Geiger vince il ricorso contro la Provincia

«Deficit istruttorio dei provvedimenti adottati dalla Provincia di Brescia».
Così i giudici del Tar di Brescia hanno accolto il ricorso della società Geiger Italia, gruppo tedesco che gestisce lo stabilimento di trattamento rifiuti sito nei Fondi di Agnosine.

Geiger Italia si è rivolta al tribunale amministrativo a causa di alcuni provvedimenti decisi nei suoi confronti da palazzo Broletto nel 2019.
Si trattava della sospensione dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, e della successiva revoca con prescrizioni. Misure adottate dall’Amministrazione provinciale «a fronte delle segnalazioni, sia del Comune, sia della locale stazione dei carabinieri forestali, in ordine alle problematiche olfattive generate dall’impianto».
La scorsa estate, in sede cautelare, i giudici avevano già concesso la sospensiva degli atti impugnati.

Ora la sentenza dà ragione alla Geiger.
«Dai suvvisti elementi probatori può trarsi la conclusione che - si legge nella sentenza - né l’Arpa, unico ente preposto alla verifica dell’osservanza delle prescrizioni dell’Aia né l’Ats, competente al controllo del rispetto delle condizioni di sicurezza sul lavoro, hanno accertato violazioni che giustificassero la sospensione dell’Aia prima e la diffida poi a eseguire una serie di interventi per riprendere l’attività produttiva».

Sono così stati annullati tutti gli atti impugnati e la Provincia condannata a rifondere alla società Geiger Italia 6mila euro di spese di giudizio.

Ricordiamo che alla fine di luglio 2020 nell'impianto si era sviluppato un incendio e che da anni la popolazione che vive attorno allo stabilimento lamenta la presenza periodica di forti odori.

(fonte Giornale di Brescia)