Lo chiamano Hate speech e vuol dire “incitamento all’odio”. La definizione abbastanza recente della giurisprudenza sta a indicare un fenomeno inquietante e allarmante, presente nelle chat e sui social
Le parole di odio in rete. Una forma di violenza da conoscere e arginare “Vai a lavorare cretino!” e “Sei un escremento di rinoceronte” sono solo alcuni dei messaggi offensivi che il professor Roberto Burioni, virologo di fama, ha ricevuto nelle settimane scorse sui social
Adolescenti e social I social sono buoni o cattivi? Servono agli adolescenti o sono dannosi? Domande insistenti che oggi riecheggiano ovunque e che, soprattutto i genitori, si pongono preoccupati dei pericoli che i figli possano correre frequentandoli assiduamente
Fare i genitori al tempo dei social I bambini e gli adolescenti di oggi sono immersi nel mondo tecnologico e vivono come una “doppia vita” che influenza il processo di sviluppo e di individuazione: una reale dove fanno le esperienze comuni e si confrontano con il principio di realtà, e una virtuale che consente altre esperienze e rapporti con se stessi e con gli altri
Parole di odio e controparole “Le parole fanno più male delle botte” diceva Carolina Picchio, forse la prima adolescente italiana vittima di cyberbullismo
Il cyberbullismo non è un gioco
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |