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lunedì, 28 novembre 2016 Aggiornato alle 08:06Neve

Al Gaver si lavora per riaprire

di Ubaldo Vallini
Fervono i preparativi al Gaver per la prossima riapertura del Campras e di alcuni impianti di risalita. Non ci sono ancora date certe, presto potremo saperne di più

«Ma una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca e vola veloce di bocca in bocca».

Gli impianti del Gaver, come la Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè: si parla di una conferenza stampa che dovrebbe avere presto luogo a Bagolino e già se ne conoscono i contenuti.
Sono per certi versi sorprendenti, segno che il patron della Sat Carlo Gervasoni e l’imprevedibilità continuano ad andare a braccetto.

Insomma: contrariamente a ciò che tutti si spettavano, cioè un altro anno di fermo degli impianti sciistici attorno alla Misa, fervono i preparativi per riaprirli, fin dai prossimi giorni, neve e strada permettendo.

Non tutti, solo quelli che è possibile utilizzare con gli attuali permessi, rilasciati con autorizzazione del Ministero dei Trasporti con qualche “passaggio” poi in Comunità montana.
Si badi bene: non quella valsabbina, dove naturalmente scende tutto ciò che rotola nel comprensorio, ma di quella camuna visto che il Gaver qualche secolo fa è stato territorialmente acquisito da Breno.

Ed è proprio il sindaco del centro camuno, Sandro Farisoglio, il primo al quale chiediamo se ne sa qualcosa: «L’ho sentito dire, ma di comunicazioni ufficiali non ce ne sono» ci dice.
E a una seconda domanda risponde: «Nemmeno ho idea, al momento, se sia effettivamente possibile, questa riapertura: so che qualche permesso risultava scaduto, ma non sono in possesso dei dati necessari per essere più preciso, mi dispiace».

Meglio informato, ma nemmeno tanto, sembra essere in sindaco di Bagolino Gianluca Dagani: «Me ne hanno parlato, lo stesso Carlo Gervasoni mi ha chiesto di tenermi pronto per una conferenza stampa durante la quale verranno svelati i dettagli dell’operazione.
Certo che la riapertura degli skilift al Gaver per Bagolino costituirebbe una importante attrattiva, più ancora di quelli del Maniva, che pur essendo sul nostro territorio vengono raggiunti in massima parte dalla Valtrompia. Attendo buone nuove».

Ad affiancare l’imprenditore Carlo Gervasoni
(che non riusciamo a rintracciare) in questa impresa, ci dicono sia Vittorio Pelizzari, maestro di sci di lungo corso.
Ed è lui a svelarci alcuni dettagli.

«Stiamo cercando di fare tutto ciò che è necessario nel minor tempo possibile – ci dice -. Poi c’è la partita del Camprass, che il gelo dello scorso inverno ha rovinato per bene. Anche lì faremo presto: abbiamo già commissionato i lavori ad idraulici, muratori ed imbianchini».
Gli impianti pronti da subito a riaprire dovrebbero essere i due skilift “bassi” del Campras e dell’Europa”.

Per la seggiovia e per quelli in quota potrebbe volerci più tempo, forse mesi.
Ci dicono che sono già partiti alla volta del Trentino i “gatti” che devono essere revisionati e si stanno preparando i “cannoni”: «Appena la temperatura scende siamo pronti a sparare neve» ci dice Vittorio.

Insomma: Gervasoni e i suoi sembrano ben decisi ad interrompere la serie negativa delle annate di chiusura della strada e poi anche degli impianti.
Staremo a vedere: il comprensorio del Gaver, che nel frattempo ha consolidato le sue peculiarità di stazione sciistica “alternativa”, certo ne guadagnerebbe.

Accanto a sci di fondo, sleddog, arrampicate sul ghiaccio, risalite con le pelli di foca o ciaspolate e via divertendosi insomma, attività queste gestite dal Consorzio Turistico “Alta Valle del Caffaro – Gaver”, l’apertura degli impianti di risalita andrebbe a completare l’offerta turistica per le famiglie, nelle quali spesso i componenti sono interessati a praticare sport invernali differenti.

E con gli skilift al Campras riaprirebbero non solo il ristorante e gli uffici della Società Attrezzature Tristiche (Sat), ma anche il noleggio delle attrezzature e la scuola di sci, magari sezione staccata della “Tre Valli” già attiva al Maniva.

.in foto: il Campras lo scorso inverno, chiuso.