Terzo mandato per Guerra

«Bisogna vedere se il 50% dei voti espressi è anche valido».
Risponde così, a caldo, Giovan Battista Guerra alle 23 della domenica delle elezioni.

A quell’ora viene a sapere che a Barghe, dove lui è l’unico candidato sindaco, hanno già votato 422 elettori sui poco più di 900 in elenco all’anagrafe.
Un dato che porta al 46,53% di affluenza alle urne da parte dei barghensi, quindi un quorum superato.

Nei fatti Guerra potrebbe essere già eletto.
Vero che per le leggi della matematica la certezza ancora non c’è e a dissipare i dubbi potrà essere solo lo spoglio delle schede, ma c’è ancora tempo oggi per andare oltre con l’affluenza e davvero è poco probabile che molti dei suoi concittadini possano aver pensato di fargli un “brutto scherzo”.

Giovan Battista Guerra del resto è un “habituè” del confronto con il quorum.
Per lui si tratta infatti del terzo mandato consecutivo alla guida amministrativa del suo paesello e sempre senza avversari: col quorum fissato al 40%, eredità della normativa modificata per lenire le difficoltà causate dalla pandemia, deve essergli sembrata una passeggiata.

Guerra ha esitato a lungo, prima di prendere la decisione di candidarsi di nuovo.
Ci aveva detto di aver rotto gli indugi solo dopo aver verificato che nessun altro l’avrebbe fatto e che a Barghe, soprattutto in questo momento, con tanti lavori ancora da fare, il commissariamento sarebbe stato pesante da sopportare.

A quanto pare, anche questa volta, il paese l’ha pensata allo stesso modo.