Giallo sui massi nel Caffaro

Le fotografie da qualche tempo girano sul web e sono molti coloro che si stanno chiedendo la natura di quello sbarramento e soprattutto se la posa di quei massi sia del tutto regolare.

Stiamo parlando di un ingombro apparso più o meno all’improvviso nel greto del torrente Caffaro, nella parte che si avvicina all’immissione delle acque nel lago d’Idro, a valle dell’abitato di Ponte Caffaro.

Una lunga fila di massi che potrebbe avere lo scopo di rallentare la corrente, in modo che si possano formare delle parti di fondale più profondo e più calmo, dove i pesci presenti nell’alveo possano trovare maggiore riparo.

Il dubbio che possa trattarsi di un’operazione non del tutto regolare ha preso maggior corpo nei giorni scorsi, quando i passanti non hanno potuto fare a meno di notare carabinieri forestali ed altri tecnici sul posto a misurare e valutare.

«In occasione di quel sopralluogo c’eravamo anche noi – confermano in municipio -. Sappiamo che a livello regionale ed anche provinciale era stata formalizzata una richiesta di intervento nell’alveo del torrente. Essendo questo tipo di interventi materia piuttosto delicata, ci siamo chiesti se quanto realizzato corrispondesse effettivamente ai permessi rilasciati».

Sempre in municipio ora stanno attendendo da parte dei tecnici le conseguenti relazioni.