La Vitara è tornata all'asciutto

Ci sono volute alcune ore di lavoro, ma alla fine l’operazione ha avuto pieno successo.
Ieri mattina, infatti, la Suzuki Vitara finita nel lago d’Idro ad Anfo, è stata recuperata: bella bagnata, ma integra.

Dopo aver trascorso il pomeriggio e la notte adagiata e completamente immersa nelle acque dell’Eridio, il fuoristrada è tornato ad appoggiare sull’asfalto grazie all’intervento dei Vigili del fuoco sommozzatori arrivati apposta da Milano.

Uno di loro si è immerso e dopo aver valutato la situazione l’ha agganciata al cavo del verricello di un carro attrezzi, per un recupero lento, ma sicuro.
La particolare lentezza era dovuta al fatto che il sommozzatore, per guidare l’uscita in retromarcia dell’auto, doveva necessariamente tenere la portiera aperta e la resistenza dell’acqua, ad andatura più che micrometrica, l’avrebbe certamente divelta.

Alla fine tutto è finito per il meglio.
Il proprietario della Vitara, un sabbiense, che si era fermato sulla sommità dello scivolo per scaricare dei materiali da portare nel campeggio che apre lì vicino, probabilmente non aveva tirato il freno a mano e se aveva inserito la marcia, questa si è disinserita, provocando lo scivolamento del mezzo nel lago.

È andata bene che sia lui che il nipotino erano già scesi.
Si erano già incamminati in direzione del campeggio e non si sono nemmeno accorti di quanto stava accadendo alle loro spalle, fino a quando non hanno sentito l’impatto dell’auto contro l’acqua.

Ma a quel punto era troppo tardi per intervenire.

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