Mercoledì, 6 agosto 2025


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lunedì, 23 settembre 2024 Aggiornato alle 09:45Parrocchie

Il saluto della Prasband a don Paolo

di M.V.

Una gradita sorpresa quella che la banda trentina ha organizzato per il saluto al parroco di Bagolino in partenza per una nuova parrocchia

 

M° Stefano Bordiga: «Francesca, ho saputo che don Paolo lascerà la parrocchia di Bagolino per un altro incarico, dobbiamo ringraziarlo per averci chiamati tante volte ad animare la messa e le processioni; siamo l’unica banda trentina che viene invitata a suonare nel bresciano, è un unicum che ci fa onore, e ancor di più per suonare in chiesa e nelle festività religiose».

Francesca Filosi, presidente della Prasband: «Lo faremo con molto piacere, ci penseremo».

M° Bordiga: «Non abbiamo tempo per pensarci, dobbiamo andare a suonare sabato, per la messa delle 18.30, è l’unico giorno utile per noi e per don Paolo che andrà via tra pochi giorni». 

Francesca: «Questo sabato? Ma è tra cinque giorni!»

M° Bordiga: «Chi c’è c’è, io ci vado anche da solo: subito, questo sabato». 

 

Non ha suonato da solo il M° Stefano Bordiga alla messa serale di sabato 21 settembre, perché con lui c’erano molti componenti della sua banda, che hanno accolto la chiamata fuori programma del loro direttore, per il doveroso ringraziamento a quel prete comunicativo che fa battute in dialetto bresciano e che accoglie le persone con simpatia e apertura mentale, un atteggiamento non solo apostolico derivato dalla propria missione pastorale, ma di vicinanza umana e civile verso il suo gregge, e anche verso quello di altre, o nessuna, confessioni religiose o ideologie.

 

«L’amico Stefano ci fa sempre degli scherzi, mi ha telefonato e mi ha detto, Sabato veniamo a suonare alla messa, ed ecco qui la sua banda; non lo sapeva nessuno, è stata una bella sorpresa, grazie a tutti i bandisti». 

 

Ha esordito così don Paolo in apertura della messa, omettendo di dire che il M° Bordiga era riuscito a contattarlo soltanto alla 36ª telefonata: tenace uno, irreperibile l’altro alle prese con trasloco e passaggio di consegne al successore don Francesco Mattanza.

 

La Prasband ha potuto così attribuire il suo saluto e ringraziamento in musica a don Paolo, che lascerà i monti per scendere al piano dove lo attenderà una nuova impegnativa esperienza pastorale.

 

«Invochiamo l’intercessione della Madonna di San Luca per sostenere la nuova prova, e come in ogni nuova situazione che si affronta ci vuole un po’ de cusulì, un po’ di sale in zucca, e speriamo che la Madonna ci tenga la mano sulla testa e ci dia il sale che ci serve per aiutare i giovani a trovare la loro strada nella vita, gli anziani soli, i malati bisognosi di conforto, le famiglie alle prese con l’educazione dei figli e le difficoltà dell’oggi». Don Paolo Morbio ha concluso così, con il suo stile colloquiale e diretto la celebrazione della messa.

 

La presidente della banda Francesca Filosi, a nome dei bandisti, ha augurato a don Paolo di fare nella sua nuova parrocchia un’esperienza altrettanto positiva come quella di Bagolino, e lo ha ringraziato per aver invitato tante volte la banda a suonare per la chiesa e la sua comunità, «Forse perché tu sei una persona luminosa e con il nostro M° Stefano così stravagante e gioioso ti sei trovato in sintonia; se vorrai chiamarci ancora là dove andrai, noi verremo a suonare con piacere».

 

Molto soddisfatto, e commosso, il M° Stefano Bordiga, che segretamente già si appresta a ideare un’altra sorpresa in musica in quel di Molinetto-Ciliverghe, dove don Paolo Morbio inizierà un’altra fase della sua vita personale e pastorale al servizio dell’umanità: «La grandezza di una persona consiste nell’abbassarsi umilmente e rendersi uguale a tutti gli altri esseri umani; se vuoi essere il primo, sii l’ultimo, sii il servo di tutti, così ci insegna il messaggio di Gesù». 

 

Nella foto di Luciano Saia: La Prasband saluta don Paolo Morbio (Bagolino, Chiesa di San Giorgio, 21 settembre 2024)


 

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