Cronache: furto all'Itis

Attoniti gli studenti e i professori che, una volta entrati nel laboratorio di informatica, l’hanno trovato privo di tutti i computer fissi (una ventina, ndr).
Il laboratorio è utilizzato dagli alunni dell’indirizzo grafica e comunicazione.
Solo un computer è stato tralasciato, l’unico malfunzionante e questo lascia pensare presumibilmente ad un’azione furtiva escogitata e pianificata anche all'interno.

Succede spesso che gli istituti scolastici vengano presi di mira con incursioni e razzie di dispositivi e attrezzature tecnologiche, ma anche di soldi presenti nei distributori di cibo e bevande.
Addirittura è capitato che in una scuola dell’infanzia venissero sottratti dei termosifoni in ghisa, lasciando la scuola allagata e impraticabile.

È sufficiente digitare su internet “furti nelle scuole bresciane” per rendersi conto che non sono fatti isolati ma abbastanza frequenti, specialmente negli ultimi anni. Nel 2021 Vobarno era già stato luogo di furti e saccheggi in alcuni edifici scolastici.
La presenza di apparecchiature digitali nelle scuole attira decisamente più malintenzionati per via del loro valore.

Sono cronaca recente i fatti accaduti in alcune scuole della città di Pisa: in un asilo nido sono stati rubati tablet multimediali mentre in altri istituti stampanti e PC, provocando gravi disagi agli allievi e al personale scolastico.

Quella dei furti nelle scuole è una problematica seria che merita attenzione da parte dei funzionari delle istituzioni scolastiche.
È importante adeguare i sistemi di sicurezza per prevenire furti e intromissioni non desiderate.

Non meno importante è la ricaduta sul piano sociale e a livello educativo: dotare le scuole di apparecchiature digitali per la formazione è interesse e onere per i cittadini, il loro furto offende non solo gli studenti ma tutta la collettività.

di PIetro Lazzari

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