La scienza secondo Zichichi

Teatro “Corallo” gremito all’inverosimile venerdì scorso per la conferenza del prof. Antonino Zichichi, che per la seconda volta ha accolto l’invito dell’Amministrazione comunale di Villanuova a tenere un incontro pubblico, esponendo le sue idee di uomo di scienza.

Al saluto del sindaco Ermanno Comincioli è seguita una presentazione dell’illustre ospite da parte dell’assessore all’Istruzione Franco Cocca, il quale ha illustrato il ricco curriculum del professore, fra scoperte scientifiche e iniziative nell’ambito della fisica nucleare, quali il laboratorio del Gran Sasso, nonché i numerosi riconoscimenti assegnatigli nella sua lunga carriera di docente universitario e di divulgatore scientifico.

In oltre due ore di discorso a braccio ha catalizzato I’attenzione del pubblico, per ribadire che la ricerca scientifica è il vero motore del progresso tecnologico, industriale e civile. «Se la scoperta scientifica si arresta – ha affermato lo scienziato – la tecnologia si ferma».
Ha parla delle invenzioni, affermando che fin dall'alba dei tempi le civiltà avevano come fondamento due cose: la scoperta del fuoco e della ruota. Ma ben 3000 anni sono stati necessari per studiarli e capirne i meccanismi. Fu così che Galilei scoprì “il principio d’inerzia” e quello dell’ attrito, sì perché capì che la ruota serve a ridurre l’attrito. E ancora scoprì che le oscillazioni di un pendilo così come il battito cardiaco misurano il tempo, “moti periodici senza attrito”.

Uno degli aspetti più noti di Zichichi è la battaglia che conduce da molti anni contro l'astrologia e Più in generale contro le superstizioni come quelle legate alla numerologia definite dallo scienziato “Hiroshima culturale”, dalla citazione di Enrico Fermi “Fate sì che all’Hiroshima politico non segua un Hiroshima culturale”.

Alla ovvia e attesa domanda da parte del pubblico riguardo alla sua opinione in merito al fatto che l’Italia intraprenda un percorso in direzione del nucleare egli afferma che per forza di cose la strada non può essere che questa, a patto che ci si avvalga di fisici all’altezza del compito, facendo “pulizia” di raccomandati figli di papà e che al massimo in una cinquantina d’anni gli studi dovrebbero portare a scoprire tasselli determinanti per l’utilizzo di questo tipo di energia, in tutta sicurezza.

Naturalmente i tempi potrebbero accorciarsi se gli investimenti nella ricerca fossero più significativi. Questioni economiche, che possono risolversi solamente se veramente ci si crede fino in fondo.

Il prof. Zichichi ha poi partecipato sabato scorso alla manifestazione per il 150° anniversario dell’unità d’Italia presso la scuola media di Villanuova.

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