Dalla materia prima principalmente utilizzata, l’alluminio, interamente da riciclo, per arrivare ad una transizione ecologica consapevole, attenta all’ambiente e alle persone che lo vivono.

Fast Spa pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità.

Una rendicontazione non finanziaria con l’obiettivo di “generare valore per l’ambiente le persone e il territorio, che si collocano all’interno di un approccio sostenibile in grado di integrare i diversi aspetti della sostenibilità sociale, ambientale, economica e di governance, contribuendo così al conseguimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030».

Un sistema nel quale vengono coinvolti tutti: collaboratori interni ed esterni, clienti, fornitori e banche, l’intera comunità.

Tutto, dalle fonti energetiche e idriche all’utilizzo circolare delle risorse, passando per la gestione responsabile dei rifiuti, l’ambiente lavorativo, il welfare aziendale, la formazione e la sicurezza, sono vagliati in funzione dell’impatto che questo può avere sulla comunità di appartenenza.

E tutto questo funziona, anche dal punto di vista economico: nel 2023 l’azienda gestita dalla famiglia Levrangi, Stefano, Marco ed Elisa, ha fatturato 19 milioni investendone 2,7. 

Generando ricchezza diffusa: i collaboratori nel 2021 erano 61, 71 nel 2022 e sono diventati 84 nel 2023, con prodotti di alta qualità premiati in tutto il mondo.

C’è la sede di Gargnà, ma ci sono anche un polo logistico a Lavenone, “Fast Milano” nel cuore meneghino di via Battisti e “Fast Lab” a Roè Volciano. 

Quest’ultimo è stato pensato non solo come polo espositivo, ma come vero laboratorio di idee dove promuovere incontri formativi e occasioni di dialogo fra progettisti.

Prossimamente a Roè, martedì 22 ottobre alle 17:30, proprio di sostenibilità si parlerà, con i maggiori esperti, in uno degli incontri proposti da Cassa Rurale.

Prendete nota intanto, presto ne scriveremo.