«Semplifichiamoci la vita»

Ogni giorno è “…. un avanti tutta e poi fermi tutti...”
E’ quel che sta succedendo dopo lo stop in attesa di verifica per il vaccino Astrazenica.

Domenica sera mi avevano favorevolmente colpito le affermazione del Generale Commissario che, in TV, auspicava una vaccinazione a tappeto a partire da aprile.
Diceva infatti “..vaccinare tutti, ovunque si trovino. Non sprecare nemmeno una dose. Utilizzare parcheggi, palestre e stazioni come luoghi utili allo scopo".
Poi la doccia fredda!

Poichè la vaccinazione di massa sarà l’arma vincente contro il Covid, predisponiamoci a un nuovo piano, con la fiducia necessaria verso la scienza, ma anche chiedendo a chi è preposto all’organizzazione di semplificare il più possibile la vita ai cittadini.
Questo vale per Roma, la Regione, i Comuni e le Aziende Sanitarie.

Tra l’altro considerando che siamo finiti in Zona Rossa dove ci si chiede di limitare al minimo strettamente necessario gli spostamenti.
Tra l’altro nel mentre si annunciano accordi con gli ordini dei medici di famiglia, degli odontoiatri, degli infermieri, della sanità militare e in Veneto anche dei Veterinari. Tutti a disposizione per la grande campagna.

A parte l’amara constatazione dei ritardi nelle forniture di vaccini da parte delle aziende produttrici, contratti europei che non vengono rispettati (quanti disastri comporta l’aver tagliato per anni fondi alla ricerca e alla sanità pubblica!), l’interrogativo che mi sorge è il seguente:

Ma tutti questi medici coinvolti dove vanno a vaccinare? In Valle Sabbia e Garda tutti a Gavardo?

Movimentiamo migliaia di cittadini verso Gavardo quando sarebbe più logico spostare comodamente i vaccini e organizzare il servizio nei Comuni, almeno i più popolosi, coinvolgendo medici etc e il volontariato locale per dirigere il traffico.
Non mancano le strutture, bocciodromi, palestre, biblioteche, palazzetti sport, sedi degli Alpini, le scuole che sono temporaneamente e purtroppo deserte.

La Conca d’Oro deve andare addirittura in Val Trompia, Vobarno deve muovere quasi ottomila abitanti. Che senso ha!
Si obietterà che c’è un problema di conservazione dei vaccini. Questo è vero ma riguarda i primi due approvati.
Per gli altri bastano normali frigoriferi. Addiritura l’ultimo che ha superato l’esame EMA è monodose, quindi ancora più semplice da trattare.

Suggerisco una iniziativa coordinata delle Amministrazioni locali, che coinvolga in primis i medici che fanno servizio sul territorio e, una volta acquisita la loro disponibilità a fare rete prema su ATS perché sviluppi un piano di vaccinazione più articolato e decentrato sul territorio.

Sarebbe una scelta di buon senso, ma anche la possibilità di ottenere un ampio consenso dei cittadini verso la riuscita di un percorso vaccinale che….ci salva la vita e la sua qualità.

Vobarno marzo 2021
Ernesto Cadenelli

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