Sull'opuscolo di fine anno
di Giovanni Scalora
Oggetto della lettera a firma di Giovanni Scalora, quanto contenuto negli opuscoli redatti a fine anno, in merito alla Fondazione Irene Rubini Falck, dalle compagini amministrative di maggioranza e di minoranza
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Per una serie di motivi di varia natura sono interessato a quanto avviene in Fondazione I.R. Falck di Vobarno ed ho letto pertanto con interesse quanto scritto in proposito negli opuscoli redatti a fine anno a cura delle locali Liste Civiche presentatesi alle Elezioni Comunali del maggio 2019.
Mentre non posso che esternare la mia più profonda solidarietà a tutti coloro che si impegnano costantemente in Casa di Riposo per il benessere degli Ospiti, e delle loro Famiglie, assumendosi in prima persona i rischi ed i disagi conseguenti a questo particolare momento, così come illustrato nella pubblicazione redatta a cura della Lista “Uniti per Cambiare”, mi ha destato qualche perplessità quanto ho letto circa la Fondazione nell’ opuscolo redatto a cura della Lista “Impegno Civico” che qui di seguito vorrei commentare.
Infatti, mentre non si può che prendere atto della “fase dei licenziamenti”, provvedimenti questi che seguiranno il loro iter naturale nelle relative Sedi, penso si debba approfondire l’affermazione secondo la quale “l’annata che si sta concludendo sarà, … omissis … anche sotto quello economico una brutta annata per la Casa di Riposo di Vobarno”, perché penso che detta affermazione potrebbe destare qualche preoccupazione, specie nelle Famiglie degli Ospiti, tanto più che mi pare di ricordare che l’ultimo bilancio presentato al pubblico è quello chiuso al 31.12.2017, presentazione avvenuta in Fondazione il 09.11.2018.
Penso opportuno qui ricordare che detto bilancio presentava a mio avviso una situazione economico/finanziaria di tutto rispetto e tale da fronteggiare, dal punto economico/strutturale, eventuali emergenze, come, ad esempio, l’attuale pandemia.
Tutto questo frutto evidente di una politica che, in anni precedenti, oltre che prendersi cura della Persona, aveva avuto anche un occhio attento agli investimenti ed agli aspetti economici, nonostante che, per questo, venisse qualche volta criticata con toni che, a tratti, potevano apparire un po’ troppo accesi.
Traccia che questa politica abbia avuto considerazioni positive a vari livelli può trovarsi, per citare un paio di esempi, nell’articolo di Vallesabbia News del 19 giugno 2013 col titolo “Il di Vobarno“, così come nell’ articolo del 02 luglio 2014, apparso sempre su Vallesabbia News col titolo “Irene Rubini Falck Onlus, un plauso agli amministratori“.
Per i due anni successivi, 2018 e 2019 cioè, non mi pare ci siano state sedute pubbliche per illustrare i risultati d’ esercizio (nel 2019 non c’era ancora il covid) e mi pare che nulla sia stato comunicato ufficialmente al riguardo in altra forma.
Solo in una dichiarazione rilasciata dall’allora Presidente in scadenza ve ne è un accenno, vedi Vallesabbia News dell’11 giugno 2019 nell’articolo “Un anno e mezzo in Fondazione”.
In tale dichiarazione infatti, tra le varie considerazioni circa i risultati ottenuti con la condivisione della ”Consigliera che pur essendo espressione della Minoranza in Consiglio Comunale, ha fornito al Consiglio il suo fondamentale apporto di esperienza“, si legge che, relativamente all’ esercizio chiuso al 31.12.2018, “ omissis … abbiamo chiuso un bilancio che risulta un poco in perdita … omissis”, senza peraltro specificare l’ entità della perdita stessa.
Ritengo ora che, visto i timori espressi da “Impegno Civico” in tema di bilancio, sia estremamente opportuno che si portino a conoscenza i risultati di bilancio degli anni precedenti per avere un generale quadro di raffronto, visto che la Fondazione, pur considerando la specificità della sua ragione d’essere fornendo prestazioni di alto valore morale e sociale, è pur sempre un’Azienda, e come tale penso debba essere trattata nei suoi aspetti economico/finanziari.
Ciò anche a tutela della qualità dei servizi, e dei loro costi, che vengono erogati agli Ospiti, Ospiti probabilmente destinati a crescere, visto che il tasso d’invecchiamento generale della popolazione è in continuo aumento.
Si valuterà così, in base ai risultati complessivi conseguiti dalla loro gestione, l’operato di tutti gli Amministratori succedutisi negli anni prima di “nominare persone qualificate a dirigere questa importante struttura”, così come menzionato sempre nell’ opuscolo di “Impegno Civico”, prospettando così soluzioni che paiono ricordare da vicino richieste già avanzate in passato dal Gruppo Consigliare “Insieme per Vobarno” che si basavano, in parte, su affermazioni che, col senno di poi ed alla prova dei fatti, non sono parse del tutto corrette, dando visioni d’insieme quanto meno opinabili.
Penso invece che, visto il ruolo di alto valore della Fondazione, ogni notizia ad essa riferita dovrebbe essere documentata con la massima oggettività, cosi come ogni atto ad essa concernente dovrebbe essere espletato nei giusti tempi e con le procedure richieste.
Ed in conclusione, riferendomi all’accenno allo Statuto, ritengo essere opportuno un aggiornamento del portale della Fondazione, visto che ad oggi è ancora visibile il vecchio Statuto del 2004, superato dal nuovo, datosi dalla Fondazione nel 2018, e presentato nella riunione del Consiglio Comunale del 28 settembre dello stesso anno, la visione del quale potrebbe tornare utile al Cittadino che, come me, è interessato a quanto avviene in Fondazione ed a meglio capire alcune sue dinamiche attuali e future.
Giovanni Scalora