Controllo e bonifica

Un terreno impervio che ha richiesto ancora un attendo monitoraggio e interventi sia da terra che dal cielo quello coinvolto nell’incendio boschivo di Degagna.

Anche nella giornata di domenica sono proseguite le operazioni di controllo e di bonifica da parte dei volontari dell’Aib della Valle Sabbia, che hanno tenuto allestita la vasca per l’acqua per l’elicottero dell’antincendio regionale, che ha stazionato in Degagna per buona parte della giornata.Solo due, alla fine, i sorvoli di spegnimento.

Il grosso del lavoro è stato svolto da terra, affidato a due squadre dell’antincendio boschivo con 6 uomini che hanno perlustrato l’intera area andata in fumo alla ricerca di focolai.

Ancora al mattino si vedevano delle folate di fumo, con piccole ripartenze, in prossimità delle creste.
Gli uomini hanno proseguito con la bonifica “di fino”, in particolare del versante verso la riserva naturale del Prato della Noce, poi lungo il perimetro dell’incendio, anche nel vallone che guarda verso Vobarno.

L’incendio per fortuna non ha intaccato boschi di pregio, ma per lo più ceppaia, paglione, non danneggiando gli alberi; anche la riserva naturale è stata lambita solo marginalmente.
Si stima che il terreno interessato dall’incendio sia attorno ai 5 ettari.

«Sono state giornate impegnative – riferisce Marco Mozzi, responsabile dell’antincendio boschivo della Comunità montana di Valle Sabbia e Direttore Operazioni Spegnimento: in particolare nella giornata di sabato sono intervenute 8 squadre Aib dei gruppi della Valle Sabbia, per un totale di 22 volontari. Anche i piloti dell’antincendio si sono complimentati con i volontari per l’impegno che ci hanno messo nelle operazioni di spegnimento e bonifica, per le condizioni difficili del terreno, in pendenza e fra le rocce».

Le operazioni sono proseguite fino alle 19 di ieri, anche se il monitoraggio è proseguito fino a tarda ora.