Cura la cataratta
Non necessariamente è sinonimo di vecchiaia: di solito interessa gli ultracinquantenni, ma alcuni fattori possono anticiparne l’insorgere, come ad esempio nei diabetici, nei pazienti che fanno un uso prolungato di farmaci come cortisone, chemioterapici; oppure dopo ferite, traumi oculari gravi o altre malattie oculari
È come se avessimo un velo sull’occhio: inutile quindi sbattere ripetutamente le palpebre per rimuoverlo o pulire le lenti degli occhiali credendole appannate!
Diventa più difficile distinguere gli oggetti collocati negli ambienti poco luminosi e se siamo sottoposti ad una luce intensa (abbagliamento) proviamo una sensazione di fastidio (fotofobia).
Inoltre appaiono degli aloni attorno alle sorgenti luminose. I colori ci sembrano meno vivaci e in molti casi si ha la comparsa (o se già presente, l’aumento) della miopia.
Quando l’opacità del cristallino diventa molto densa non siamo più in grado di distinguere gli oggetti; in fasi molto avanzate possiamo avere la perdita anche totale della vista che però potrà essere pienamente recuperata dopo l’intervento chirurgico.
Individuati i sintomi, sarà compito del medico specialista oculista, dopo un accurato esame dell’occhio, valutare le nostre reali condizioni.
L’ intervento chirurgico di cataratta può essere praticato indipendentemente dal grado di opacizzazione del cristallino quando impedisca al paziente di svolgere le normali attività quotidiane.
Dopo la chirurgia della cataratta, se non sono presenti altre patologie oculari, le probabilità di ottenere un miglioramento della vista sono eccellenti (superiori al 97%).
L’operazione consiste nella estrazione della lente naturale dell’occhio (cristallino) trasparente o parzialmente opacizzata e nella contemporanea introduzione di una lente artificiale (IOL) capace di correggere il difetto di vista pre-esistente.
L’intervento di cataratta è di bassissimo impatto per il paziente in termini di dolore, riabilitazione post intervento, tempo necessario.
E’ l’intervento chirurgico più eseguito al mondo ed in Italia: se ne fanno circa 500 mila ogni anno. Mettiamo a disposizione dei pazienti i mezzi per ringiovanire la propria vista e sentirsi performanti come quando avevano 20 anni nei casi.
I pazienti che dopo i 50 anni presentano problemi nella visione da vicino hanno adesso a disposizione nuove possibilità tecnologicamente sicure e durature per correggere tutti i loro difetti di vista.
La nuova frontiera della chirurgia oculistica è quindi la sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale, del tutto trasparente e assolutamente duraturo nel tempo.
Con due grandi vantaggi: si risolve il difetto refrattivo e si previene un intervento di cataratta che si sarebbe reso necessario più avanti negli anni.
Oltre a risolvere quindi problemi di opacita’ importanti , attualmente, dopo un esame accurato, e’ possibile in pazienti ultra 50enni, impiantare lenti intrazoculari che correggono la visione per lontano, la visione intermedia e la visione per vicino, garantendo finalmente al paziente l’indipendenza dagli occhiali.
Gli occhi sono la nostra finestra sul mondo: ci svelano la realtà, permettono di orientarci e ci guidano alla scoperta di ciò che ci circonda.
Dr. Andrea Bottoli