«L'avevamo detto»

"Nei giorni scorsi sono entrati nel vivo sulla sponda veronese, come ci si aspettava da tempo, i lavori relativi al collettore del Garda.

In realtà erano già partiti alcuni mesi fa con piccoli interventi propedeutici alla sua realizzazione, ma ora entrano nella fase più concreta, con le opere del lotto 1 tratto 5, primo stralcio in quel di Lazise.

Purtroppo in molti a Brescia non hanno voluto credere, o in alcuni casi comprendere, ciò che si andava asserendo da tempo ormai, sul fatto che non si potesse considerare realistica e percorribile, (seppur giusta) la strada di portare ancora i reflui gardesani della sponda bresciana a Peschiera del Garda mantenendo la condotta sub lacuale con il percorso esistente oggi.

Da circa tre anni stiamo evidenziando le ragioni che hanno portato alla decisione di rimuovere la condotta sub lacuale e questo è stato detto in modo esplicito anche dagli enti interessati, in quanto il progetto veronese non contempla più il carico dei reflui gardesani dei comuni bresciani e quindi la condotta sub lacuale, in ragione di questo, deve essere dismessa. Inizialmente questo è stato scritto timidamente dalla stampa, ma oggi lo si trova chiaramente esplicitato sulla pagina dedicata al Depuratore del Garda sul sito di Acque Bresciane.

Lo abbiamo sempre affermato nelle nostre assemblee pubbliche e nessuno lo ha mai smentito perché, semplicemente, anche se ritenuto insensato, era ed è la verità.

Questo fa cadere certamente l'urgenza della minaccia legata alla presunta "bomba ecologica" che non è mai esistita e fa venire meno i presupposti del commissariamento ma non toglie la sostanza della rimozione della condotta sub lacuale che verrà effettuata.

Risulta ora incomprensibile concepire come si possa sostenere CONCRETAMENTE un'alternativa (mettendo per esempio un tubo in più sotto il lago per raggiungere la sponda veronese) per andare a Peschiera del Garda. Questa proposta e quella gemella del mantenimento dell'esistente impianto (senza dubbio la migliore, come abbiamo sempre sostenuto ma che, la politica con le scelte fatte nel 2017, non ci ha permesso di percorrere) ha generato confusione e aspettative tra i cittadini, oltre che perdita di credibilità dell'intero movimento a livello istituzionale.

Tutto ciò trova conferma anche nel recente incontro tenutosi con l'Assessore Foroni in data 18 novembre 2021, in quanto la Sua prima affermazione ad inizio incontro è stata che non si sarebbe potuto iniziare nessun discorso se la proposta fosse stata quella dell'ormai non più percorribile progetto che veda il tutto a Peschiera del Garda, mentre sarebbero state valutabili altre soluzioni che andassero verso il rispetto del principio sancito della Mozione "Sarnico".

Da tempo ribadiamo che non è purtroppo realizzabile la soluzione Peschiera del Garda senza un concreto intervento della politica volto a bloccare il progetto veronese dato che i progetti sulle due sponde sono strettamente collegati proprio dalla volontà di dismissione della sub lacuale. Abbiamo sempre ritenuto prioritario e corretto fare informazione nel massimo rispetto della verità e dell'obbiettività delle situazioni.   

Con l'apertura dei cantieri sulla sponda veronese chiunque porta avanti l'ipotesi di Peschiera del Garda dovrà saper spiegare come sia possibile farlo fattivamente, a livello tecnico e politico! Diversamente è evidente che si stia portando avanti una battaglia persa in partenza perché irrealizzabile.

A nostro parere, l'unico modo per andare a Peschiera del Garda oggi, è attraverso la soluzione 1 riportata nello studio dell'Università di Brescia, ovvero una circum lacuale bresciana così come avvallata dal Prof. Rolle nella veste di Commissario straordinario alla depurazione italiana nella nostra riunione a Roma del novembre 2019.

Nel caso si volesse davvero andare oltre il progetto attuale a Gavardo Montichiari e oltre la "mozione Sarnico" e la "mozione Almici" sarebbe l'unica strada possibile per andare ancora a Peschiera del Garda a partire da oggi.

Opporsi a questa ipotesi e a quella derivata dalla "mozione Sarnico" è stato un gigantesco errore strategico (mozione che qualcuno dice di difendere a parole ma non con i fatti) che almeno portava sul Garda la sede del depuratore (più vicina a Peschiera del Garda nel caso di un ripensamento) e lasciava aperta la possibile discussione sul miglior corpo recettore possibile.

Auspichiamo che si possa ritornare da oggi a sostenere in modo UNITARIO E SENZA OMISSIONI l'unica vera opzione alternativa all'inutile progetto Gavardo Montichiari che è la soluzione rispettosa della "mozione Sarnico", ovvero Lonato del Garda, che è anche l'unica rispettosa del fiume Chiese e Mincio e tecnicamente percorribile, ovvero con lo scarico nella roggia Lonata e nel canale Virgilio, come da noi proposto al tavolo tecnico di Acque Bresciane .

Il resto purtroppo rimane obiettivamente solo fumo negli occhi dei cittadini".

AMBIENTE FUTURO LOMBARDIA – Imma Lascialfari
GAIA GAVARDO – Filippo Grumi
LA ROCCIA – Roberta Caldera
MAMME DEL GARDA – Paola Pollini
VISANO RESPIRA – Stefano Guarisco