23 Ottobre 2023, 09.25
Bagolino
Incontri

Avis, Ail, Admo, Aido: parlano i testimoni

di Marisa Viviani

Molto significative e toccanti le testimonianze portate da chi grazie alla generosità altrui è potuto guarire e rinascere a una vita nuova


Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS), Associazione Italiana contro leucemie-linfomi e mieloma (AIL), Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO), Associazione Italiana per la Donazione Organi, tessuti e cellule (AIDO), in collaborazione con Oratorio di Bagolino hanno promosso Sabato 21 Ottobre il convegno “Il Dono... da me a te”, dedicato al dono salvavita, volontario, disinteressato, di alto significato civile e umanitario, dando voce ai testimoni diretti, donatori e riceventi il dono. Queste le loro testimonianze.

Alessandro (Storo). Quando ho conosciuto l’ADMO nel 2003 ero già donatore di sangue e ho dato la mia disponibilità a donare il midollo osseo; mi dicevano, e anch’io lo pensavo che sarebbe stato impossibile essere chiamato per la donazione, infatti la compatibilità con un ricevente è di centomila a uno, quasi impossibile; invece nel 2007 mi ha contattato la Banca del Sangue di Trento perché risultavo compatibile con una ragazza che non aveva alternative di cura e io ero l’unico donatore; così mi confermò anche il primario dell’ospedale di Verona che l’avrebbe trapiantata; il prelievo del midollo non mi ha causato problemi, solo del dolore alla schiena che si è risolto nel giro di qualche ora, ma è servito ad aiutare una persona.

Lorenzo (Bagolino). Ero malato di leucemia mieloide acuta, avevo 14 anni e la chemioterapia era stata inefficace; il mio donatore di midollo è sconosciuto, so solo che era un inglese; prima dell’intervento ho ricevuto la trasfusione di 10 sacche di piastrine e 20 sacche di plasma; io ero consapevole del mio stato e ho attraversato brutti momenti, tanti, poi dopo due anni, con il trapianto sono arrivati anche quelli belli, ed è stato come rinascere ancora.

Cristina (Bagolino). Sono la madre di Lorenzo. Ogni volta che vedevo le sacche di plasma e di immunoglobuline per Lorenzo non potevo non ricordare che provenivano dall’Avis, e anch’io ero avisina, conoscevo l’importanza della donazione; l’età della donazione del midollo è più breve, va dai 18 ai 35 anni e si deve fare sensibilizzazione verso i giovani, bisognerebbe vedere i bambini in ospedale, come ho visto io un ragazzo di 15 anni che non ha trovato un donatore e non ce l’ha fatta.

Oliva e Marta (Bagolino). [Parla Oliva, madre di Marta, che non si sente di testimoniare.] Marta è nata con una malattia genetica, non produceva anticorpi, doveva vivere in un ambiente sterile; a sei mesi è iniziata la ricerca di midollo osseo compatibile, fortunatamente il suo gruppo sanguigno non era raro; dopo la chemio lei era molto esposta alle infezioni e non potevamo toccarla se non con i guanti, dovevamo avvicinarla solo con abiti sterili, non potevamo nemmeno baciarla; la prima notte dopo il trapianto si muoveva in continuazione, sembrava che lei avesse capito che sarebbe guarita; ora Marta ha quasi 18 anni e sta bene.

Valentina (Bagolino). A sei anni ho donato il midollo a mio fratello; ricordo che per qualche tempo prima del prelievo non ho potuto andare a scuola per non rischiare di ammalarmi; il giorno del prelievo mio papà, vestito da mago, mi ha portata in sala operatoria, spiegandomi che quello era un mondo magico che poteva aiutare mio fratello; appena compiuti i 18 anni mi sono iscritta all’AIL, in una sezione dedicata a tre ragazzi morti per questa malattia, Alessandra, Alessio e Alessandro.

Maria Grazia (Bagolino). La sez. AIL di Bagolino è nata nel 2004, quando una dottoressa dell’associazione mi ha contattata per allestire una bancarella per la raccolta di fondi; la prima esperienza ci ha portato in cassa 50 euro, ma da allora la raccolta fondi è aumentata molto, grazie alla generosità della gente di Bagolino; infatti se non ci fosse la comunità di Bagolino anche la nostra sezione AIL non esisterebbe, perciò invito tutti a partecipare, a contribuire per sostenere l’associazione.

Agostino. Nel 2009 sono stato trapiantato di cuore; sono nato con una malattia congenita, a quattro mesi ho subito il primo intervento, a dieci anni il secondo e questo lo ricordo, poi un terzo intervento a cuore aperto, per avere infine un trapianto a 23 anni per il quale, oltre al cuore ci sono volute 20 sacche di sangue; prima del trapianto dovevo sempre rinunciare a tante cose , ora posso fare una vita normale, ho una famiglia e faccio l’allenatore di calcio.

Elisa (Bagolino). Ho 19 anni e ho sempre pensato di diventare donatrice di sangue, così appena sono diventata maggiorenne mi sono iscritta all’AVIS, e penso che avrò una lunga strada davanti a me come donatrice.

Federico (Brescia). Faccio parte del gruppo AVIS Giovani, che si rivolge agli under 35, e cerchiamo di coprire anche zone poco coinvolte nella donazione; come gruppo giovani stiamo aprendo canali di informazione diversificati per sensibilizzare alla donazione e per rendere consapevoli del significato del dono tutti i donatori, soprattutto perché l’oro rosso, il sangue, resti un bene gratuito e non diventi a pagamento, preda di speculazioni.

Valeria (Bagolino Ponte Caffaro). Tempo fa un’amica siciliana ha cercato disperatamente il sangue necessario per un famigliare e l’ha trovato soltanto a pagamento; da giovane sono stata donatrice, ma poi ho dovuto interrompere la donazione per motivi professionali, ma da quando ho lasciato l’ospedale e sono in pensione [era ginecologa], seguo come medico l’AVIS di Bagolino; il sangue non serve soltanto per le trasfusioni, ma anche per estrarre componenti usate per curare varie malattie, in oncologia, in immunologia; oggi i giovani rispondono di più alla necessità della raccolta del sangue, attraverso l’AVIS il donatore è sottoposto ad esami e controlli ed è più portato a condurre una vita sana.

Pietro, detto Battista (Molinetto-Mazzano). [Il 1° Luglio 2023, al compimento dei 70 anni, ha donato la sua 338ª sacca di sangue; è presidente dell’AVIS di Mazzano, una sezione molto attiva nel territorio bresciano] Sono un donatore come tutti gli altri; chi ha potuto donare tanto sangue l’ha fatto anche perché aveva la salute, chi ha donato poco non poteva fare di più, ma per chi è sano è giusto donare.

E nel motto dell’AVIS  “Forse non salverò il mondo, ma una vita sì”, è riassunto il significato profondo del “Dono … da me a te”, volontario, disinteressato, gratuito.

Testimonianze significative sono state presentate dall’AIDO provinciale di Brescia anche nel video autoprodotto “Io vivo perché” (visibile in internet cliccando il titolo e in facebook); sono testimonianze di persone trapiantate d’organo che vivono grazie alla donazione di chi, per propria adesione anticipata o per concessione dei famigliari, ha lasciato in dono una parte di sé perdendo la propria vita.

Si potrà ascoltare la testimonianza di Ermanno, 56 anni che è tornato ad una vita piena e normale grazie ad un fegato nuovo, ed ora può coltivare ancora la sua passione per il ciclismo; di Sara, 24 anni, pluritrapiantata di reni, che ha ripreso a danzare come prima della malattia; di Nicla, 30 anni, alla ricerca di polmoni nuovi a 22 anni, ora tornata a scalare le montagne; di Andrea, 26 anni, che sta frequentando l’università da quando ha un cuore nuovo; di Paola, madre di un ragazzo trapiantato, che da operatrice sanitaria conosce il senso di frustrazione prelevando un organo da chi ha perso la vita, e l’immensa soddisfazione quando il trapianto va buon fine; per queste ragioni è diventata donatrice AIDO.

“Non so per chi, ma so perché”: è la massima dell’Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO) che rappresenta il principio ideale che la guida, rappresenta la potenza del dono che consente di tornare a vivere, di rinascere ancora: “Il donatore è quella persona che si presenta quando la vita decide di farti un regalo”.

I testimoni hanno parlato, ora a tutti noi la scelta.

(Al Convegno “Il Dono… da me a te”, hanno partecipato: AIL Brescia e AVIS Poncarale Flero, AVIS Bagolino, AIDO e ADMO Brescia, patrocinio di AVIS Provinciale e Comune di Bagolino, organizzazione di Oratorio di Bagolino.)





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