cominceranno a stendere l’asfalto definitivo.
Poi bisognerà attendere i tempi tecnici del collaudo.
Solo alla fine quattro anni e passa di sofferenza viaria potranno diventare uno spiacevole ricordo.

I problemi per la Provinciale di accesso al paese, da troppo tempo surrogata dalla viabilità interna che sale dalla frazione San Faustino, sono cominciati a febbraio del 2019, quando una vecchia frana che interessava anche una via privata sovrastante ha ricominciato in modo repentino a scendere a valle, per altro in un periodo di completa assenza di pioggia.

In quel frangente la sede stradale si è abbassata di una ventina di centimetri.
Non è ancora ben chiaro se l’acquedotto si sia rotto in quel frangente, oppure se sia stata proprio la rottura dell’acquedotto a provocare lo smottamento: fatto sta che la strada è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia.

Non si è più mosso nulla.
Per capire la natura dello scivolamento a valle sono stati “annegati” sotto l’asfalto alcuni sensori, coi new-jersey che sono rimasti a bloccare ogni passaggio fino a novembre, quando è stato istituito un senso unico alternato regolato da semaforo.

Così la strada è rimasta fino ai primi di settembre dello scorso anno, quando con un finanziamento di 500mila euro da parte di Regione, Provincia e Comunità montana, sono cominciati i lavori di ripristino che avrebbero dovuto concludersi alla fine di gennaio.

A causa di una lunga serie di rinvii, col cantiere che è rimasto a lungo deserto, ma sempre chiuso anche al traffico pedonale, siamo arrivati fino ad oggi.
La speranza di molti bionesi, stanchi di sopportare il disagio, è che, davvero, si possa presto ricominciare a passare.