A Barghe una sola lista

«Ho sperato fino all’ultimo che qualcun altro potesse mettersi in gioco, devo dire però che questa situazione ancora di più mi mette con la coscienza a posto: ho faticato non poco ad accettare di ripresentarmi nel ruolo di primo cittadino, ma se non l’avessi fatto presto avremmo avuto un commissario a disporre le cose del paese e non sarebbe certo stata una bella cosa».

E adesso? «Intanto speriamo di convincere i cittadini, ancora una volta, di venire a votarci anche se siamo solo noi, poi ci metteremo ancora una volta al lavoro che di cose da fare ce ne sono e non poche».

Basta guardare Barghe in questo periodo, che è infatti un grande cantiere: l’efficientamento energetico per palestra e scuole, il fotovoltaico sul tetto del municipio, la santella sul ponte da sistemare, le regimazioni, la ciclabile, il Pnrr...

«Mi rincuora il fatto che sarò affiancato da consiglieri entusiasti di potersi mettere presto al lavoro: una squadra rinnovata composta da persone che già si sono date da fare nel mondo delle associazioni e nel volontariato, con molti giovani e su undici che saremo sei saranno donne».

A preoccupare il "vecchio", l’attuale ed il futuro sindaco, anche una volta sconfitto il quorum, il carico burocratico necessario per ogni realizzazione: «Possiamo vantare una situazione finanziaria soddisfacente, con un avanzo di amministrazione che ci permetterà di partecipare senza troppi problemi a bandi che richiedano anche impegno da parte delle casse comunali – afferma Guerra -. Peccato che l’impossibilità di assumere personale da affiancare a chi è esperto e prossimo alla pensione, unito alla complessità delle normative, negli ultimi dieci anni ha impoverito quanto a professionalità soprattutto le strutture piccole come la nostra».