Pochi dubbi era il «Gino»

 Era lì, probabilmente, fin da quando hanno cominciato a cercarlo. Era il 10 ottobre dello scorso anno.

La svolta tanto attesa dalla famiglia di Luigi Pilenghi è arrivata.
Anche se bisognerà attendere l’ufficialità rappresentata dai risultati dell’esame del DNA, finalmente, può aver fine la dolorosa attesa di chi vive il tempo sospeso dell’avere un disperso in famiglia.
Un lutto reso ancora più straziante dall’impossibilità di avere dei resti su cui piangere.

Pochi dubbi, infatti, che possa essere proprio di Luigi “Gino” Pilenghi il cadavere rinvenuto ieri mattina a Villanuova sul Clisi, tutto sommato nemmeno tanto lontano dall’ultimo punto in cui era stato visto.

Gino aveva 88 anni ed era uscito di casa in Via Legnago, a meno di un chilometro da dove è stato ritrovato, diretto ad una proprietà sul monte Covolo.
Probabilmente ha perso il sentiero che stava percorrendo e con quello anche l’orientamento.
Scendendo facendosi largo fra i rovi è arrivato fino a quel muro: impossibile oltrepassarlo e anche risalire lungo quel terreno ripido ed impervio. Lì è rimasto.

La zona sovrastante è battuta da appassionati dell’arrampicata per la presenza di una falesia. Ad individuarne le spoglie, compreso il vestiario composto da maglioncino grigio a strisce, pantaloni grigi, scarpe da tennis e berretto con visiera beige – così descritto nella fase delle ricerche - sono stati due ragazzi che ieri mattina a loro volta avevano perso il sentiero e se lo sono trovati davanti.

Intorno alle 8:30 hanno avvertito i carabinieri e quelli gli uomini del Soccorso alpino della Valle Sabbia, i primi ad intervenire sul posto.
Per recuperare la salma è stato poi necessario l’intervento degli specialisti Saf dei Vigili del fuoco, e quello dei colleghi da Brescia che utilizzando l’autoscala come una gru hanno issato i resti di Gino raccolti in una barella toboga, per poi depositarli sull’asfalto della 45Bis dove nel frattempo era arrivato il carro funebre, mentre gli agenti della Locale della Valle Sabbia si occupavano di gestire il traffico a senso unico alternato.
Alle 11:30 tutto era già finito.

La salma di Luigi “Gino” Pilenghi è stata poi ricomposta presso l’unità operativa di Medicina legale del Civile di Brescia.

Le ricerche dell’88enne di Villanuova erano durate 10 giorni, coinvolgendo un gran numero di volontari da tutta la Valle Sabbia, in una zona tutto sommato ristretta, ma particolarmente impervia.
Per quanto fossero state scrupolose, non avevano avuto alcun esito: Gino sembrava scomparso nel nulla.
Fino a ieri.