Dipendenza affettiva
“L’amore non è mai una dipendenza. L’amore è uno stato assoluto, incondizionato ed eterno che non reclama niente in cambio”.
Negli ultimi anni si sente spesso parlare di dipendenza affettiva, una condizione nella quale l’amore si trasforma in ossessione verso il partner e verso la relazione, generando uno spiacevole stato di sofferenza.
È stata inserita tra le New Addictions, dipendenze comportamentali che non implicano l’uso di sostanze, ma ad oggi non esiste ancora una classificazione che permette di inquadrare queste condotte in precise categorie diagnostiche.
La dipendenza in una relazione non è di per sé patologica, anzi può essere un fattore necessario per la costruzione del legame, il suo mantenimento e, per alimentare l’investimento nella relazione.
Diventa un aspetto problematico quando la relazione di coppia è sentita come condizione unica, indispensabile e necessaria per la propria esistenza: “non posso vivere senza di te”.
La persona in questo stato annulla sé stessa, i suoi valori, le sue passioni e i suoi bisogni, in funzione del legame di coppia. L’idea di fondo è che, così facendo, l’altra persona mi potrà amare e io non dovrò affrontare la paura più grande ovvero la rottura della relazione e l’abbandono conseguente.
Quali possono essere i sintomi della dipendenza affettiva?
- Piacere: elevata euforia derivante dallo stare con l’oggetto di dipendenza, il partner;
- Tolleranza: diventare sempre più bisognosi del tempo trascorso con il partner tanto da aumentarne il tempo dedicato alla coppia e, nel contempo, diminuire il tempo dedicato ad altre attività individuali e contatti con altre persone;
- Astinenza: comparsa di emozioni negative intense tra cui ansia, panico e tristezza, quando il partner è fisicamente o emotivamente distante;
- Perdita di controllo: reazioni impulsive e incontrollate alternate a momenti di lucidità nella quale si sperimentano emozioni di vergogna e colpa.
Nella vita quotidiana questi sintomi si manifestano in svariate situazione tra cui: dare maggiore importanza ai bisogni e alle emozioni del partner, non prendere decisioni in autonomia, ricercare rassicurazioni, dipendere dall’approvazione del partner, non esprimere disaccordo, assumersi sempre la colpa o la responsabilità di eventi o situazioni negative, comportamenti di controllo e gelosia, non difendere la propria autonomia e le proprie passioni, ecc.
Prossimamente vedremo insieme alcune strategie utili per la gestione della dipenda affettiva. In ogni caso, se ti riconosci in alcuni di questi sintomi, può essere utile rivolgerti ad un professionista psicoterapeuta per aumentare la consapevolezza di te comprendendo le cause e i meccanismi alla base di tale comportamento e, intraprendere un percorso di valorizzazione personale e sviluppo all’autonomia.
Dott.ssa Sabina Moro
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