Ciao Dino

Nato nel 1921 nella zona più antica di Mocenigo, aveva partecipato al conflitto nell’arma del Genio, specializzandosi come telegrafista operativo sul treno del comando supremo dell’Esercito.

Al termine del conflitto aveva affiancato il padre e il fratello nella falegnameria di famiglia.
Nel corso degli anni Cinquanta aveva però avuto l’intuizione di specializzare l’azienda nella realizzazione di banchi per bar e comunità.

Chiuso quel ciclo produttivo aveva poi puntato le sue energie verso la vendita di arredamenti, fino ai primi anni Novanta, quanto di si era ritirato dall’attività commerciale.

Era la memoria storica della vecchia Vestone, e fino a non molto tempo fa amava rievocare episodi e aneddoti del passato ormai dimenticati dai più.
Lo piangono le famiglie dei figli: Margherita, Fabio che fa il grafico in Disegno & Immagine e lo storico Giancarlo, oltre a tutte le persone che gli hanno voluto bene.

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