21 Maggio 2021, 09.02
Valsabbia Garda Provincia
Lettere

«Ambientalismo e green economy di convenienza»

di le Mamme del Chiese

Così le Mamme del Chiese riguardo all'intervista rilasciata dai sindaci di Castiglione delle Stiviere e Lonato a TempoRadio qualche giorno fa in merito al depuratore del Garda
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Dopo la visione della suddetta intervista la prima reazione
è stata: “disarmante” per la sequela di inesattezze e per l’assurdità delle posizioni assunte, che mostrano chiaramente con quanto pregiudizio e poco buon senso i due sindaci affrontino il problema della depurazione del Garda.

Poi abbiamo convenuto che l’incongruenza delle loro affermazioni mostra in modo evidente che hanno partecipato al dibattito senza aver approfondito tutta la documentazione tecnica agli atti e che a loro non interessano i risvolti etici e sociali che una questione di tale rilevanza porta con sé.  Le tematiche di cui si fanno paladini li portano ad affermare concetti che loro stessi smentiscono nel giro di poche battute senza nemmeno accorgersene. Per questo pensiamo doverose e opportune alcune nostre riflessioni.

Prima di concedere l’intervista sarebbe stato utile per i sindaci approfondire in modo attento e preciso le motivazioni che hanno portato l’ Ing.  Grumi del Comitato Gaia a presentare, appoggiato da altri comitati ambientalisti che da  molto tempo (precisamente a partire dalla  prima localizzazione del depuratore, prevista a Visano) si occupano con dedizione e scrupolosità della tematica in questione, nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito da Acque Bresciane dedicato ai comitati e alle associazioni, la proposta che loro definiscono “strampalata” ma che strampalata non è, tanto che sia da parte di Acque Bresciane che da parte dei tecnici convocati  nel successivo Tavolo, è stata giudicata interessante e percorribile.

Invitiamo quindi caldamente i sindaci Volpi e Tardani a incontrare l’Ing. Grumi e gli altri comitati; si renderanno così conto che molte delle congetture da loro sostenute durante l’intervista non hanno ragione d’essere, tanto più se si definiscono “amministratori corretti” e  riconoscono la necessità di “avere la depurazione del Garda”, cosa che dicono di sostenere da anni. Se così fosse ci chiediamo perché nel corso di questi anni non è trapelata notizia alcuna in merito ad un loro coinvolgimento nella stesura di  proposte per una depurazione efficiente e pertinente del bacino lacustre.

Sarebbe stata a questo punto opportuna la loro partecipazione ai Tavoli istituiti da Acque Bresciane e sorprende l’affermazione del  sindaco Volpi che asserisce di non essere stato invitato  quando anche sui quotidiani era stato scritto a chiare lettere che per partecipare era necessario iscriversi. Il suo interesse per la questione, dunque, si è attivato solo nel momento in cui si è parlato esplicitamente del suo territorio, come mai?

Un altro aspetto dell’intervista che in tutta la sua evidenza ci lascia attonite, riguarda il continuo ricorso ad una terminologia  tipica del  mondo ambientalista (“motivi ambientali, sostenibilità ambientale, consumo di suolo, green economy, pericoli di tipo ecologico”) quando, di fatto, si evidenzia che di un ambientalismo di facciata si tratta perché guarda in una sola direzione: non coinvolgere in alcun modo il territorio lonatese e gardesano perché ciò procurerebbe un sacco di guai dal punto di vista ambientale ed ecosistemico, mentre spostare depuratori con relativi scarichi sul bacino del Chiese (scollinando per km e pompando i reflui in salita con enorme dispendio di energia elettrica ) quello sì perbacco! è un vero toccasana per il Chiese, per i territori coinvolti e per tutta la sua comunità!

Ragionare così non è vero ambientalismo! Anche il consumo di suolo che viene tirato in ballo, non incide certo solamente sulla comunità lonatese.

La proposta che chiama in campo il territorio di Esenta li ha risvegliati dal torpore in cui indugiavano tranquilli, così convinti che l’agnello sacrificale fosse il bacino del Chiese.

Non è assolutamente corretto quanto affermato dal sindaco Tardani che il progetto che coinvolge Esenta di Lonato sia calato sul suo territorio da un mese poiché è dall’approvazione in Consiglio provinciale della Mozione Sarnico, cioè dal 30 novembre 2020, che si ipotizzava questa localizzazione. Localizzazione già proposta e poi abbandonata nel 2007.

Appare evidente che tutta questa alzata di scudi ha messo a nudo, finalmente, da che parte stanno i veri “beceri campanilisti”; coloro che dicono: “è stata fatta una campagna sbagliata dipingendo i depuratori come una cosa mostruosa che danneggia la salute e con lo slogan non li voglio a casa mia” per poi asserire che farlo sul loro territorio comporta “molti più pericoli di tipo ecologico perché (a causa) di un errore tecnico... un malfunzionamento... ” cosa potrebbe accadere “da un punto di vista ambientale ed ecologico”.

Ecco, un ambientalismo così a senso unico non persegue certamente quei concetti di giustizia e onestà che stanno alla base del BENE COMUNE.

Inoltre, a questo proposito, è doveroso sottolineare che il sindaco Volpi e il sindaco Tardani avrebbero dovuto spiegare ai loro concittadini che anche l’opzione Gavardo-Montichiari, se realizzata, avrebbe comunque delle pesanti ricadute ambientali sul territorio lonatese.

Ora in quel di Lonato e Alto Mantovano si alzano le barricate ma non possono pretendere che dalla parte del Chiese vi sia una resa, non accettiamo prevaricazioni. Giustizia, coerenza ed onestà esigerebbero che il depuratore a servizio della sponda bresciana del lago di Garda vada fatto sul Garda e le acque depurate debbano di conseguenza essere convogliate all’interno del reticolo idrico di pertinenza. E’ cura dei sindaci gardesani assumersi questa responsabilità.

Non si tratta solo di un principio etico e morale, ma anche di un discorso di maggiore sostenibilità a livello ambientale ed economico! Questo è innegabile ed evidente ed i Sindaci tutti dovrebbero battersi uniti per decisioni di buon senso e per una concreta salvaguardia del bene comune, invece di intervenire arrogantemente per interessi di parte.

Lo pretendiamo con forza! Siamo tutti chiamati, in nome del bene comune che tanto viene proclamato ad insegnare ai nostri figli la coerenza e la giustizia! La prevaricazione non contribuisce certo a costruire un mondo migliore, bensì a tutelare solo gli interessi di parte!  

F.to Le Mamme del Chiese

Condividono i seguenti Comitati:
G.A.I.A Comitato Spontaneo Cittadini Gavardo
Le Mamme del Garda
C.A.T. Desenzano
Visano Respira Acqua e Aria Pulite
Ambiente Futuro Lombardia.


Ecco il video dell'intervista.




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