Tutta da gustare la Valsabbia sul Web

 
Ha 22 anni e le idee molto chiare. Soprattutto ha dalla sua una grande capacità di “smanettare” e quella ancora più importante di saper applicare gli sviluppo offerti dalle tecnologie informatiche anche in campi inediti.
Come quelli, e non è un’antinomia, legati alla tradizione.
E non per divertire sé o i suoi amici, o per sfoggiare le sue abilità, ma per fare business.

Lui è Mattia Apostoli, giovane vestonese laureando in Web Comunicazione d’Impresa al Santa Giulia di Brescia.
Sostenuto da un paio di amici che credono nelle sue idee e gli hanno dato appoggio finanziario, nelle scorse settimane ha messo online “Bbuono.it – il gusto della tradizione” un portale “e-food” che è il frutto di un anno passato a progettare e nel contempo a coinvolgere i produttori delle eccellenze culinarie valsabbine (e non solo) ad affacciarsi a questo nuovo mercato.

Di cosa si tratta è presto detto.
Vuoi gustare gnocchi verdi con spinaci per 2, 4 o 6 persone? Vai su Bbuono.it, ordini, e la giusta quantità ti viene recapitata a casa insieme a burro e salvia quanto bastano.

Ti piacerebbe invece ricevere ogni settimana un box con verdura rigorosamente di stagione, biologica e a chilometro zero? Oppure sei interessato alla grande varietà dei formaggi valsabbini, alle marmellate fatte coi frutti del bosco, alla tradizione dolciaria, alle carni fresche o agli insaccati e... via degustando?

Bbuono.it risponde a queste tue esigenze e lo fa aiutandoti ad acquistare con consapevolezza e direttamente dal produttore: c’è il blog per coinvolgerti nel retroterra culturale da cui provengono i prodotti, c’è l’assistenza in chat, non mancano le offerte del giorno e i consigli.

I punti fermi sono il proporre prodotti artigianali della tradizione selezionati secondo principi di genuinità, qualità e sostenibilità, oltre che la valorizzazione del territorio, rinforzando così il senso di comunità e di appartenenza.
Una vetrina, quella di Bbuono.it, che è aperta sul mondo, interpretando in pieno il concetto di “glocale”.

Mattia ci è arrivato senza bisogno dei programmi di sostegno alle start-up o altro.
Ed è tutta farina del suo sacco, valsabbina anche quella, ovviamente. 

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