Segno positivo in Valle Sabbia
Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia territoriale per il Turismo”, non ha dubbi: “Spingere su quello che abbiamo definito Sistema Valle Sabbia comincia a pagare”.
Gli fanno eco il presidente della Comunità montana Ermano Pasini e l’assessore comunitario di riferimento, Michele Brugnoni: “I risultati sono confortanti e l’hanno ben compreso anche i sindaci di quei Comuni valsabbini che ancora non hanno aderito all’Agenzia, ma che lo faranno presto: la nostra Valle ha tutte le potenzialità per dare un decisivo impulso allo sviluppo del settore turistico”.
I punti di forza sarebbero le proposte trainanti del Gruppo di Azione Locale (Gal) GardaValsabbia che coinvolgono le “Terre fra i due laghi”, prime fra tutte il procedimento per arrivare ad un marchio di qualità dei prodotti tipici valsabbini (in analogia con quanto sta accadendo nell’Alto Garda) e la decisione di puntare sulla ricettività tipo bed&breakfast.
Ma anche le caratteristiche della Valle solcata dal Chiese aiuterebbero questa tendenza: “Con la possibilità di praticare ogni tipo di sport, con la cultura, l’arte, la natura e le occasioni d’incontro, siamo ormai in grado di offrire a quanti decidono di venire da noi l’intera settimana turistica e anche più”. A fare la parte del leone è stato il lago d’Idro che paradossalmente quest’anno è stato l’unico lago italiano a non soffrire la crisi idrica, almeno fino ad un paio di settimane fa.
Senza lo specchio d’acqua attorno al quale si affacciano i territori di Idro, Anfo, Bagolino e Baitoni, infatti, si faticherebbe non poco a parlare di turismo estivo in Valle Sabbia.
Poi arriva la Rocca d’Anfo che in tre mesi è stata visitata da almeno 3 mila persone, disposte a scarpinare per visite guidate della durata di 5 ore, a gruppetti di 15/20.
Indicare in queste due “novità” il successo della stagione turistica è però riduttivo.
In realtà qualche cosa si era già mosso l’anno precedente quando, nonostante il lago basso fino all’indecenza e la Rocca ancora chiusa, per le presenze turistiche non c’erano state flessioni di rilievo: “Sarà pure servito a qualcosa partecipare a decine di fiere in tutta Europa, ed insistere per creare quelle sinergie capaci di presentare la Valle Sabbia come sistema unico” ci dice Marca, che poi ci confida: “Le presenze di francesi in Italia coprono l’1,8% del mercato turistico e noi possediamo una rocca napoleonica come se la sognano in Francia. Bisogna solo farglielo sapere, ed essere pronti ad accoglierli”.