27 Dicembre 2012, 07.59
Vobarno
Riconoscimenti

Cavalieri per umanità

di Ubaldo Vallini

Marito e moglie entrambi insigniti del cavalierato al merito della repubblica. Succede a Vobarno dove Gianni Amolini e Imelda Pedersoli da pi di vent'anni si occupano in via esclusiva del figlio paraplegico.

 
Il telegramma sottoscritto dal Segretario Generale alla Presidenza della Repubblica Donato Marra è arrivato lo scorso 22 ottobre, ma loro hanno aspettato senza dire niente a nessuno: «Metti che fosse uno scherzo» ci dice Giangiacomo Amolini, semplicemente Gianni per tutti quanti lo conoscono.
«Poi però ci sono arrivati questi tubi con tanto di ceralacca e, ci hanno assicurato anche alle Poste, è proprio tutto vero» aggiunge.
 
Gianni Amolini e Imelda Pedersoli, marito e moglie di Carpeneda di Vobarno, sono stati insigniti con la croce di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana "per attività svolte ai fini sociali".
Le pergamene che sanciscono le due onoreficenze, sono state firmate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Presidente del Consiglio Mario Monti, che si sono avvalsi dell'articolo 2 del Dpr che dal 1952 regola l'assegnazione delle decorazioni pubbliche, vale a dire quello che permette di conferirle direttamente per motivi speciali e senza sentire la Giunta dell'Ordine.
 
Gianni e Imelda ancora non l'avrebbero detto a nessuno di questa novità, men che meno alla stampa, se l'amico Beppe Valdini che ogni anno porta loro gli auguri del gruppo della Stella non li avesse convinti che quello era l'unico modo per ringraziare chi ha sostenuto la loro "candidatura".
Già, perché Gianni e Imelda proprio non riescono a capire chi possa aver suggerito i loro nomi.
 
Conoscono bene però il motivo di tanta riconoscenza pubblica: da più di vent'anni, infatti, i due si occupano giorno e notte in via esclusiva del figlio Massimiliano, divenuto tetraplegico dopo essersi tuffato nel lago di Garda per ripescare la ciabatta di un'amica.
Un gesto che ha cambiato per sempre la sua vita e quella dei suoi genitori.
Era l'agosto del 1990 e Massimiliano aveva 15 anni. Quel tuffo gli fratturò due vertebre e lo tenne in coma per cinque mesi.
Al risveglio una trombosi gli aveva portato via anche l'uso della parola.
 
Massimo con un lieve movimento della testa suona un campanello per richiamare l'attenzione e ha imparato a comunicare fissando con gli occhi le lettere dell'alfabeto impresse su una lavagnetta trasparente.
Da qualche anno lo stesso sistema di riconoscimento dello sguardo, applicato all'informatica, gli permette di utilizzare un computer.
 
Questo gli ha aperto il mondo, che lui attraversa in lungo e in largo standosene sempre fermo a letto.
Della sua avventura, che gli ha aperto in modo straordinario anche le porte della fede, Massimiliano ha scritto anche un libro.
 
Quando andiamo a trovarlo per vedere le onorificenze meritate dai suoi, chiama tutti e con lo sguardo, veloce sulla lavagnetta, dice la sua: «Chi vi ha proposto per il cavalierato ha fatto la domanda entro febbraio di quest'anno alla Prefettura di Brescia» afferma.
Non aggiunge altro.
Che la proposta sia arrivata proprio dalle sue pupille?
 


Commenti:
ID26290 - 30/12/2012 19:32:14 - (sonia.c) - congratulazioni e auguri..

auguri a Massimiliano e alla sua famiglia..auguri a tutte le famiglie "speciali e specializzate", in questo cammino difficile ,coraggioso,meraviglioso, chiamato VITA....

ID26328 - 31/12/2012 11:04:24 - (Porsenna) -

Concordo per filo e per segno ogni parola di Sonia, questo è un premio meritatissimo, dovremmo imparare tanto, tanto, tanto da questa storia di VITA. Siete un esempio… che il 2013 sia per voi un anno sereno, i miei auguri più sentiti! Luca

ID26339 - 31/12/2012 13:46:28 - (sonia.c) - caro porsenna..

conosci Rosanna Benzi? cerca :il vizio di vivere..il libro più divertente e ottimista che abbia mai letto!ciao! si! testimoni straordinari di umanità...

ID26340 - 31/12/2012 14:04:56 - (sonia.c) - capisco che ..

ci si trovi spiazzati e imbarazzati da queste vite straordianare che "letteralmente" ci ammutoliscono..ma sarebbe bello leggere più commenti a certi articoli! "riconoscere e pubblicizzare"il bene quando lo incontriamo, fa bene a "loro" ma sopratutto a "noi"..

ID26494 - 05/01/2013 18:22:45 - (delirio) - AMORE....

Non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici (Gv 15,13)... figuriamoci per i propri figli

ID26526 - 06/01/2013 23:38:51 - (sonia.c) - caro delirio..

noi genitori creiamo una vita nuova..ma i figli, ci danno la grande opportunità di migliorare la nostra....

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