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martedì, 17 dicembre 2024 Aggiornato alle 11:20Non solo nonni

L’altruismo degli Alpini: la solidarietà che illumina la Fondazione

di Redazione

In un mondo spesso frenetico e individualista, ci sono gesti che raccontano una storia diversa, fatta di altruismo, solidarietà e appartenenza. È quanto accaduto recentemente in Fondazione Falck a Vobarno

 

 

Alla Irene Ruibini Falck c'è un giovane alpino ricoverato a causa di un brutto incidente, che ha espresso un desiderio semplice ma carico di significato: rivedere i suoi fratelli d’arma, gli Alpini. 

Mattia, il nome del giovane alpino, porta sempre con se il cappello perché lo considera il suo portafortuna.

 

La sua richiesta è giunta fino al cuore della grande famiglia alpina, che non ha esitato a rispondere.

Infatti, in occasione del centenario della Fondazione vobarnese, erano presenti i tre capi gruppo degli Alpini di Vobarno: Edo Facchini di Vobarno, Giorgio Maffei con Valerio Mainetti di Degagna e per Pompegnino Ennio Zerneri.

Insieme a loro il sindaco Paolo Pavoni, anche egli alpino.

Tutti indossando con orgoglio il cappello con la caratteristica penna nera, si sono recati  in reparto per portare conforto e sostegno al giovane.

 

Non era solo una visita: era un abbraccio simbolico, un messaggio di vicinanza e appartenenza a chi, in un momento difficile, aveva bisogno di sentirsi parte di qualcosa di più grande.

 

Gli Alpini non sono solo un corpo militare; rappresentano un’idea, un valore condiviso che supera le generazioni e le situazioni personali. 

La loro storia è intrecciata con quella del nostro Paese, ma è soprattutto nelle azioni quotidiane, spesso lontano dai riflettori, che si manifesta la loro essenza.

 

La visita a Mattia, non è stata un evento straordinario per chi conosce il mondo alpino, ma è diventata un esempio lampante di quello spirito di altruismo che li contraddistingue. 

Si sono presentati con il sorriso, portando non solo parole di incoraggiamento, ma anche quell’energia positiva che solo una comunità così unita può trasmettere.

 

L’incontro è stato un momento di grande emozione per tutti i presenti. 

Il giovane alpino, visibilmente commosso, ha ritrovato per un attimo il calore della compagnia e il sostegno dei suoi “fratelli”. Gli altri pazienti e il personale sanitario, testimoni di quella visita, hanno potuto cogliere la forza di un gesto apparentemente semplice ma ricco di significati.

 

Questo episodio non è solo una storia di solidarietà; è un richiamo a valori che spesso sembrano dimenticati: la capacità di mettersi nei panni degli altri, di dedicare tempo ed energie per il bene comune, di fare squadra anche nei momenti più difficili.

 

Gli Alpini, con il loro esempio, ci ricordano che l’altruismo non è un’idea astratta ma una pratica concreta

La loro presenza accanto al giovane Mattia non era solo un atto di cortesia, ma una dimostrazione di cosa significhi essere uniti, come famiglia e come comunità.

In un’epoca in cui la solitudine e l’individualismo sembrano prevalere, gli Alpini continuano a rappresentare un faro di umanità, insegnandoci che i legami autentici possono fare la differenza. 

 

Quella visita in ospedale non sarà dimenticata, né dal giovane alpino né da chi ha avuto il privilegio di assistervi. 

È stata la prova che, anche nei momenti più difficili, c’è sempre qualcuno disposto a tendere una mano, a donare un sorriso e a condividere il peso del cammino.

 

Perché essere Alpini non è solo indossare un cappello con una penna nera: è l’Alpinità,  vivere e diffondere valori che rendono il mondo un posto migliore.

L’Alpinità è Fratellanza: gli alpini si considerano parte di una grande famiglia. Che si tratti di compagni di battaglia o di chi necessita aiuto, il motto è sempre quello di “non lasciare mai indietro nessuno”.

 

L’Alpinità è Solidarietà: questo valore si esprime soprattutto nel mondo civile. Gli Alpini sono noti per il loro impegno nel volontariato. 

 

L’Alpinità è Generosità: in occasione del centenario i tre gruppi Alpini di Vobarno, Degagna e Pompegnino hanno devoluto alla Fondazione Irene Rubini Falck un erogazione di € 3.000.  

Con questo gesto di grande significato, gli Alpini hanno voluto ribadire il loro impegno concreto verso i più anziani, spesso custodi della memoria collettiva e pilastri delle comunità.

 

La decisione è nata dalla consapevolezza che le case di riposo, luoghi dedicati alla cura e al benessere degli anziani, spesso necessitano di risorse aggiuntive per migliorare i servizi offerti. 

Gli Alpini, sempre attenti ai bisogni del territorio, hanno raccolto fondi con l’intento di sostenere la struttura e garantire migliori condizioni di vita ai suoi ospiti.

 

Grazie di cuore ed Evviva gli Aplini

 


 

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