L'altra campana

La necessità della rotonda Itis, proprio per la pericolosità dell’incrocio (uscita tangenziale e uscita della scuola con ingorgo di autobus e vetture private), è stata posta con forza e a più riprese dal gruppo consiliare di opposizione sin dal 2014.
Per la verità quando alcuni anni fa furono chiuse le gallerie della tangenziale per lavori e il traffico veniva deviato sulla ex-provinciale fu installata una rotonda provvisoria con manufatti yersey.

Pensavamo che quella situazione non ottimale ma comunque migliorativa (costringeva i mezzi in uscita dalla tangenziale a forti rallentamenti) potesse durare fino alla nuova opera.
Invece dopo un mese Anas toglieva tutto con l’Amministrazione che non fece sufficiente opposizione a quella scelta.

Per la verità poi fu messo un cartello che limitava a 70 Km/h la velocità.
Roba da matti. Spiegammo al delegato della Giunta che era una follia quella velocità in quel tratto rettilineo e in pendenza a ridosso dell’incrocio.
Il cartello fu tolto fu messo un tutor che non mi risulta abbia mai funzionato.

Abbiamo poi proposto, sempre in attesa della rotonda, di mettere un semaforo a chiamata, di mettere dossi dissuasori, una maggiore presenza della Polizia Locale nelle ore di punta.
Era considerato un incrocio talmente pericoloso che la Giunta non accolse nessuna delle proposte fino ad oggi.

Recentemente, credo a dicembre scorso, in un consiglio comunale venne proposto dalla Giunta un testo di accordo bonario con privati, lacunoso e per niente chiaro, in cui, in cambio della cessione gratuita (sic!) dei pochi metri quadrati necessari per la rotonda, si lasciava intravvedere la possibile urbanizzazione di quell’area fronte-Itis che è vincolata dal PGT attualmente in vigore per finalità scolastiche.
Ovviamente ci opponemmo a quel testo e la Giunta lo ritirò.

Proponemmo che la Giunta procedesse all’esproprio di quegli 800 mq. necessari per ragioni di pubblica utilità e che l’eventuale variazione del PGT venisse rimandata alla discussione più generale sullo stesso.
Tengo a ribadire che quell’area interessa un futuro sviluppo dell’Itis già oggi in difficoltà per carenza di aule, nonostante il grosso investimento di alcuni anni fa operato con lungimiranza dall’allora giunta di centro-sinistra.

Un Istituto dove si recano oltre 800 studenti e polo costante di attrazione per la Valle e non solo.
In tempo di “green” servirà un ampio spazio verde che la valorizzi poiché la zona coinvolge scuola, centro sportivo e la bella riva del Chiese.
Si presterebbe cioè a divenire un luogo di relax e passeggio per bambini, famiglie e anziani.
Di certo a Vobarno non servono nuovi supermercati o centri direzionali!

Vobarno maggio 2021
Ernesto Cadenelli

.in foto: uno dei frequenti incidenti che avvengono dove manca quella rotonda