Fare i genitori al tempo dei social
I “pollicini”, cioè quelli che digitano solo con i pollici, altrimenti chiamati “nativi digitali” e nati dalla fine degli anni Novanta in poi, sono cresciuti con Internet e il nuovo modo di interagire.
“Stai attenta ai social, qualcuno può violentare e uccidere.” È lapidaria con questa frase la mamma di Alessio Tucci, l’assassino che a Afragola ha ucciso la fidanzatina di 14 anni.
La giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio di ogni anno, ci dovrebbe servire a ricordare che la paura dell’omosessualità è ancora ampiamente diffusa
Il caso del diciannovenne di Mezzolombardo in provincia di Trento che qualche giorno fa ha ucciso il padre, ha sconvolto la comunità locale e non, ma nello stesso tempo ha posto in evidenza il dramma invisibile della violenza assistita
C’era una volta una lite al parco. Un ragazzino di 11 anni colpisce con un bastone un coetaneo e lo ferisce. Un fatto violento, inammissibile senza un motivo. Allora le famiglie dei due bulli decidono di ritrovarsi per discutere dell’accaduto e tentare di capire cosa fare con i figli...
Qualche anno fa è uscito un film che si chiamava “Selfiemania”. Parlava più che altro di una nuova dipendenza, quella derivante dalla possibilità di farti da solo splendide foto e postarle in rete, continuamente