Da lunedì Lombardia in zona rossa

Da lunedì 15 marzo la Lombardia torna in zona rossa.
Ad annunciarlo, ieri, il governatore Attilio Fontana al termine della riunione tra Regioni e Governo, anche se la decisione era già maturata negli ultimi giorni per via dei numeri sempre più allarmanti di questa terza ondata di emergenza Coronavirus.

Come previsto dall'ultimo Dpcm del premier Mario Draghi, in zona rossa vengono chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi, garantendo la didattica a distanza e le lezioni in presenza solo per gli studenti con disabilità.

Ecco riassunte le principali misure in vigore da lunedì 15.

- Coprifuoco. In vigore dalle ore 22 fino alle ore 5.

- Mobilità. Consentito lo spostamento solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Obbligatoria l’autocertificazione ogni volta che ci si muove dalla propria abitazione.

Non sono consentite visite ad amici o parenti ed è vietato lo spostamento verso le seconde case.

- Bar e ristorazione. I bar, pub, gelaterie e pasticcerie sono chiusi. È consentita attività con modalità asporto fino alle 18, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Anche i ristoranti sono chiusi (ad esclusione delle mense, del catering continuativo su base contrattuale e dei servizi di ristorazione presenti in autogrill, stazioni, aereoporti, ospedali). È consentita attività con modalità asporto fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Rimangono inoltre aperti i servizi di ristorazione negli alberghi, limitatamente ai clienti ivi alloggiati.

Sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio.

- Commercio. Restano aperti (oltre alle attività indicate negli allegati 23 e 24 del Dpcm del 3 novembre): supermercati e tutti i negozi di prodotti e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, erboristerie, tabaccai, benzinai, negozi di prodotti di igiene della persona e della casa, negozi di elettronica, librerie, edicole, cartolerie, negozi per bambini e neonati, profumerie, negozi di biancheria personale, negozi di articoli sportivi, negozi di autoveicoli, motocicli e relative parti e accessori, fioristi, vivai, ottici, fotografi, lavanderie, ferramenta, negozi di articoli igienico-sanitari, medicali e ortopedici, negozi per l'illuminazione e i sistemi di sicurezza, negozi di articoli per animali e negozi di articoli funerari.

Sono chiusi: parrucchieri, centri estetici, toelettatura, mercati (salvo le attività di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici).

- Attività sportiva. Consentita l’attività sportiva solo in forma individuale da svolgersi esclusivamente all’aperto.

L’attività motoria è consentita solo nei pressi della propria abitazione.

Vige l'obbligo di mascherina anche all’aperto e l'obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione sui mezzi di trasporto pubblici.

Gli impianti sciistici sono chiusi.

Sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.

Rimane fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.

Pasqua. Il 3, il 4 ed il 5 aprile tutta l’Italia sarà in zona rossa.

In quei giorni però sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, per un massimo di 2 persone (minori, disabili e persone non autosufficienti sono escluse dal conteggio).